uvz

Membro Attivo
buonasera, ho una palazzina con negozio a piano terra, 2 appartamenti al primo e secondo piano e soffitta, tutti affittati.
Dietro c'è una casa costruita in aderenza, e il mio appartamento del primo piano ha una stanza che si estende al suo interno (probabilmente in tempi remoti era stata acquistata e ne risulta nelle planimetrie del 1940).
Per rendere più chiara la situazione ho allegato delle foto.
Nella terza si può vedere la mia proprietà contornata in azzurro (palazzina principale più stanza al primo piano che sporge nella casa retrostante) e in giallo la proprietà del vicino (tetto e sottotetto sopra la mia stanza nonché i locali al piano terra sono di proprietà del vicino che ne ha accesso esclusivo).
Entrambe le case confinano a nord con un cortile il cui proprietario ci ha fatto scrivere dal suo avvocato ( che è suo cugino) lamentando la mancanza di grondaia e perciò quando piove l'acqua dal tetto va all'interno di esso.
La mia palazzina ne è già provvista, mentre la casa bassa no.
Come si vede nella seconda foto, pur essendo proprietaria di quell'unica stanza mi viene chiesto di farmi carico dei lavori per la parte di tetto evidenziata in fucsia; la linea verde invece indica la parte di tetto di cui il mio vicino vorrebbe farsi carico;
mentre secondo me il lavoro dovrebbe essere effettuato per intero dal mio vicino e io dovrei contribuire alla spesa in base ai millesimi della mia stanza per la parte evidenziata in azzurro.
Questa casa ha più di 100 anni, non avrebbe comunque acquisito il diritto di stillicidio?
Ringrazio tutti
 

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uvz

Membro Attivo
buongiorno a tutti, per cercare di risolvere la questione che vi avevo sottoposto avevo purtroppo dovuto rivolgermi ad un legale che mi ha confermato quanto da voi detto. Ora il legale della controparte risponde che la servitù di scolo non è mai stata contestata ma che avendo sistemato il cortile e posizionato dei pozzetti di confluenza sul fondo servente io come fondo dominante ho l'obbligo di rendere minor gravame possibile al fondo servente convogliando l'acqua in appositi canali e pluviali. Il legale del mio vicino continua a vantare questo suo diritto ma senza mai motivarlo citando una legge o un regolamento; è veramente così?
La servitù esiste da oltre 50 anni e non abbiamo mai fatto lavori che andassero a gravarla ulteriormente: il mio legale dice che, dopo aver chiesto ad un tecnico, in quel paese non ci sono obblighi tra privati a riguardo posizionamento gronde.
Se il mio vicino vuole ridurre la servitù non dovrebbe fare a sue spese i lavori della grondaia essendone il beneficiario?
Obbligarmi a fare lavori per ridurre la gravosità di una servitù di cui godo non andrebbe a ledere i miei diritti come titolare di questa?
Voi cosa ne pensate?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il vicino vuole evitare il gravame potrebbe realizzare lui una gronda e posizionarla dove preferisce, senza che tu spenda un € e perda il tuo diritto allo scolo.
 

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