basty

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Questo tuo invito di ieri sera, mi aveva fatto drizzare le orecchie.... (dell'asino, dirai giustamente tu...)
Che le spiegazioni non mi tornassero è un dato di fatto, per cui avevo aperto questa discussione proprio per risolvere le apparenti incongruenze generate dalla lettura, frettolosa e non, di un po di articoli pescati in rete per capire come stanno le cose.

Rimando anche ad una altra discussione da cui ho preso lo spunto per approfondire.

Vediamo allora se adesso ho le idee più chiare, dopo aver accolto il tuo .... implicito invito a riesaminare la questione. (grazie come sempre ... prof)

Allora: contrariamente a quanto rispondevo a @Dimaraz, tratto in inganno dagli articoli citati, che mescolavano capra e cavoli, le possibilità di retribuzione dei lavori occasionali non sono due, bensì 3.

1) Emissione della ricevuta per Lavoro autonomo Occasionale. (è il caso per cui, se ricorrono le condizioni, è prevista la applicazione della ritenuta d'acconto.
2) Libretto Famiglia per il Lavoro Occasionale Accessorio (retribuito con voucher da 10€ comprensivi di contributi, assicurazione ed oneri)
3) Voucher PRESTO per il Lavoro Occasionale Accessorio per Imprese e Professionisti
(retribuito con voucher da 12€ lordi 9 € netti - contributi, assicurazione ed oneri a parte)

Nei casi 2 e 3 Le somme percepite dal prestatore sono esenti da imposizione fiscale.

Molti articoli che trattano la questione fiscale del lavoro occasionale, mescolano la soluzione 1 e 3 e mi hanno tratto in inganno. A titolo di esempio:

www.partitaiva24.it/lavoro-occasionale-libretto famiglia-contratto-prestazione-occasionale

Prestazione occasionale 2020: funzionamento e limiti - Fiscomania

A questo punto non posso non considerare anche la conclusione dell'articolo citato da @uva nella altra discussione, che così conclude:

Comunque si può ancora affidare un incarico a un lavoratore subordinato o autonomo, fermo restando che discrimine è dato dalle modalità di esecuzione dell’opera: la volontà delle parti ha la sua rilevanza , ma se la volontà delle parti è quella di evadere contributi e IRPEF la rilevanza è nulla.

Ma chi stabilirebbe la volontà delle parti di evadere contributi ed IRPEF?

Insomma, a me utilizzatore non ne può interessare di meno: se una persona con un lavoro dipendente part-time o poco remunerativo si dichiara disponibile ad arrotondare gli introiti, prendendo un lavoro che io utilizzatore ricompenso con Libretto Famiglia o Presto, invece che in nero, cosa rischiamo?
Mi piacerebbe sentire un vostro parere.
E' la prima volta che cerco di approfondire questo tema: ma faccio mio il titolo di un altro articolo del Sole24ore:
Nuovi voucher, percorsi intricati per un fine nobile
 

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