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Scontato che tutti i proprietari di immobili abbiano diritto a riavere in dietro i propri beni e non sia corretto scaricare sui singoli oneri sociali che competono alla collettività

Non ho letto gli articoli postati se non le poche righe che appaiono sul post, ma leggo che:

Governo proverà a intervenire sulla materia con leggi come quella sugli sfratti, a costo zero o comunque relativamente basso.

A mio parere un piano casa senza sghei è solo fumo: ma come si fa a pensare che mettano sulla strada una famiglia senza un alloggio alternativo.?
Io sono vecchio abbastanza, ma il primo e ultimo piano casa degno di questo nome che ricordi lo chiamavano quello delle “case Fanfani” o Inacasa.
Salvo pensino ad espropriare le case sfitte: che sarebbe anche peggio
 
E' stato già bloccato dallo stesso Governo
Non ce n'era bisogno. Non han capito che era una proposta modello Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne "il Gattopardo": "Bisogna cambiare tutto per non cambiare niente".

Era talmente raffazzonata e irrealizzabile che sarebbe rimasto tutto come prima, però con una Agenzia in più.

Nemmeno prevedeva gli animali da compagnia. In uno sfratto (dopo anni di pazienza e altri anni poi di burocrazia) c'è toccato mantenere un cagnone, incrocio tra un Pitbull e un Rottweiler, presso un canile privato, dopo aver pure pagato la presenza del proprietario del canile allo sfratto, se no la procedura si bloccava. E' stata necessaria una intimazione al Comune perchè si facesse carico del cane. Dopo mesi di pagamento.

E i mobili: notifichi che se ne devono andare e i mobili...?
 
I 7 giorni sono il termine entro il quale l'AES
emette il titolo esecutivo di rilascio.
Poi la palla passa all'ufficiale giudiziario:
Tale procedura autorizza l’intervento dell’ufficiale giudiziario in alternativa al procedimento di cui agli articoli da657 a 669 del codice di procedura civile.
a meno che il conduttore abbia proposto
opposizione entro il termine di sette giorni dal ricevimento della notifica del titolo esecutivo di rilascio dell’immobile.

Praticamente secondo il ddl sparisce il termine di grazia di 90 gg che i giudici tendono a concedere a tutti i morosi, ancora prima che lo chiedano.
Questo mi sembra un vantaggio.
 
Chi glielo dice all'AES che ci sono le fragilità?
Secondo me glielo dice l'ufficiale giudiziario quando si reca nell'immobile per eseguire lo sfratto e trova minori, disabili, malati veri o simulati.

Se funzionasse sarebbe un fatto positivo, dato che adesso gli ufficiali giudiziari durante il primo accesso non eseguono. Si limitano a mettere nella cassetta delle lettere dell'inquilino un foglio con la data del secondo accesso (in genere programmato dopo circa un mese).

raffazzonata e irrealizzabile
Da qualche parte si deve iniziare per tentare di rimediare alla situazione attuale.
L'iter sarà lungo, il ddl verrà sicuramente modificato dai parlamentari, ma non sono così pessimista da pensare che verrà tutto affossato.

L'analisi dell'Uppi che ho allegato al post# 8 è più articolata, ma la realizzazione in tempi brevi di tutto ciò che propongono è impensabile.
 
secondo il ddl sparisce il termine di grazia di 90 gg
Non mi sembra che sparisca: la procedura prevede il rilascio entro 2-4 mesi proprio perchè potrebbero esserci i 90 giorni. Però il fatto che comincino già a prevedere ab initio la presenza delle cosiddette "fragilità" e a fare i distinguo tra sfratto e sfratto (sempre, però, per morosità) non mi sembra sia la strada giusta. La morosità è unica e il locatore non è un benefattore: chi non paga deve andarsene e dove andrà non deve riguardare il locatore. I "doveri" del conduttore sono solo due: pagare e non distruggere l'immobile.
 
