Vero ciò che dice Marco, ma ciò si applica per i terreni edificabili liberi da costruzioni.
Nel caso proposto, esiste già una costruzione e, presumo, già dotata di Rendita Catastale, per cui già censita. Il terreno è pertinenza del fabbricato, per cui rientrante nella consistenza dell'unità immobiliare. Se venisse tassata l'edificabilità residua c'è il rischio che il Comune faccia pagare l'ICI due volte sulla stessa cosa. La prima volta tassando la costruzione e quindi in percentuale anche il terreno pertinenziale, la seconda volta tassando quella superficie virtuale che secondo il PRG produce il volume ampliabile.
Mi spiego meglio: poniamo che io possegga un terreno di 1000 mq e che il PRG mi consenta di edificare 1000 mc (indice fondiario pari a 1,00 mc per ogni mq di terreno). Su questo terreno vado ad edificare un'abitazione di 500 mc (circa 150 mq in pianta), terminata la costruzione dichiaro a Catasto il nuovo fabbricato ed ho una Rendita Catastale pari ad X che tiene conto della consistenza del fabbricato e del terreno pertinenziale. Escludendo tutte le agevolazioni che potrebbero esistere, nel momento in cui vado a calcolare l'ICI ed utilizzo la mia Rendita X, automaticamente determino una imposta che tiene conto del terreno e del fabbricato.
Se il Comune mi chiede l'ICI sui 500 mq di terreno che mi produrrebbero i 500 mc di costruzione non realizzata, è come se mi assoggettasse il terreno ad una doppia tassazione.