erwan

Membro Assiduo
belle parole... però mi piacerebbe sapere quale sarebbe, nella storia dell'umanità, l'epoca "giusta" nella quale non siano esistite persone meno che oneste...


;)
 

erwan

Membro Assiduo
Lette tutte le opinioni, mi sono fatto una idea, alexsandrelli ha ragione da vendere per rientrare quanto prima nel diritto di accedere alla sua proprietà esclusiva, i carabinieri potranno intervenire su ordinamento da parte di un giudice, su denuncia o esposto non credo interverranno in via definitiva, perciò mi auspico che alex si rivolga quanto prima ad un bravo legale.
:ok:
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
belle parole... però mi piacerebbe sapere quale sarebbe, nella storia dell'umanità, l'epoca "giusta" nella quale non siano esistite persone meno che oneste...


;)
la questione è mal posta, si tratta di realizzare immediati ed efficaci garanzie di tutela degli onesti e dei titolari di violati diritti.
L'attuale condizione della "giustizia" nella Repubblica Italiana è, a mio parere, nella condizione esattamente opposta a quella auspicata.
Anche lo stesso principio del "favor rei" risulta sempre più applicato in ottica di "sfavor victimis", in ambito penale.
Quelli che una volta erano i rei, oggi sono amnistiati, indultati, svuotacarcerati, domiciliati, prescritti, condonati... e subito dopo intervistati in tv (a pagamento, coi soldi del canone)
Se questo è lo status in ambito penalistico (i cui luminari sono indicati tra i principi non solo del Foro, ma anche dell'evasione fiscale), figuriamoci cosa possa succedere in campo imbarbaristico, cioè quello che una volta si chiamava "civilistico" (e cercava di esserlo, allora...)
Per tornare al punto: l'utilizzo della casa altrui con modalità "uti scis dominus", e senza titolarità di diritti, una volta costituiva fattispecie penalmente rilevante.
Ma le Istituzioni erano guidate da soggetti di ben diverso spessore, allora, che coi loro comportamenti davano l'esempio (in modo opposto a quelli di oggi, e dei tempi recenti)
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
la questione è mal posta, si tratta di realizzare immediati ed efficaci garanzie di tutela degli onesti e dei titolari di violati diritti.
L'attuale condizione della "giustizia" nella Repubblica Italiana è, a mio parere, nella condizione esattamente opposta a quella auspicata.
Anche lo stesso principio del "favor rei" risulta sempre più applicato in ottica di "sfavor victimis", in ambito penale.
Quelli che una volta erano i rei, oggi sono amnistiati, indultati, svuotacarcerati, domiciliati, prescritti, condonati... e subito dopo intervistati in tv (a pagamento, coi soldi del canone)
Se questo è lo status in ambito penalistico (i cui luminari sono indicati tra i principi non solo del Foro, ma anche dell'evasione fiscale), figuriamoci cosa possa succedere in campo imbarbaristico, cioè quello che una volta si chiamava "civilistico" (e cercava di esserlo, allora...)
Per tornare al punto: l'utilizzo della casa altrui con modalità "uti scis dominus", e senza titolarità di diritti, una volta costituiva fattispecie penalmente rilevante.
Ma le Istituzioni erano guidate da soggetti di ben diverso spessore, allora, che coi loro comportamenti davano l'esempio (in modo opposto a quelli di oggi, e dei tempi recenti)
Non entro nel merito di altri argomenti, ma secondo il mio parere ci starebbe tutto un procedimento d'urgenza per danno temuto art. 700 c.p.c., starà al giudice se accoglierlo o no.
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
Non entro nel merito di altri argomenti, ma secondo il mio parere ci starebbe tutto un procedimento d'urgenza per danno temuto art. 700 c.p.c., starà al giudice se accoglierlo o no.
Condivido, ma ho la fortuna di aver assistito a una diversa soluzione, secondo me migliore.
Nell'anno 2000, in un Comune del Trentino, un proprietario fu invitato con telegramma dal Comune a rimuovere la neve accumulata sul tetto, perchè minacciava di precipitare su un fondo vicino e sul suolo pubblico.
Il proprietario rispose telefonicamente che non aveva le chiavi di cancello del cortile e di casa, che erano in possesso della usufruttuaria. La quale, ad insaputa del proprietario, era deceduta alcuni giorni prima.
La locale Stazione dei Carabinieri, interessata dal Comune, in poche ore rintracciò i familiari delle deceduta, e nonostante abitassero in località molto lontana (come il proprietario) li fece accorrere con urgenza, dopo aver accertato che avevano copia delle chiavi.
Forse esorbitando dalle funzioni obbligatorie, ma certamente operando in ottica di buon senso e servizio civile, il Maresciallo dei Carabinieri "intrattenne" i familiari/eredi sull'opportunità, anche a tutela di loro rischi, di consegnare le chiavi al proprietario, eventualmente previo inventario dei mobili e oggetti della defunta, e/o rimozione totale o parziale di essi, o quantomeno di quelli di maggior valore, nell'immediato.
Così avvenne, e tutto filò liscio, anche se l'inventario dei beni richiese tempi più lunghi, ma gli eredi (più d'uno, e che furono accertati dopo, in assenza di testamento) pare si fossero poi accordati tra loro per non dichiarare i mobili nell'inventario, e spartirseli senza verbali, dato il minimo valore complessivo, forse inferiore ai costi di recupero e trasporto.
Non so cosa sarebbe successo se i familiari/eredi avessero messo in campo tutte le citazioni di "diritto" riportate da erwan su questo forum... forse il Maresciallo avrebbe desistito lavandosene le mani, o forse li avrebbe invitati in Caserma, a sottoscrivere appositi verbali, che forse avrebbero richiesto ore ed ore, con prosieguo notturno, per essere completati...
P.S. Non ricordo bene: il Trentino fa parte della Repubblica Italiana? E in quella, avviene ovunque così?
 

