Buongiorno, ho necessità di chiedere un supporto in merito ad un problema per il quale non trovo soluzione. Il tutto è iniziato nel 1994 quando a seguito di una delibera comunale è stato imposto che tutti gli immobili si collegassero ad un collettore fognario appena costruito il che ha determinato la necessità per quanti disponevano di biologiche ben sotto il livello stradale di far arrivare le le acque nere/grigie al collettore. Anch’io proprietaria di un villino (di testa) come altri 2 avevamo lo stesso problema. Dal momento che le nostre 3 biologiche sono situate a circa 3 mt sotto il livello stradale si era reso necessario parlare di pompe. Allo scopo di ottimizzare i costi si era concordato, ora si comprende piuttosto ingenuamente, di convogliare le acque dei villini laterali in quello centrale che avrebbe gestito anche le spese dell’energia per poi dividere i costi. Quello che non era stato concordato fu che il proprietario ritenesse utile richiedere al Ministero delle Finanze l’attribuzione di un codice fiscale che inizialmente era intestato a lui. Dopo 4 anni questo proprietario vende e chiede a me di subentrare, ovviamente non volendo gravare il nuovo proprietario con questa incombenza. Il terzo proprietario è praticamente un ologramma che da sempre ha dato in affitto il villino e quindi viene considerato inesistente. Quindi da circa 23 anni sto gestendo questo minicondominio, anticipando le spese di energia elettrica per un anno (appena possibile fatto a mezzo disposizioni bancarie continuative), predisponendo tabelle con totali e parziali, copie delle bollette che solo recentemente tento di trasmettere in maniera telematica ma che non sempre viene accettata, cambiando negli anni fornitori di energia perchè le lamentazioni ogni tanto arrivavano, oltre che pagare anticipatamente gli interventi quasi sempre piccoli ma recentemente anche di qualche migliaio di euro e sperare di rientrare in tempi brevi di quanto anticipato. Ho cercato di far arrivare il messaggio che forse era il caso che qualcun altro subentrasse a me ma senza successo. E’ ovvio che mai ho chiesto un contributo qualsivoglia nonostante si possa facilmente capire che di materiali e soprattutto tempo negli anni ne ho messi parecchio. La domanda che pongo é: esiste un modo autonomo per me di togliermi da questo impiccio? Non avendo un nominativo con cui farmi sostituire avevo anche velatamente parlato di girare ad un amministratore esterno il compito di gestire il tutto, il che non ha fatto ovviamente che far gridare allo scandalo “ma come siamo solo in tre…!!). Pensavo come ultima ratio di chiudere o minacciare di chiudere il contratto dell’energia ma la vedo poco praticabile. Grazie per ogni suggerimento che possa aiutarmi.