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Equivalenza ricardiana,gli effetti della manovra Tremonti sul mercato immobiliare italiano e sul comportamento dei contribuenti.

R.Cosa succede oggi sui mercati ?

CORSINI:Ieri è accaduto qualcosa di straordinario,inaspettato per il mercato,anzi per gli investitori che.....
.....oggi vengono definiti "della fine del mondo",ovvero la seconda favorevole votazione al piano di austerity del ministro dell'economia Evangelos Venizelos.Eravamo al confine di una economia depressa e una forse minima rinascita,perchè ricordate che sono le aspettative degli investitori che muovono il mercato.

R.Chi sono gli investitori della fine del mondo?

CORSINI:I grandi gruppi speculativi,anche hedge funds,che preparano strategie di investimento al ribasso,sulle notizie dramamtche che percorrono la nostra.....

.....economia,la crisi strutturale del sistema finanziario globale,che ormai appare interdipendente.Basta una notizia davvero pessima per trascinare al ribasso i mercati azionati in ogni dove del mondo.Lo abbiamo visto con la Grecia,la cui economia,l'intero PIL si aggira intorno ai 400 miliardi di euro,vale a dire una frazione del PIL della California che è di un trilione di dollari.Eppure la crisi economica della Grecia,il suo possibile default,ha finito di contagiare i mercati,e in Italia il suo effetto negativo si è visto proprio sull'immobiliare.

R:La contrazione del mercato è dunque l'effetto del timore di una maggiorazione delle imposte e della tassazione nel prossimo futuro?

CORSINI:Credo di si e questo aspetto l'ha colto benissimo Pierluigi Bersani,che chiaramente si sta opponendo alla manovra finanziaria concepita da Giulio Tremonti,perchè è ovvio,che per quanta strada in avanti potrà fare la nostra economia,per pagare 40 miliardi di euro in tre anni,il nuovo Governo,sia esso di destra o di sinistra,dovrà ammazzare il cittadino,spremerlo come un limone.

R:Conseguenze per il mercato immobiliare?

CORSINI:I cittadini i contribuenti non sono scemi,abbiamo tutti compreso che per tirare fuori quei 40 miliardi,il Governo dovrà tassare gli immobili,dopo aver realizzato unas upertassazione sulle rendite finanziarie e sulle plusvalenze da trading.Quei 40 miliardi sono la dote del nostro futuro,una dote bruttissima,che non farà altro che deprimere il mercato immobilare,fino a quella data.Poi assisteremo ad un rimbalzo sicuramente,ma saranno i prossimi 24 mesi tra i più dolorosi del mercato immobiliare.Pensiamo che il mattone esce da una bolla speculativa spaventosa,dove tutti gli indicatori economici confluivano,dove l'intero sistema finanziario globale era coinvolto.La speculazione era folle,si poteva guadagnare un milione di euro semplicemente vendento un preliminare con un deposito di 50 mila euro.Abbiamo assistito ad un gioco pirotecnico,dove a rimettersi le mani sono stati proprio i grandi gruppi industriali,quelli che il sistema bancario ha finanziato con leggerezza.

L'equivalenza ricardiana si addice al nostro sistema sociale,perchè l'italiano si preoccupa molto di quanto possa accadere alle generazioni future,ai propri figli,sono pochi in Italia quelli che lasciano al proprio destino la prole.Maggiori sono le preoccupazioni per i figli maggiori preoccupazioni per il futuro.

R:Ci spiega meglio?

CORSINI:Il mercato immobiliare in Italia ha subito una violenta contrazione,ma le cose fino alla fine del 2010 andavano ancora benino,poi la crisi economica legata alla Grecia che si è innestata sulle turbolenze dei mercati azionari ha di fatto paralizzato gli investirori,siamo finiti dentro un grande congelatore.Si mchiama equivalenza ricardiana,che spiega bene gli effetti anche della prossima manovra finanziaria del governo Berlusconi.

R.Ce la può spiegare?

CORSINI.Il teorema dell'equivalenza ricardiana è semplice,ma intuitiva,spiega molto bene il comportamento del consumatore e traccia il profilo psicologico dello stesso rispetto alle aspettative del ciclo economico:siamo difronte a dei fortissimi vincoli di bilancio che ci impone l'Europa,ad esempio non possiamo emettere titoli di debito per finanziare la spesa pubblica,ma semmai possiamo agire con le imposte e la tassazione.Sappiamo che per rientrare nei aprametri di Maastrich,dobbiamo riallineare il debito pubblico rispetto al nostor PIL,perchè ormai abbiamo sfondato anche i paracarri e siamo al 120%.

Il teorema ricardiano ha dimostrato che la scelta di finanziare le spese statali attraverso il debito piuttosto chge con un aumento delle tasse non abbia influenza sul livello della domanda.Il consumatore sa bene che tutto quello che si può risparmiare oggi,dovrà metterlo in conto nei prossimi anni,come difatti spiega la manovra finanziaria di Tremonti,che posticipa a due anni il pagamento di 40 miliardi di rimborso del nostro debito.Vale a dire che la medesima manovra finanziaria dipinge di grigio il cielo all'orizzonte.

R:Tremonti sostiene che tra due anni,con il recupero dell'economia sarà più agevole rimborsare il debito e pagare quei 40 miliardi.

CORSINI.Può darsi in linea teorica il ragionamento è sostenibile,eppure il consumatore non può mettere in cantiere l'idea di un futuro migliore,ma deve fare i conti con la crisi adesso e con le sue aspettative di reddito dei prossim mesi.E questo comporterà ancora una volta la diminuzione della domanda ma sopratutto degli investimenti produttivi.Inoltre il consumatore sarà atterrito anche dal rialzo dei tassi di interesse che influirà negativemente sul costo del denaro utile ai suoi investimenti.

R:Riflessi a questo punto sul mercato immobiliare?

CORSINI:Esatto,con il rialzo dei tassi di interesse e un orizzonte cupo con oltre 40 miliardi da rimborsare,in Italia il mercato immobiliare subirà una fortissima contrazione,sopratutto nel breve medio periodo,diciamo fino alla fine del 2011.L'economia debole inoltre spinge le aziende a tagliare i costi e in primis il prezzo delle locazioni.Si assiste ormai sempre più spesso a proprietari che si liberano del lmattone,piuttosto che finire nelle forche caudine dei contratti di locazione,che sempre più spesso,in condizioni economiche di crisi,diventano delle forche caudine,anche a causa delle lungaggini del processo civile italiano.

La scelta che ha fatto il governo rientra esattamente negli schemi del teorema dell'equivalenza ricardiana:tassare ora o tassre poi.Eppure sarebbe stato meglio affrontare subito il problema,per permettere ai consumatori di programmare degli investimenti nel futuro.sappiamo anche che il Governo italiano ha pagato la spesa pubblica extra attraverso il deficit,fintato di renderlo insostenibile secondo i parametri imposti dall'Europa.I contribuenti pur avendo dei risparmi oggi,si renderanno che nel prossimo futuro saranno chiamati a pagare più tasse e pertanto cominceranno a risparmiare quanto non viene corrisposto oggi in imposte.L'effetto sulla domanda sarà uguale esattamente uguale se il Governo avesse finanziato la spesa extra con un aumento delle imposte e delle tasse.

Intervista al Dr.Matteo Corsini

Presidente del fondo Global Capital
 

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