basty

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Non ricordo la regola.
Per i mesi scoperti per morosità con sfratto convalidato, e per i periodi in cui rimane sfitto, si dichiara il reddito virtuale catastale? Salvo che il reddito derivante dalle mensilità rimanenti locate sia superiore?
 

basty

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Scusate: ho reperito la risposta sulle istruzioni Redditi PF24

se il canone di locazione è stato percepito solo per una parte dell’anno, va compilato un unico rigo, riportando in colonna 6 la quota di canone effettivamente percepita e indicando in colonna 7 il codice 4.
 

uva

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ho reperito la risposta
La risposta che hai citato riguarda il caso di immobili abitativi i cui canoni non sono stati percepiti per morosità del conduttore, e il locatore ha proceduto con sfratto o decreto ingiuntivo.

per i periodi in cui rimane sfitto
Se intendi dire che l'immobile è stato locato alcuni mesi, per i quali il locatore ha incassato tutti i canoni, ed è rimasto sfitto per il restante periodo dell'anno; allora si devono compilare due righi.
Nel secondo rigo (periodo sfitto) c'è chi scrive il codice utilizzo 2 (immobile a disposizione) e chi usa il codice 9 (immobile non arredato, senza utenze attive, di fatto non utilizzato).
 

basty

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Grazie uva: ho aggiunto il caso sfitto perché in quel caso appunto si aggiunge un rigo e scatta il “reddito” catastale. La vara domanda era se perdurando la morosità, quelle mensilità dovessero essere trattate con un rigo come se fossero sfitte. Spero di essermi spiegato.
Circa il codice 2 o 9 per gli sfitti ho sempre avuto la impressione che Agenzia delle Entrate “ci provi”: un immobile sfitto non è automaticamente “a disposizione”; comunque tecnicamente hai scritto bene
 

uva

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se perdurando la morosità, quelle mensilità dovessero essere trattate con un rigo come se fossero sfitte.
Dipende da cosa fa il locatore.
Vi sono quelli che non procedono né con l'intimazione di sfratto né col decreto ingiuntivo, sperando/illudendosi che il conduttore riesca a sanare la morosità nei mesi successivi.
In questo caso i canoni non incassati vengono tassati.
Se finalmente, perdurando la morosità, il locatore decide per lo sfratto, ha diritto ad un credito d'imposta che può utilizzare nella dichiarazione dei redditi successiva.
 

basty

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Dipende da cosa fa il locatore.
Vi sono quelli che non procedono né con l'intimazione di sfratto né col decreto ingiuntivo, sperando/illudendosi che il conduttore riesca a sanare la morosità nei mesi successivi.
In questo caso i canoni non incassati vengono tassati.
Se finalmente, perdurando la morosità, il locatore decide per lo sfratto, ha diritto ad un credito d'imposta che può utilizzare nella dichiarazione dei redditi successiva.
Ma non è il caso della domanda. Che riguardava, come ho poi specificato, come trattare le mensilità in parte saldate ed in parte scoperte con sfratto convalidato.
Le istruzioni suggeriscono un rigo solo, con le entrate effettive.
 

uva

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Le istruzioni suggeriscono un rigo solo,
a condizione che l'intimazione sfratto per morosità (dal 2020 non è più necessario aspettare la convalida, che in genere si ottiene dopo molti mesi) o l'ingiunzione di pagamento siano stati fatti entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Ritengo necessario specificarlo perché non sempre il termine viene rispettato, come ho scritto nel post #5.
 

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