CASTELLANO

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
quello che non riesco a capire è il punto 6 dell'art. 433 del C.C.- sarebbe meglio un esempio pratico: in una struttura organizzata ci chiedono una cifra che dovremmo integrare con circa 1000-1200 €, questi soldi come vengono ripartiti tra n° 6 nipoti di cui n° 2 GERMANI e n° 4 UNILATERALI
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Al di la delle dotte disquisizioni: non sarebbe meglio dare una risposta più pratica al postante?

Da come avete risposto si evincerebbe che i nipoti ex fratre non "sarebbero" legalmente obbligati agli alimenti della zia. (art. 433 cc). Che non sembra quanto hanno richiesto.
Poi entrano in gioco i doveri morali e le aspettative ereditarie.

Se si ipotizza una qualche probabilità di ricevere in eredità dalla zia, secondo una successione legittima: considererei un ragionevole compromesso adottare i medesimi criteri dei diritti ereditari (anche se non c'è relazione tra i due problemi)
Che ne dite?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
considererei un ragionevole compromesso adottare i medesimi criteri dei diritti ereditari (anche se non c'è relazione tra i due problemi)
Che ne dite?
Che può essere una soluzione ragionevole, ma contiene una contraddizione.
Perché i nipoti non hanno alcun diritto ereditario, e alla morte della zia potrebbero non ereditare nulla se lei lascia un testamento a favore di altre persone.
E non hanno alcun obbligo di pagare la retta della struttura dove è ricoverata quella zia.

Dal punto di vista pratico, mi pare sia una questione morale: chi fra i nipoti ha maggiore disponibilità economica potrebbe contribuire in misura maggiore degli altri. Chi proprio non può non contribuisca. Chi può ma non vuole ne risponda alla propria coscienza.
 
U

User_29045

Ospite
Dal punto di vista pratico, mi pare sia una questione morale: chi fra i nipoti ha maggiore disponibilità economica potrebbe contribuire in misura maggiore degli altri.

Mi dispiace, ma avendo in casa gente che lavora in nero, questo tuo criterio è assolutamente iniquo. I soldi in nero non si riescono a conteggiare, se sono altri ad averli. C'è chi guadagna il triplo di me ma risulta squattrinato.
Finché gira il denaro contante, il tuo criterio è iniquo. Quando elimineranno il contante e il denaro sarà integralmente sostituito da scritture elettroniche tracciate, allora avrai ragione.
 

CASTELLANO

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
non riesco a capire cosa centri il lavoro in nero, chiedevo solamente se c'è qualche criterio che differenzi le quote tra nipoti germani e nipoti unilaterali e cosa significhi "priorità" nel punto 6 dell'art. 433 C.C. riferito sempre ai germani e unilaterali
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
e cosa significhi "priorità" nel punto 6 dell'art. 433 C.C. riferito sempre ai germani e unilaterali
Hai perfettamente ragione. Tanto per cambiare, un'altra ambiguità dei codici.

Se volevano affermare una priorità, non avevano che da usare il punto 7, ed attribuirlo ai fratelli unilaterali. Se volevano differenziare gli oneri non dovevano usare la parola priorità.

Ma i soloni del diritto troveranno una risposta anche a queste assurdità.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
c'è qualche criterio che differenzi le quote tra nipoti germani e nipoti unilaterali
Come già scritto, non esiste obbligo legale. Quindi nessun criterio legale.
cosa significhi "priorità" nel punto 6 dell'art. 433 C.C. riferito sempre ai germani e unilaterali
Quel punto non prevede "priorità", ma "precedenza":
i fratelli e le sorelle (*) germani o unilaterali con precedenza dei germani sugli unilaterali.
(*) non anche i nipoti.
Tra l’altro, tra fratelli e sorelle gli alimenti sono dovuti solamentenella misura dello stretto necessario.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
.... C,.V.D. ....

precedenza
Sinonimi e Contrari

  • precedenza /pretʃe'dɛntsa/ s. f. [der. di precedere, precedente, sul modello del lat. tardo praecedentia "precessione (astronomica)"]. - 1. a. (non com.) [il precedere nello spazio, nel tempo o in una serie ordinata: p. di un nome in una lista] ≈ antecedenza, anteriorità. ↔ posteriorità. b. (trasp.) [nel codice stradale, diritto di passare prima degli altri: dare la p.; rispettare le p.] ≈ ‖ priorità. 2. [diritto a essere attuato, considerato, ecc., prima di altre cose: dare la p. a una proposta; i telegrammi urgenti hanno la p. assoluta] ≈ priorità, [nell'acquisto di beni] Ⓣ (giur.) prelazione. ‖ urgenza. ▲ Locuz. prep.: in precedenza [in un tempo anteriore: si erano accordati in p. tra loro]


priorità
SINONIMI E CONTRARI
s. f. [dal lat. mediev. prioritas -atis, der. del lat. prior -oris "precedente"]. -1. [il venire cronologicamente prima di altro o di altri: rivendicare la p. di un'invenzione] ≈ antecedenza, anteriorità, precedenza. ↔ posteriorità, (lett.) seriorità. 2. (estens.) a. [il venire prima di altro ... Leggi Tutto

precedenza
SINONIMI E CONTRARI
precedenza /pretʃe'dɛntsa/ s. f. [der. di precedere, precedente, sul modello del lat. tardo praecedentia "precessione (astronomica)"]. - 1. a. (non com.) [...] codice stradale, diritto di passare prima degli altri: dare la p.; rispettare le p.] ≈ ‖ priorità. 2. [diritto a essere attuato, considerato, ecc., prima di altre cose: dare la p ... Leggi Tutto


Fonte Treccani.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto