perlan

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Ho un figlio maggiorenne non più a carico ed una figlia maggiorenne a carico mio e di mia moglie, pensionati (50%+50% ), entrambi risultano ancora appartenenti al mio nucleo familiare.

Godiamo quindi di detrazione per la figlia a carico, che per me è stata di 337 € e per mia moglie di 347€ (730/2019 congiunto) relativamente ai redditi imponibili di 27.635€ e 25.667€.

Mia figlia non lavora, non ha alcun reddito da dichiarare, ma qualche risparmio su libretto nominativo, cointestato con me, su cui risultano 4.447,35 €.

Ora dovrebbe incassare circa 1.400,00 € da una assicurazione, come risarcimento danni fisici per un incidente stradale

A questa figlia inoltre le vorrei accantonare sul libretto una somma intorno ai 35.000,00 €, per tutte le spese che dovrà fare per il suo futuro matrimonio, oppure fare dei buoni fruttiferi postali cointestati.

Magari ogni tanto versare altri piccoli importi sul libretto per tutte le sue spese personali .

Lei vorrebbe un c/c postale intestato soltanto a lei, per avere più facilità di operare, ma che succede ai fini della dichiarazione dei redditi, potrei considerarla ancora a carico?

Cioè il discorso è questo : un figlio ritenuto a carico, disoccupato,senza alcun altro reddito, può tenere da parte,su libretto , conto corrente o buoni fruttiferi ordinari delle somme di denaro ricevute dai genitori ? Con la contestazione si potrebbero evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate?

Ringrazio per le delucidazioni e consigli in merito.
 

perlan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Correggo la mia frase " Con la contestazione si potrebbero evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate? " in " Con la cointestazione si potrebbero evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate?" Ci sono sanzioni in questi casi che si trascura di fare un atto pubblico , che sarebbe da registrare? Grazie
 
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Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Una "contestazione" di un c/c non costituisce donazione ma comporta altri problemi.

Gli altri eredi potrebbero contestare l'utilizzo di tali somme da parte di chi non apporta anche soldi propri.

Ps.
Che siano fatti controlli e contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate è comunque cosa assai remota finché non vi è una "successione".
 

perlan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie sig. Diramaz, non ci dovrebbero essere problemi poichè l'altra erede mia figlia avrà lo stesso trattamento e loro due mi dovranno sottoscrivere una dichiarazione, che forse non avrà valore di fronte alla legge, ma che comunque gli toglierà il desiderio di imbarcarsi in una vertenza fra di loro per questa donazione visto che ci saranno le prove dei versamenti.
La mia domanda principale è se mia figlia disoccupata può avere un c/c su cui farle dei versamenti o dei titoli ( es buoni fruttiferi postali magari cointestati), sia per la sua futura sistemazione che come mantenimento per le sue spese private. Scusate se ritorno sull'argomento, probabilmente è pacifico che il tutto non potrebbe essere causa di problemi con il fisco o con l'INPS. Cordiali saluti e buona giornata,
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
e loro due mi dovranno sottoscrivere una dichiarazione, che forse non avrà valore di fronte alla legge,

Qualsiasi "accordo" fatto su questioni ereditarie firmato prima del decesso del de cuius è nullo.

Ovviamente se entrambe hanno avuto lo stesso trattamento inutile contestare.

Sul resto ho gia risposto... finché sei in vita nessuno può contestare la "cointestazione" di un c/c dove sei il solo a versare.
 

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