Daniele 78

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Non è guida interpretativa per il fatto che tu la devi seguire se vuoi prendere il super bonus.
Il decreto attuativo riguarda la cessione del credito alle banche o alle finanziarie, e non è ancora stato deciso il come!
Vedi @basty io in italiano scrivo abbastanza direttamente lo scritto sopra mi sembrava abbastanza chiaro ma ora lo metto in evidenza.)

poi sul rispetto dei requisiti si parla degli interventi traiananti nonché quelle traianati. Da pag. 25 ci sono degli esempi che possono aiutare a capire.

p.s ho ricordato da subito che come requisito il “visto di conformità dell’immobile” e la sua asseverazione (è esplicitato nel testo) obbligherà a tutte quelle verifiche urbanistiche anche sugli esterni (vedi pensiline e prospetti, oltre che verande coperte) il tutto fatto spesso senza concessione edilizia.
Gli interventi trainanti (vedi il cappotto sull’edificio richiedono una posa complanare e priva d’interruzione che una veranda comporterebbe). Questo perché per saltare di 2 categorie e energetiche quasi sicuramente hai la necessità di tali interventi. Tutto ciò anche per per rispondere a @vitt1
 

basty

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“visto di conformità dell’immobile”
Ti ringrazio delle precisazioni: credo anch’io sia interessante poter valutare cosa tecnicamente comportano certe richieste. Un conto elencare i requisiti, altro valutare ciò che si portano appresso. Leggevo giorni fa la risposta di una ditta che stimava che lo spessore ed in costo di un cappotto che facesse migliorare di due classi era tale da essere incompatibile coi massimali di spesa stabiliti (non c’era ancora il testo definito). Quindi hai ragione: salvo qualche obiezione.
Parli di visto di conformità: ma la guida specifica che riguarda la completezza dei documenti necessari e deve essere rilasciata dagli intermediari autorizzati alla trasmissione telematica (commercialisti, caf,...): non pensò proprio che queste figure siano competenti a valutare là conformità urbanistica. Se va bene sapranno “contare” i documenti da allegare. Sostanzialmente la asseverazione tecnica sullefficientamento
 

Daniele 78

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Ti ringrazio delle precisazioni: credo anch’io sia interessante poter valutare cosa tecnicamente comportano certe richieste. Un conto elencare i requisiti, altro valutare ciò che si portano appresso. Leggevo giorni fa la risposta di una ditta che stimava che lo spessore ed in costo di un cappotto che facesse migliorare di due classi era tale da essere incompatibile coi massimali di spesa stabiliti (non c’era ancora il testo definito). Quindi hai ragione: salvo qualche obiezione.
Parli di visto di conformità: ma la guida specifica che riguarda la completezza dei documenti necessari e deve essere rilasciata dagli intermediari autorizzati alla trasmissione telematica (commercialisti, caf,...): non pensò proprio che queste figure siano competenti a valutare là conformità urbanistica. Se va bene sapranno “contare” i documenti da allegare. Sostanzialmente la asseverazione tecnica sullefficientamento
Ma infatti per fare una cosa di questo tipo va analizzata in team: il tecnico urbanista, il commercialista, l’avvocato, il Termotecnico, lo strutturista. Da soli non se ne esce più ed ormai la materia è talmente complessa che per ottenere il bonus richiesto devi sapere troppe tematiche diverse.
Non che prima non fosse così, ma oggi sei obbligato per effettuare gli interventi trainanti; decisivi per ottenere il 110%.
L’unica deroga agli interventi trainanti per il 110% è rappresentato da interventi su edifici storici: Edifici storici vincolati 110%
 

Daniele 78

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Ti ringrazio delle precisazioni: credo anch’io sia interessante poter valutare cosa tecnicamente comportano certe richieste. Un conto elencare i requisiti, altro valutare ciò che si portano appresso. Leggevo giorni fa la risposta di una ditta che stimava che lo spessore ed in costo di un cappotto che facesse migliorare di due classi era tale da essere incompatibile coi massimali di spesa stabiliti (non c’era ancora il testo definito). Quindi hai ragione: salvo qualche obiezione.
Parli di visto di conformità: ma la guida specifica che riguarda la completezza dei documenti necessari e deve essere rilasciata dagli intermediari autorizzati alla trasmissione telematica (commercialisti, caf,...): non pensò proprio che queste figure siano competenti a valutare là conformità urbanistica. Se va bene sapranno “contare” i documenti da allegare. Sostanzialmente la asseverazione tecnica sullefficientamento
Per quanto riguarda il cappotto dubito che si possa stimare da subito lo spessore minimo per saltare di due classi energetiche senza avere un APE post intervento ed un APE dopo intervento per certificare il doppio salto di classe energetica!

