vitt1

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comunque il regolamento con cui confrontarsi è quello del territorio comunale su cui sorge l'immobile. Le definizioni dei locali ( sala giochi, studio, lavanderia, disimpegno, ecc.), che verranno riportate nelle planimetrie catastali, sono utili quando andrai a vendere per fare vedere, ad es, di quante camere da letto dispone la casa. Poi in casa propria ognuno fa un po' quello che vuole. Certo, posizionare una camera da letto permanente in un locale che non rispetta i requisiti ( superficie, altezze, rapporto aeroilluminante ) tenedo conto che per il 110% ci posono essere controlli fino a 8 anni dopo l'intervento è, a mio avviso, rischioso.
 

Ferrara

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Proprietario Casa
comunque il regolamento con cui confrontarsi è quello del territorio comunale su cui sorge l'immobile. Le definizioni dei locali ( sala giochi, studio, lavanderia, disimpegno, ecc.), che verranno riportate nelle planimetrie catastali, sono utili quando andrai a vendere per fare vedere, ad es, di quante camere da letto dispone la casa. Poi in casa propria ognuno fa un po' quello che vuole. Certo, posizionare una camera da letto permanente in un locale che non rispetta i requisiti ( superficie, altezze, rapporto aeroilluminante ) tenedo conto che per il 110% ci posono essere controlli fino a 8 anni dopo l'intervento è, a mio avviso, rischioso.
Salve a tutti,
Sono finalmente riuscita a risolvere il problema!!
Vi aggiorno solo per un eventuale vostro interesse.
Dopo aver guardato e riguardato i documenti dell'accesso agli atti ho notato una strana cosa. In una variante della mia casa vi era inserita anche una variante della casa a schiera opposta alla mia (la mia è la prima e quella da me notata era l'ultima della schiera) dove proprio in quella variante si andava (per il vicino) a sostituire il locale cantina con un locale lavanderia di altezza inferiore a 2,40.
Ho interpellato il vicino e....lui non ha mai avuto in quel locale una lavanderia e nemmeno gli scarichi.
A quel punto era ovvio che vi era stato un errore nella predisposizione della variante. Avevano chiaramente sbagliato l'alloggio da variare.
Nel frattempo, come suggerito da Vitt1, avevo anche verificato tutti i regolamenti comunali e nel regolamento comunale d'igiene, tuttora pubblicato sul sito del Comune, è previsto il locale accessorio lavanderia, la cui altezza minima può essere ridotta a 2,20 metri.
Forte di queste cose ho chiesto al geometra incaricato di procedere, ma niente da fare, si rifiutava perché in Comune gli avevano detto che quel regolamento d'igiene non è più applicabile in quanto prevale, per gerarchia, il decreto del 75 che stabilisce altezza minima 2,40....dei bagni però....
Il geometra mi ha detto che forse l'unico modo per potere sanare il locale in base all'utilizzo effettivo ed attuale sarebbe stato dimostrare che quel locale era sempre stato così.
Armata di pazienza ho rivoltato la casa come un calzino alla ricerca delle foto fatte nel cantiere nel 1995 con tutti gli impianti prima che i muri fossero intonacati.
Con le foto mi sono recata personalmente in Comune. Subito il tecnico non era intenzionato ad aiutarmi nemmeno con le foto poiché diceva non sono contemplati gli errori di questo tipo tra le tolleranze, anche se per me era tutto così evidente. Con la mia insistenza il tecnico, forse preso per sfinimento, ha interpellato il responsabile dell'ufficio ed ho avuto così il benestare!
Il geometra ha predisposto una pratica in sanatoria in base all'art 19 bis che sarà presentato non appena riceverò da Hera il benestare per lo scarico che c'è sempre stato ma che non risultava sulla carta.
E così questa è andata!!!!
Grazie ragazzi per i suggerimenti che mi avete dato!
 

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