erwan

Membro Assiduo
la questione è mal posta, si tratta di realizzare immediati ed efficaci garanzie di tutela degli onesti e dei titolari di violati diritti.
L'attuale condizione della "giustizia" nella Repubblica Italiana è, a mio parere, nella condizione esattamente opposta a quella auspicata.
Anche lo stesso principio del "favor rei" risulta sempre più applicato in ottica di "sfavor victimis", in ambito penale.
Quelli che una volta erano i rei, oggi sono amnistiati, indultati, svuotacarcerati, domiciliati, prescritti, condonati... e subito dopo intervistati in tv (a pagamento, coi soldi del canone)
Se questo è lo status in ambito penalistico (i cui luminari sono indicati tra i principi non solo del Foro, ma anche dell'evasione fiscale), figuriamoci cosa possa succedere in campo imbarbaristico, cioè quello che una volta si chiamava "civilistico" (e cercava di esserlo, allora...)

è chiaro che qui si confondono grossolanamente le carattesristiche del sistema normativo con il (mal)funzionamento dell'apparato politico-burocratico che amministra la giustizia.....

Per tornare al punto: l'utilizzo della casa altrui con modalità "uti scis dominus", e senza titolarità di diritti, una volta costituiva fattispecie penalmente rilevante.
una volta quando?
quale altro fondamento avrebbe l'antichissimo istituto dell'usucapione se non proprio "l'utilizzo della cosa altrui con modalità uti scis dominus, e senza titolarità di diritti"?
 

erwan

Membro Assiduo
La locale Stazione dei Carabinieri, interessata dal Comune, in poche ore rintracciò i familiari delle deceduta, e nonostante abitassero in località molto lontana (come il proprietario) li fece accorrere con urgenza, dopo aver accertato che avevano copia delle chiavi....
Non so cosa sarebbe successo se i familiari/eredi avessero messo in campo tutte le citazioni di "diritto" riportate da erwan su questo forum... forse il Maresciallo avrebbe desistito lavandosene le mani, o forse li avrebbe invitati in Caserma, a sottoscrivere appositi verbali, che forse avrebbero richiesto ore ed ore, con prosieguo notturno, per essere completati...
P.S. Non ricordo bene: il Trentino fa parte della Repubblica Italiana? E in quella, avviene ovunque così?
questa illuminante storiella dimostra semmai una volta di più che i Carabinieri non esorbitano dai propri poteri:
infatti non sono intervenuti come forza pubblica ma semplicemente per convincere quei soggetti, con il dialogo, a collaborare spontaneamente.
com'è infatti avvenuto: il maresciallo ha ottenuto le chiavi chiedendole gentilmente, senza arrestare nessuno per inesistenti furti o rapine, senza buttare giù porte o far saltare serrature.

ah, posso assicurare che sono cose che i carabinieri fanno da sempre in tutte le regioni d'Italia, dall'Alto Adige a Lampedusa!

si chiama usare il buon senso: se ci si riesce senza andare a disturbare il giudice è tanto di guadagnato per tutti.

e infatti è quello che alex spera di riuscire ad ottenere bonariamente, facendo ragionare gli eredi prima di essere costretto a procedere diversamente.