Secondo me glielo dice l'ufficiale giudiziario quando si reca nell'immobile per eseguire lo sfratto e trova minori, disabili, malati veri o simulati.
Io la capisco diversamente. Riporto per comodità il comma interessato:
"1. Nei procedimenti di sfratto avviati attraverso l’AES, qualora risulti che il conduttore destinatario del provvedimento di rilascio dell’immobile si trovi in una situazione di comprovata difficoltà economica temporanea, con figli minori o familiari anziani, o non autosufficienti o con disabilità o a carico dei servizi sociali, l’AES è tenuta a notificare il titolo del procedimento di sfratto esecutivo ai competenti servizi sociali territoriali entro cinque giorni dalla ricezione dell’istanza da parte del locatore"

"Entro cinque giorni dalla ricezione dell'istanza da parte del locatore":
direi che ancora l'ufficiale giudiziario non c'entra
 
Da qualche parte si deve iniziare per tentare di rimediare alla situazione attuale
Certamente, ma non con una proposta di legge bandiera scritta "alla cialtrona". Tempo addietro ho aiutato un parente a preparare materiale per un ricorso al TAR: siamo risaliti a leggi vecchissime che erano una perfezione. Le leggi successive, probabilmente necessarie per adeguarle ai tempi, avevano introdotto caos e ambiguità normative.
Ricordo leggi che già dal giorno dopo erano seguite da più circolari interpretative, da pareri o provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate... Basta... Se si deve fare una legge, che per una volta almeno sia fatta bene.

Ovviamente, @uva, non ce l'ho con te... ;)
 
non ce l'ho con te
Non ne dubito! Per me è interessante confrontarmi con una persona preparata e gentile come te.

Capisco tutte le obiezioni dei proprietari giustamente angustiati dalle morosità, ma io sono propensa a passare dalla protesta alla proposta. Quindi penso che anche una proposta imperfetta è meglio di niente.

Riepilogo quanto ho capito circa la nuova procedura.
L = Locatore; C = Conduttore; UG = Ufficiale Giudiziario; SS = Servizi sociali.

1-a) L intima a C di sanare la morosità entro 15 gg.
2) Se C non paga, L presenta istanza a AES allegando la documentazione tassativamente richiesta da AES.
3) AES esamina la documentazione, rilascia il titolo esecutivo entro 7 gg, lo notifica a C.
4) C ha 7 gg di tempo (dalla data di notifica del titolo esecutivo) per proporre opposizione.
5) Se C non si oppone, lo sfratto viene eseguito entro 30 gg.

1-b) Se però L aveva allegato all'istanza eventuali comunicazioni relative alle motivazioni del conduttore relative al mancato pagamento del canone di locazione, allora AES è tenuta a notificare il titolo del procedimento di sfratto esecutivo ai competenti SS territoriali entro cinque gg dalla ricezione dell’istanza da parte del locatore.

Per cui mi pare che quando C riceve l'intimazione di pagamento da L, se non può pagare dovrà sbrigarsi a rispondere entro 15 gg comunicando la sua situazione di fragilità/difficoltà (licenziamento, malattia, disabilità, separazione, ecc). Probabilmente si farà aiutare da un Sindacato inquilini.
In tal caso L è obbligato a citare queste circostanze nell'istanza che presenta a AES.

SS possono segnalare all’AES la necessità di un differimento del rilascio dell’immobile nei imiti dei novanta gg.

Per quanto riguarda l'interazione tra AES e SS, si dovranno definire le modalità di coordinamento con i SS da attuare anche attraverso piattaforme informatiche condivise.

Ammesso che tutto ciò funzioni, mi domando quale sarà il comportamento di UG: eseguirà lo sfratto entro i termini (30 o 90 gg), o avrà la facoltà di concedere a C ulteriori rinvii?
 
Ultima modifica:
sono propensa a passare dalla protesta alla proposta.
Giusto.

Certamente interessante, salvo considerare che i tempi proposti iniziali sono irrealistici: 7 gg sono effettivamente pochi per esaminare e per controbattere.
Ma questo si potrà superare e correggere.

Cosa invece palesemente manca, è il punto di caduta immaginato: dato che non ci sono alloggi sociali disponibili per tutti, cosa si pensa debba succedere, una volta realizzato lo sgombero? Non credo realistico che mettano sulla strada o sotto i ponti nessuno.
 

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