Data la mia inesperienza in materia condominiale, chiedo cortesemente a qualcuno più informato di me se ci sono margini di manovra che sconfinano nella deontologia professionale cioè quei doveri e regole di comportamento eticamente fondanti che in questo caso vengono a mancare.
Capisco il tuo disappunto e ti do una pacca sulla spalla dicendoti che anche a me capita di subire le decisioni della maggioranza, che comportano spesso grossi esborsi di denaro.
O uno abita in una villa isolata protetto da 8 feroci pitbull, oppure vive in un condominio adeguandosi alla maggioranza, come la medusa che va dove la portano le onde. La medusa può dire la sua, ma sempre il parere di una sola medusa, resta.
Vorrei consolarti dicendoti che sono 10 anni che il mio amministratore ogni tanto mette all'ordine del giorno l'installazione di un punto luce sul retro del fabbricato, punto luce del quale non frega niente a nessuno, ma lui ci guadagna il 3% + IVA e così ogni tanto ci riprova.
Altri amministratori fanno la sanificazione condominiale dicendo che è obbligatoria e invece non c'è alcuna legge che obbliga, e bisogna chiedere ai condomini prima di avviarla. Anche qui guadagnano la mancetta del 3% + IVA (le percentuali variano a seconda del pacchetto offerto dall'amministratore nell'assemblea in cui viene nominato).
Oggi stesso mi è arrivato il preventivo del quadro di manovra di un ascensore che funziona benissimo, ma è dal 2016 che l'amministratore prova a farmi spendere 1.500 euro (è la mia quota, sì, solo la mia) per cambiare questo quadro di manovra definito vetusto.
Poi ci sta la fogna condominiale che mi è costata più di una figlia in collegio, quest'anno.
Insomma, non avere nulla è brutto perché ci si sente poveracci, ma non è che avendo qualcosa ci si senta meno poveracci: quando vedi che a fine anno il saldo del conto resta quello dell'anno prima, inizi a capire tante cose.
Per solidarietà! Non te la prendere, e buon 2021 a tutti!