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Avevo già scritto in altra tua discussione che un testamento pubblico non richiede "pubblicazione" (e nemmeno "trascrizione"). Il testamento pubblico (a differenza di quello olografo e di quello segreto) è immediatamente eseguibile proprio per la sua natura di atto "pubblico". Dopo la morte del testatore il notaio passa il testamento dal fascicolo e repertorio speciale degli atti di ultima volontà a quello generale degli atti notarili. Dopo di che è registrato presso l'Agenzia delle Entrate.La trascrizione di un testamento pubblico prima della pubblicazione...
A pensar male .... di solito si indovina.Ma forse la domanda ne sottintende un'altra:
Nem intanto ti ringrazio. Non saprei che dirti.... il personale dell'archivio notarile coinvolto (visto che il notaio ha cessato l'attività ci si è dovuti rivolgere a loro) aveva chiesto se oltre alla pubblicazione si voleva fare anche la trascrizione ecco perchè chiedevo lumi. Non ti dico poi i cavilli burocratici perchè il comune di residenza del de cuius aveva mandato il certificato di morte via pec ma senza la firma digitale e non andava bene per l'archivio notarile per cui è stato necessario inviare una raccomandata da parte del comune con lo stesso documento. Azione questa non di facile ottenimento. Adesso sembra che i documenti siano a posto e si sta procedendo con la pubblicazione. Sono ignorante in materia... che dirti? La domanda che hai scritto sotto non è attinente alla situazione che stiamo analizzando. Ricorda inoltre che qui si parla di uno zio senza moglie nè figli quindi non credo c'entri la quota di legittima qui...possibile che è per questo motivo che si richiede la pubblicazione come dicono loro e la trascrizione opzionale?Avevo già scritto in altra tua discussione che un testamento pubblico non richiede "pubblicazione" (e nemmeno "trascrizione"). Il testamento pubblico (a differenza di quello olografo e di quello segreto) è immediatamente eseguibile proprio per la sua natura di atto "pubblico". Dopo la morte del testatore il notaio passa il testamento dal fascicolo e repertorio speciale degli atti di ultima volontà a quello generale degli atti notarili. Dopo di che è registrato presso l'Agenzia delle Entrate.
Indi il notaio deve trasmettere alla cancelleria del tribunale, nella cui giurisdizione si è aperta la successione, copia in carta libera del testamento pubblico.
Il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico, appena gli è nota la morte del testatore, o, nel caso di testamento olografo o segreto, dopo la pubblicazione, comunica l'esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui conosce il domicilio o la residenza.
Ma forse la domanda ne sottintende un'altra:
Nel caso in cui il chiamato nel testamento sia l'unica persona che potrebbe ereditare anche secondo la successione legittima, è possibile evitare le spese notarili e l'imposta di registro e "fare finta" che non esista un testamento?
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