Daniele 78

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Professionista
A proposito di assenso o dissenso al B.110, vorrei invitarVi a chiarirmi il seguente quesito.
In una assemblea viene posta ai voti la delibera per dare mandato allo studio di fattibilità ad una piattaforma del settore. Io mi astengo ed un altro condomino si dichiara contrario perché vorremmo avere un po' di tempo per acquisire altre informazioni. L'amministratore, forte della maggioranza e con fare perentorio, accelera i tempi, si fa consegnare i documenti dei singoli immobili dai condomini consenzienti, fa firmare la delibera ai consenzienti e procede con l'incarico alla piattaforma. Preciso che io e l'altro condomino non siamo contrari ai lavori ma avremmo voluto avere più tempo per decidere. La domanda è: l'astensione o il dissenso in questa fase di studio della fattibilità ci impedisce di partecipare all'avvio dei lavori dopo che verranno verificati i requisiti di regolarità urbanistica sull'intero edificio? Vi sono altri amministratori che, prima di chiedere i documenti ai singoli condomini, fanno verificare la sussistenza o meno dei requisiti sulle parti comuni ed in particolare sul prospetto.
Grazie per le risposte.
Per mia esperienza personale prima di arrivare a chiedere tutto ciò si fa una ricognizione in Comune, Catasto, ed eventualmente Archivio di Stato e Soprintendenze varie. Dalle mie parti solo per prenotarti in Comune e conoscere le pratiche esistenti ci vogliono 2 mesi...e poi una volta che si propone il 110% e d’obbligo la verifica con la situazione di fatto. Non si fa, almeno dalle mie parti, un un’unica assemblea ma ho sentito (dal mio Amministratore che gestisce più condomini) che arrivi a farne anche tre perché gli aspetti da inquadrare sono tanti. Inoltre in almeno una o due di esse l’amministratore viene “coadiuvato” dai tecnici che hanno fatto le ispezioni ed eventualmente dal Termotecnico (a cui è stato affidato ciò) per spiegare il tipo d’intervento e ciò che comporta sui singoli condomini.
Credo che nel tuo condominio non si sia fatto tutto questo, ma è necessario per avere quelle informazioni tecniche che TU e l’altro condomino, giustamente richiedete!
 

ROCNAT

Membro Attivo
Proprietario Casa
Voglio però precisare che siamo ancora nella fase pre-studio di fattibilità. L'amministratore vuole affidare la pratica alla "piattaforma" nel più breve tempo possibile (non capisco tutta questa fretta) consegnandogli tutti gli atti, le visure catastali e le planimetrie dei vari condomini oltre alla delibera firmata. In due non abbiamo firmato e non abbiamo consegnato questi documenti. Il mio dubbio è se ciò può pregiudicare il consenso mio e dell'altro condomino ai lavori che verranno avviati dopo che sarà stato completato lo studio di fattibilità. Come per dire, ma mi sembrerebbe eccessivo: "tu inizialmente sei stato contrario, noi andiamo avanti e la tua quota parte degli interventi sulle parti comuni (cappotto, etc.) te li paghi di tasca tua".
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
. La domanda è: l'astensione o il dissenso in questa fase di studio della fattibilità ci impedisce di partecipare all'avvio dei lavori dopo che verranno verificati i requisiti di regolarità urbanistica sull'intero edificio? V

Non hai spiegato se saranno interventi su parti comuni o parti private.
Per le prima se la maggioranza ha approvato voi 2 dovrete adeguarvi.
Se poi vorrete usufruire dell'effetto "traino"... formalmente potrete farlo ...ma potreste non essere più nei tempi.
 
Ultima modifica:

ROCNAT

Membro Attivo
Proprietario Casa
E' previsto il cappotto termico sull'edificio e la sostituzione degli infissi nei singoli immobili, oltre a quanto verrà poi deciso dai preposti tecnici.
 

ROCNAT

Membro Attivo
Proprietario Casa
In definitiva, il consiglio che chiedo è: consegno i documenti però mi astengo dalla firma della delibera? oppure per adesso non faccio nessuna delle due cose? Grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Quali vantaggi pensi di avere ad ostacolare le delibere approvate da idonea maggioranza?
I lavori sulle parti comuni proseguiranno a prescindere dalla tua astensione/contrarietà.
Per i serramenti (bene personale) rischi di essere lasciato escluso e perdere l'occasione.
 

PaoloWalter

Membro Junior
Proprietario Casa
salve, spero di essere nella sezione corretta.
Per poter usufruire del Superbonus 110%, in sintesi, è fondamentale che l'immobile si presenti in “stato legittimo” (assenza di difformità urbanistiche/abusi edilizi) sia nelle parti comuni che negli appartamenti.
Ma se venissero realizzati degli abusi edilizi, all'interno degli appartamenti o sulle parti comuni, dopo la “fine lavori” per il 110% (abusi riscontrati dopo qualche anno dagli Enti preposti alla verifica per la concessione del superbonus), si perderebbe addirittura il diritto alla detrazione del 110% anche se venisse certificato che a "fine lavori" lo stato legittimo dell'immobile fosse rimasto inalterato?
Mi scuso per la terminologie usata, sicuramente non proprio pertinente.
Grazie per l'attenzione
Paolo Neri
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per poter usufruire del Superbonus 110%, in sintesi, è fondamentale che l'immobile si presenti in “stato legittimo” (assenza di difformità urbanistiche/abusi edilizi) sia nelle parti comuni che negli appartamenti.
No. Le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l'edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi.
 

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