aletrio

Membro Junior
Ho un dubbio che proprio non riesco a risolvere, mi potete aiutre?


Eredità di mio padre:

2 immobili valore 300000 circa: un'abitazione piccola ed un piccolo negozio commerciale

eredi: 2 figli e seconda moglie

testamento olografo: usufrutto alla seconda moglie su tutti e due gli immobili


per legge: 50% ai figli, 25% alla seconda moglie e 25% quota disponibile

Usufrutto: pubblicato dal notaio, seconda moglie usufruttuaria per i due immobili vita natural durante

La seconda moglie ha già un'abitazione di proprietà, quindi il diritto di abitazione non dovrebbe sussistere.

I figli sono in possesso della nuda proprietà per quale quota? 50% ?

Alla morte della seconda moglie l'usufrutto decade e si riunisce alla nuda proprietà.
Quindi ai 2 figli quale quota andrà? Ed ai 2 figli della seconda moglie avuti da precedente matrimonio?
La mia opinione è 75% ai figli del primo matrimonio, 25% ai figli del secondo matrimonio?
 

onesense

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ti do la mia interpretazione, fermo restando che ti conviene poi parlarne con un notaio.

Innanzitutto, il diritto di abitazione prescinde sia dalla valutazione delle quote ereditarie che dalla disponibilità di un'altra casa, contando solo il fatto che fosse adibita a residenza coniugale precedentemente alla morte del de cuius.

Per quanto riguarda la successione in senso stretto, mi sembra di capire che i due figli non siano stati citati nel testamento.
In questo caso, fermo restando che bisognerebbe leggere esattamente cosa c'è scritto nel testamento, la situazione sarebbe la seguente:
- l'usufrutto andrebbe alla moglie;
- la nuda proprietà andrebbe ripartita in parti uguali tra i due figli e la moglie.

Ciò provocherebbe probabilmente problemi di lesione di legittima, in quanto, come da te citato, la moglie non potrebbe avere più del 50% (25% di legittima + 25% di disponibile).
Per conoscere esattamente il valore dell'usufrutto, bisogna conoscere l'età della moglie, e successivamente applicare le tabelle previste.
Per darti un'idea, non ci sarebbe lesione di legittima soltanto nel caso in cui la moglie avesse almeno 79 anni (in questo caso l'usufrutto varrebbe il 25%, ed un altro 25% le verrebbe dal restante 75% diviso per tre - lei ed i due figli).

Per finire, i figli derivanti dal primo matrimonio non hanno diritto a niente, né ora né al momento della morte della madre.

Spero di esserti stato utile.
 

aletrio

Membro Junior
Ti ringrazio molto per la risposta onesense.

La donna in questione ha 59 anni. Il suo usufrutto vale il 60% circa.

Và a ledere la quota dei figli eredi.

Cosa dobbiamo fare andare da un notaio?
 

onesense

Membro Attivo
Proprietario Casa
La sua quota è pari al 73,3% (60% + un terzo del restante 40%).
Quindi, lede la vostra quota di legittima.

Se non ci sono altri aspetti che non conosco (ad es. esistenza di altri beni o donazioni fatte in vita) e la situazione non vi va bene, dovete impugnare il testamento tramite un legale (oppure raggiungere un accordo con la signora, da ratificare con atto scritto).

Io comunque un passaggio dal notaio lo farei, perché loro sono specialisti in questo campo e possono cogliere altri aspetti che altrimenti possono sfuggire.
 

aletrio

Membro Junior
Cosa??????

Certo che la situazione non ci va bene!

Ci sono altri aspetti che ti posso riassumere brevemente.

1. Ha cambiato le serrature d'ingresso ai 2 immobili

2. Oltre al 73,3% rivuole 70000 euro che dice di aver prestato a nostro padre. In parte dimostrabili, ma nostro padre ha lasciato il testamento olografo con l'usufrutto proprio per saldare questo debito. Attraverso l'avvocato abbiamo scoperto che da questa somma vanno comunque tolti 22500 euro da un conto postale cointestato a nostro padre ed alla signora

3. Ha svuotato i 2 immobili da tutto, senza dire nulla portando via i mobili ed altri utensili di valore

4. Dice che non abbiamo assistito nostro padre durante i 6 mesi della sua malattia

5. Si è sposata con nostro padre 3 mesi prima della sua morte.

Non avevo mai pensato che lei avesse il 73,3%. Pazzesco!
 

Jakal

Nuovo Iscritto
Mi permetto di intervenire per aderire pienamente al consiglio di Onesense di chiedere rapidamente una consulenza ma oltre che dal notaio, che tratta quotidianamente la materia successoria, mi rivolgerei anche ad un legale in quanto le "scorrettezze" della seconda moglie non sono poche (vedi lo spoglio degli arredi della casa coniugale in relazione al breve periodo di matrimonio) e quindi bisogna agire in giudizio celermente per evitare inutili perdite di tempo. Preciso inoltre che senza aver letto il testamento è difficile capire l'esatta natura della disposizione testamentaria. Infine, in merito ai figli di prime nozze della seconda moglie non condivido l'opinione secondo cui questi, alla morte della madre, non ereditano nulla. I figli della seconda moglie ereditano dalla madre quanto questa ha ereditato dal secondo marito, beninteso non il diritto di usufrutto che si estingue con la morte del suo titolare. In bocca al lupo. Jakal
 

onesense

Membro Attivo
Proprietario Casa
Si, è chiaro che i figli di prime nozze della signora ereditano quanto ereditato dal padre di aletrio, ma questo non vale per l'usufrutto, che alla morte della signora si ricongiungerà con la nuda proprietà (e quindi, ribadisco, i figli di prime nozze non ne saranno per nulla beneficiati).
Se ci sono altri beni, il discorso è diverso, ma mi sembra di aver capito che altri beni non ci siano.

Per quanto riguarda di chiedere al notaio, i notai sono di solito più ferrati degli avvocati in materia successoria, a meno che non ci si rivolga ad uno specialista.
L'avvocato è assolutamente necessario per la fase esecutiva.
In ogni caso, concordo anch'io con la necessità di non perdere tempo.
 

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