magicagi

Nuovo Iscritto
In questi giorni ho terminato la successione di un terreno di mio padre morto pochi mesi fa.
tre fratelli avevano tre fasce di terreno parallele l'una all'altra. Una di queste era di mio padre che dal '86 lo aveva dato in comodato di anno in anno ad uno dei suoi fratelli.
sono in possesso di due "contratti di comodato" scritti a computer , datati e firmati; uno è datato 1998 l'altro 8 agosto 2001. Carta semplice "giusto un pezzo di carta" fatto fra fratelli che si rispettano.
Da anni vige la promessa al comodante che venuto a mancare mio padre, gli si sarebbe venduto il terreno.
Mentre io gli scrivo "te lo vendo o me lo rendi" il comodante mi faceva scrivere da un avvocato avvisandomi dell'usucapione del terreno.
Aiutatemi! Cosa succede, cosa faccio?
Grazie
 
Penso che in sede giudiziaria sia possibile dimostrare la buona fede di suo padre nel voler dare in comodato il terreno a suo zio attraverso il contratto dell'agosto del 2001, anche se non registrato. Con questo voglio dire che se si riesce a dimostrare che il contratto del 2001 è valido, i termini per l'usocapione risultano essere interrotti prima della sua "maturazione".-
Vista, comunque, la sua disponibilità a cedere il terreno, le consiglio semplicemente di comunicare a suo zio tale sua disponibilità, onorando così le promesse fatte in precedenza.-
Penso anche che suo zio abbia il timore che lei possa vendere il terreno a terzi e abbia innoltrato istanza di usucapione per porre un vincolo sullo stesso a proprio favore.-
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Indietro
Top