mapeit

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Proprietario Casa
Il conduttore risponde della mancata o cattiva custodia dell'immobile poiché ne detiene il possesso, quindi se la serratura non funziona bene deve essere lui a chiamare il fabbro e, se deve essere sostituita, sarà il locatore a pagare mentre se deve essere solo tarata o lubrificata paga l'inquilino.
Il locatore risponde delle riparazioni straordinarie che si dovessero compiere nell'immobile anche in caso di scasso per furto, quindi distruzione porte o serramenti.
Il problema qui, secondo me è un altro. L'inquilino ha paventato il fatto che, siccome secondo lui la serratura non è sicura, il locatore risponderebbe in caso di furto con scasso anche dei beni sottratti. Questo è assolutamente fuori discussione.
Che la serratura non sia sicura non appare dalle foto. Ovviamente trattasi di una serratura di sicurezza montata su un portoncino in legno. Se l'inquilino avesse preteso una porta blindata avrebbe dovuto discuterne prima di firmare il contratto oppure scegliere un altro immobile.
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie a tutti delle risposte.
Il locatore ( io) ha verificato con l' inquilino la funzionalità della serratura : tutto funziona.
X gli interventi straordinari sono ben conscio delle mie responsabilita' : infatti ho installato
-Caldaia nuova
-Serramenti nuovi per tutte le finestre dell' appartamento ( 10.000 di spesa)
-Sistemazioni straordinarie varie ( tetto, citofono)
- Cappa fumaria cucina nuova

Giustamente l' inquilino pretende : ma il solo intervento finestre l' ho assorbito in un anno e mezzo di affitti.....
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Tieni presente che per la porta blindata puoi usufruire della detrazione fiscale del 50% qualora un domani intendessi sostituirla.
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
@mapeit
Grazie: per ora non è in previsione il rifacimento per una porta blindata, in quanto l'esistente è stata realizzata circa 30 anni fa in legno massiccio (con apertura di sicurezza come quella indicata in foto).
Attualmente vi sono delle spese per la manutenzione ordinaria del tetto (in quanto alcune tegole si sono smosse e filtra acqua) : sto inoltrando la cosa all'assicurazione.
Se in futuro dovessi rifare il tetto, essendo una struttura su due piani di cui il piano superiore è mio, la ripartizione spese sarebbe 50% a carico mio e 50% a carico del proprietario sottostante?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Si le spese per il rifacimento del tetto fanno ripartite in millesimi di valore dell'edificio. Se i due appartamenti sono uguali al 50%, altrimenti dovrete trovare un sistema per ripartire la spesa; ad esempio in proporzione ai mq. catastali dei due appartamenti.
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Si le spese per il rifacimento del tetto fanno ripartite in millesimi di valore dell'edificio. Se i due appartamenti sono uguali al 50%, altrimenti dovrete trovare un sistema per ripartire la spesa; ad esempio in proporzione ai mq. catastali dei due appartamenti.
La casa era originariamente su due piani, con un'unico ingresso e una scala che saliva al primo piano : negli anni 90 è stata fatta una suddivisione e si è creato un'altro ingresso con un'altra scala che sale al primo piano.

Come superficie è identica . Sto informandomi in catasto come il piano terreno è accatastato, in quanto originariamente una parte della superficie era adibita a negozio, mentre altri 2 vani erano adibiti ad abitazione.

Qualora il pian terreno fosse ancora abitativo/commerciale, proporro' la suddivisione delle spese del tetto 50% 50%
Da come ho letto qui sul forum, il tetto è considerato una comunione di bene (anche qualora non sussistesse il concetto di "condominio")
 

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