La sanatoria si ma un caso come questo richiederebbe il condono edilizio! Per quello che ho parlato di demolizione.
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l'Unica alternativa che mi è venuta in mente per non demolire:
1)Acquistare almeno una fascia terreno di 6 mt per tutta la lunghezza del confine
2) Fare un rilievo e frazionare le due nuove particelle (ricordo che sostanza parlava che il vicino dall'altra parte aveva 50 mt liberi
3) la fascia di terreno deve essere edificabile (come avviene quando realizzi normalmente un'immobile, dove TUTTO il terreno è edificabile)
4) Possibilmente mettere i punti 1) e 2) e 3) nel preliminare d'acquisto...sarà poi l'attuale proprietario (se vuole vendere a doversi aggiustare) anche se mi sembra più oneroso della demolizione e non so quanto fattibile
Sarebbe l'unico modo per sanare l'abuso della distanza ma
1) E' subordinato alla volontà del vicino a venderti la fascia di terreno e subito dopo dovresti trasformarla in edificabile
2) Il Comune dovrebbe concederla come edificabile (possibile anche in tempi brevi per piccoli fazzoletti di terra che non comportano grandi cambiamenti nell'assegnazione della volumetria)
A quel punto avendo più superficie fondiaria addirittura avresti pure più MC realizzabili.
Sinceramente è talmente intricata questa soluzione e soggetta a talmente tante variabili (non controllabili da te @sostanza ) che non so quanto possa essere fattibile e poi possa valerne la pena.
A mio avviso veramente è più economico la sua demolizione.
@Gianco ha proposto giustamente la costruzione in aderenza con il vicino (non so se sia possibile con una situazione del genere ma penso sia possibile se Gianco l'ha proposta).
Però il vicino dovrà poi a sua volta o costruire a 0mt (in aderenza) o perdere almeno 5 mt di fascia e tenersi arretrato in tutto di almeno 10 mt dal confine (vedi D.M 1444/68, salvo disposizioni più restrittive del Comune).
Sinceramente io non accetterei di vincolarmi (al posto del vicino) così tanto sul mio terreno per sanare un abuso dell'altro, però non è detto che il vicino la pensi come me.
Sono comunque soluzioni con veramente troppe variabili che non dipendono da @sostanza .
Perché il non attenersi alle norme sulle distanze (ne quelle del DM) ne quelle del Codice Civile impone questa soluzione nel NON esistendo più il condono edilizio.ma la demolizione perchè?Un comune non fa demolire cosi' facilmente un piccolo fabbricato per gli attrezzi sperduto in campagna come viene consigliato rigidamente qui.
Anche le norme hanno una certa flessibilita'.
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