Buonasera,
sono un professionista che assiste da qualche anno alla preoccupante invadenza e sistematico attivismo del fratello di mio padre, il quale, avendolo reso succube assieme all'altra sorella, si sta appropriando senza colpo ferire di una gran parte, o meglio dei prezzi maggiormente pregiati, del patrimonio immobiliare dei miei nonni, ancora in vita ma molto in là con gli anni. Avevano una casa al mare e lui l'ha pesantemente ristrutturata quasi occupandola manu militari, stessa cosa sta avvenendo per una villa di tre piani con giardino posta in un paese dell'entroterra, ma comunque di grande valore (direi almeno 400k di valore). Stando così le cose mio padre si starebbe facendo sottrarre i pezzi più ragguardevoli, mentre questo ineffabile fratello vuole prendersi anche un rustico di campagna in condizioni non ottimali, ma dotato di una posizione invidiabile per cui ai miei nonni avevano già offerto almeno 150k. Io credo che, approfittando della passività di mia madre e dell'altra inetta sorella, così come dell'ormai avanzata vecchiaia dei miei nonni, costui stia ledendo i limiti della legittima senza che nessuno voglia far nulla. Come potrei dunque far valere i diritti di mio padre, in sua vece? Ne ho qualche facoltà? Voglio espormi a rivendicare quanto gli spetta anche e soprattutto per una ragione di legame affettivo perché quelli che sta occupando tramite la sua tattica di ristrutturazione e occupazione successiva mio zio sono proprietà e luoghi della mia infanzia, alcuni dei quali, non ne ho dubbi, spetterebbero effettivamente a mio padre. Dovessi fare una stima del patrimonio immobiliare originario dei miei nonni andrei quasi certamente a 1,2 milioni. Sembra giusto che a questo fratello ne vada almeno la metà? Non c'è uno strumento legale attraverso cui possa tutelare mio padre e, indirettamente me stesso, in sua quiescenza (anzi sospetto che mio padre sia ora in una situazione di quasi infermità mentale a causa delle ripetute crisi depressive, del suo isterismo e delle fobie dalle quali è colpito. Grazie anticipatamente a tutti per la disponibilità nel rispondermi.
sono un professionista che assiste da qualche anno alla preoccupante invadenza e sistematico attivismo del fratello di mio padre, il quale, avendolo reso succube assieme all'altra sorella, si sta appropriando senza colpo ferire di una gran parte, o meglio dei prezzi maggiormente pregiati, del patrimonio immobiliare dei miei nonni, ancora in vita ma molto in là con gli anni. Avevano una casa al mare e lui l'ha pesantemente ristrutturata quasi occupandola manu militari, stessa cosa sta avvenendo per una villa di tre piani con giardino posta in un paese dell'entroterra, ma comunque di grande valore (direi almeno 400k di valore). Stando così le cose mio padre si starebbe facendo sottrarre i pezzi più ragguardevoli, mentre questo ineffabile fratello vuole prendersi anche un rustico di campagna in condizioni non ottimali, ma dotato di una posizione invidiabile per cui ai miei nonni avevano già offerto almeno 150k. Io credo che, approfittando della passività di mia madre e dell'altra inetta sorella, così come dell'ormai avanzata vecchiaia dei miei nonni, costui stia ledendo i limiti della legittima senza che nessuno voglia far nulla. Come potrei dunque far valere i diritti di mio padre, in sua vece? Ne ho qualche facoltà? Voglio espormi a rivendicare quanto gli spetta anche e soprattutto per una ragione di legame affettivo perché quelli che sta occupando tramite la sua tattica di ristrutturazione e occupazione successiva mio zio sono proprietà e luoghi della mia infanzia, alcuni dei quali, non ne ho dubbi, spetterebbero effettivamente a mio padre. Dovessi fare una stima del patrimonio immobiliare originario dei miei nonni andrei quasi certamente a 1,2 milioni. Sembra giusto che a questo fratello ne vada almeno la metà? Non c'è uno strumento legale attraverso cui possa tutelare mio padre e, indirettamente me stesso, in sua quiescenza (anzi sospetto che mio padre sia ora in una situazione di quasi infermità mentale a causa delle ripetute crisi depressive, del suo isterismo e delle fobie dalle quali è colpito. Grazie anticipatamente a tutti per la disponibilità nel rispondermi.