:applauso:
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Condivido, ma ho la fortuna di aver assistito a una diversa soluzione, secondo me migliore.
Nell'anno 2000, in un Comune del Trentino, un proprietario fu invitato con telegramma dal Comune a rimuovere la neve accumulata sul tetto, perchè minacciava di precipitare su un fondo vicino e sul suolo pubblico.
Il proprietario rispose telefonicamente che non aveva le chiavi di cancello del cortile e di casa, che erano in possesso della usufruttuaria. La quale, ad insaputa del proprietario, era deceduta alcuni giorni prima.
La locale Stazione dei Carabinieri, interessata dal Comune, in poche ore rintracciò i familiari delle deceduta, e nonostante abitassero in località molto lontana (come il proprietario) li fece accorrere con urgenza, dopo aver accertato che avevano copia delle chiavi.
Forse esorbitando dalle funzioni obbligatorie, ma certamente operando in ottica di buon senso e servizio civile, il Maresciallo dei Carabinieri "intrattenne" i familiari/eredi sull'opportunità, anche a tutela di loro rischi, di consegnare le chiavi al proprietario, eventualmente previo inventario dei mobili e oggetti della defunta, e/o rimozione totale o parziale di essi, o quantomeno di quelli di maggior valore, nell'immediato.
Così avvenne, e tutto filò liscio, anche se l'inventario dei beni richiese tempi più lunghi, ma gli eredi (più d'uno, e che furono accertati dopo, in assenza di testamento) pare si fossero poi accordati tra loro per non dichiarare i mobili nell'inventario, e spartirseli senza verbali, dato il minimo valore complessivo, forse inferiore ai costi di recupero e trasporto.
Non so cosa sarebbe successo se i familiari/eredi avessero messo in campo tutte le citazioni di "diritto" riportate da erwan su questo forum... forse il Maresciallo avrebbe desistito lavandosene le mani, o forse li avrebbe invitati in Caserma, a sottoscrivere appositi verbali, che forse avrebbero richiesto ore ed ore, con prosieguo notturno, per essere completati...
P.S. Non ricordo bene: il Trentino fa parte della Repubblica Italiana? E in quella, avviene ovunque così?
Che dovrei dire? Alex ha molte soluzioni, potrebbe provare anche questa strada, male che vada, ne farà un'altra. ;)
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
una volta quando?
quale altro fondamento avrebbe l'antichissimo istituto dell'usucapione se non proprio "l'utilizzo della cosa altrui con modalità uti scis dominus, e senza titolarità di diritti"?
L'istituto dell'usucapione (mai sentita citazione più a sproposito di questa) consta nel possesso di buona fede continuato, senza opposizione del proprietario.
L'esatto contrario della "storiella" che affligge il nostro legittimo proprietario, che è in buona fede (lui) mentre sono in mala fede i signori di fatto "usucapienti".
"Uti scis dominus" è condizione che in giurisprudenza contraddistingue l'appropriazione indebita, qual'è quella di chi, pur essendo entrato in possesso di chiavi in modo non fraudolento, agisce da "padrone" di cosa altrui, senza averne alcun titolo.
 

erwan

Membro Assiduo
L'istituto dell'usucapione (mai sentita citazione più a sproposito di questa) consta nel possesso di buona fede continuato, senza opposizione del proprietario.
potrà non mia cere la mia citazione ma almeno è corretta.
che l'usucapione consti nel possesso "di buona fede" è invece una vera e propria castroneria!
:shock:

ovviamente il presupposto errato travolge rovinosamente tutto il ragionamento che segue, pur messo su con tanto di brocardo latinorum ad pompam...

(ad aggravere le cose la definizione di appropriazione indebita l'avevo riportata pochi messaggi più sopra, per cui tornarci sopra sbagliando ancora è preoccupante.
 

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