StLegaleDeValeriRoma

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Professionista
A parte lo studio certamente interessante e che riflette la situazione di difficoiltà delle giovani coppie la situazione degli immobili è palesemente in fase di stallo e soprattutto per i commerciali che rimangono sfitti ormai da anni.
Come facciano poi i proprietari a lasciarli liberi piuttosto che diminuire le richieste è tutto da capire.
Luigi De Valeri:daccordo:
 

arianna26

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Mi dispiace non si riesce a leggere tutto. potresti fare un copia incolla? l'argomento è interessante. Come è inteerssante la considerazione dell'avvocato. A roma, vicino al mio ufficio un locale enorme è sfitto ormai da almeno 2 anni.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Testo virgolettato, ripreso da uno studio del censis e citato da ADUC:

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"Senza i giovani il mercato immobiliare rischia l'esaurimento". Lo dice il Censis secondo il quale "i margini di crescita del mercato in Italia, dove circa 8 famiglie su 10 vivono in una casa di proprieta', non possono prescindere dai bisogni abitativi delle nuove generazioni".
Secondo uno studio "i giovani italiani vivono una condizione di svantaggio economico che finisce inevitabilmente per riflettersi anche sul mercato delle case". Secondo l'istituto le famiglie piu' giovani sono quelle piu' vulnerabili sotto il profilo abitativo: pagano alti canoni d'affitto oppure usano alloggi di famiglia, e in misura molto minore sono proprietarie. Le famiglie con persona di riferimento fino a 40 anni, infatti, vivono in affitto a prezzi di mercato nel 36,3% dei casi, contro il 13,7% delle famiglie over 40, mentre l'affitto da un ente riguarda il 2,6% delle famiglie over 40 e solo l'1,1% di quelle piu' giovani, che piu' spesso delle altre si trovano ad usufruire a titolo gratuito di una casa di proprieta' di un parente (6,8%). L'affitto a prezzi di mercato e' diffuso soprattutto tra le famiglie giovani che risiedono in Lombardia, Piemonte e Liguria (50%) e nel Centro Italia (39,3%), mentre nel Nord-Est e nel Mezzogiorno si registra una maggiore incidenza di casi in cui le famiglie piu' giovani vivono in una casa che appartiene a un parente, di fatto appoggiandosi al patrimonio della famiglia allargata. Una variabile decisiva e' rappresentata dalla dimensione demografica del Comune di residenza. Nei centri di dimensioni piu' contenute, fino a 30mila abitanti, e anche nelle citta' di piccole e medie dimensioni, l'accesso alla proprieta' appare meno problematico per le famiglie piu' giovani (il dato sfiora il 60%), cosi' come e' piu' frequente che si realizzino meccanismi di supporto abitativo da parte della famiglia allargata (quasi il 9% dei casi nei centri fino a 30mila abitanti). Ma nelle grandi citta' il quadro evidenzia tutta la sua complessita'. L'affitto a prezzi di mercato e' infatti la modalita' in cui fruisce dell'abitazione il 47,5% delle famiglie con persona di riferimento fino a 40 anni, mentre il dato relativo alla proprieta' scende al 49,2% e anche l'uso di una casa della famiglia rappresenta una fattispecie meno frequente (1,6%).
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arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Grazie. l'articolo è interessante anche se quello che emerge è scontato.
Per chi si era appena trasferito in una grande città 8anche negli anni 60/70) era più difficile già acquistare la prima casa (quella in cui vivere) figuriamoci la seconda. Al contrario chi rimaneva nel paese d'origine poteva spesso contare su una casa ereditata e quindi poteva permettersi di acquistarne o costruirne un'altra per i figli. Questo spiega anche perchè nei piccoli centri è più frequente per le famiglie giovani aver a disposizione una casa familiare.
 

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