da specificare che in seguito alle ultime modifiche del 2015 che hanno cambiato anche le metodologie di calcolo ed aggiunto classi energetiche per cui anche con APE o peggio ancora ACE fatti prima ma non ancora scaduti (10 anni) dovrai comunque rifarne 2: uno prima dei lavoro ed uno post intervento per certificare il doppio salto di classe energetica!
 

basty

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Per quanto riguarda il cappotto dubito che si possa stimare da subito lo spessore minimo per saltare di due classi energetiche senza avere un APE post intervento ed un APE dopo intervento per certificare il doppio salto di classe energetica!
E come no? Senza essere abilitato, ricordo di aver fatto Io stesso delle simulazioni usando il vecchio Docet Per stimare i risultati di un intervento di coibentazione
 

Daniele 78

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Scusa se mi ripeto: leggendo la guida non si può affatto dedurre che si debba fare “una cosa del tipo che immagini”....
È tutto nel visto di conformità dell’immobile e poi successiva asseverazione a lavori finiti!
Come fai a dare come professionista un “visto di conformità?” ad un immobile? Logicamente verifichi tutto quello un immobile ha a disposizione come documentazione ed in base anche all’intervento da realizzare (specialmente con il Sismabonus) vai a realizzare tutte quelle parti anche strutturali che dovrai oltre che progettare dovrai collaudare alla fine.
Essendo interventi molto pesanti (e costosi) anche le pratiche sono rilevanti e costose.

già solo per attestare il salto di due classi energetiche (necessarie per ottenerlo il bonus) devi fare due APE (uno prima ed uno dopo) tendendo conto che devi operare (ad esempio in condominio) su intero edificio.

e poi per il salto di due classi dovrai fare un progetto con calcolo degli isolamenti giusto? Non è così scontato saltare di due classi energetiche un immobile in più le reali azioni di calcolo ex legge 10 sono obbligatorie al rilascio dei permessi...figurati un po’!

inoltre se lavori in altezza (oltre 1,5 mt) hai il coordinatore della sicurezza.

Dobbiamo metterci in testa che per ottenere questo super bonus (in gran parte dei casi) non basta più mettere la caldaia a condensazione in casa, devi fare interventi ben più pesanti anche perché può benissimo succedere che ormai la caldaia sia già stata sostituita con i vecchi bonus...
Ed ora tocca alla “ciccia grossa” ossia l’involucro dell’edificio!
 

Daniele 78

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E come no? Senza essere abilitato, ricordo di aver fatto Io stesso delle simulazioni usando il vecchio Docet Per stimare i risultati di un intervento di coibentazione
Fino a 3.000 mc avesse senso, ma oggi è facile superalo questo limite quando tocchi condomini con 15/20 alloggi di media grandezza. Finora te la cavavi con la sostituzione della caldaia e non avevi un requisito minimo di legge di prestazione Richiesto dopo l’intervento.
Oggi ne ha parecchi di vincoli invece.

Anche negli edifici storici che io sappia non basta una caldaia condominiale per saltare 2 classi energetiche anche in edificio proprio scarso. Il fatto è che devi metterci mano sull’involucro quasi obbligatoriamente, quindi sostituisci almeno anche i serramenti, almeno!
 

Daniele 78

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@basty ti lascio poi immaginare cosa voglia dire dare il “visto di conformità” e successiva asseverazione ad un edificio (Anche condominiale) con abusi più o meno grandi e mai sanati.
Se prima era “buona pratica professionale” verificare il tutto per non aver discussioni con le Entrate (era implicito) oggi a scanso di equivoci di hanno scritto “visto di conformità” e successiva asseverazione.
Pensa un po’.
Mi sono fatto già due Webibar diversi sul tema (l’ultimo con il collegio Geonetri) anche con avvocato che di solito segue l’ufficio provinciale erariale di Cuneo (era uno dei relatori del corso).
Nulla viene sottinteso ormai!
 

basty

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Tutto giusto ma riguardo al visto conformità o sbagli tu o è sbagliata la guida. La guida chiede al caf la verifica della esistenza, non del contenuto, dei documenti prescritti.

Esattamente come fa nella dichiarazione Redditi per imputare le detrazioni. Chiede le fatture e i bonifici
 

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