Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rieccomi alla ricerca di un nuovo consiglio.
Abbiamo la proprietà di un "rustico" inagibile ricevuto in eredità da qualche mese con alcuni campi di terreno agricolo; è costruito in appoggio ad un'altra casa, abitata, con la quale ha la corte in comune.
Il rustico avrebbe bisogno di interventi per la messa in sicurezza (c'è il pericolo di caduta di coppi e altro materiale), con una spesa preventivata abbastanza alta (si parla di migliaia di euro), i quali servirebbero solamente a evitare danni a cose e/o persone (essendo la corte usata dai vicini) ma non aggiungerebbero nulla al suo valore poiché non si può recuperare; si può solo sfruttare la cubatura, abbattendo e ricostruendo.
Il vicino sarebbe molto interessato all'acquisto, ma al momento non ha disponibilità economica e avrebbe bisogno di attendere per il rogito un po' di tempo, probabilmente uno/due anni; nel frattempo sarebbe disponibile a stipulare un preliminare, a dare un acconto, e ad accollarsi ogni responsabilità in merito come se ne fosse il proprietario, così da evitarci una spesa che - economicamente parlando - sarebbe inutile.
Può essere valida una clausola di questo genere inserita in un preliminare?
Immagino che nei confronti di terzi non abbia alcun valore, ma verso il futuro acquirente (e la sua famiglia) che si assume l'impegno di mettere in sicurezza lui lo stabile assumendosi le relative responsabilità ha validità legale oppure è nulla?
Grazie!
 
U

User_29045

Ospite
Sarebbe come se tu facessi una scrittura privata con una persona, stabilendo che se tu metti sotto qualcuno con l'auto, la colpa verrà data a questa persona.

In caso di sinistro, a mio avviso e senza presunzione di esattezza, le persone coinvolte o loro eredi vengono a battere cassa alla proprietà, non ad altri.

Attendo altri pareri in merito, visto che quello che ho esposto è solo il mio pensiero. Grazie.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Può essere valida una clausola di questo genere inserita in un preliminare?
Non mi pare una grande idea, anche perché, se il rudere dovesse crollare, il vicino non sarebbe più tenuto ad acquistare, per perimento dell'oggetto del contratto.
Potresti però studiare una forma di affitto, dandogli la possibilità di fare lavori di messa in sicurezza, con l'impegno a vendere in futuro.
Ti suggerirei di sentire un notaio, per studiare la strada migliore.
 

Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie a tutti e due.
Avete confermato i molti dubbi che avevo su questa proposta fatta dal vicino.

Non mi pare una grande idea, anche perché, se il rudere dovesse crollare, il vicino non sarebbe più tenuto ad acquistare, per perimento dell'oggetto del contratto.
Potresti però studiare una forma di affitto, dandogli la possibilità di fare lavori di messa in sicurezza, con l'impegno a vendere in futuro.
Ti suggerirei di sentire un notaio, per studiare la strada migliore.

Mi hai fatto venire in mente l'affitto con riscatto (rent to buy); potrebbe essere una soluzione?
O forse neppure questa, poiché chi dovrebbe comprare in realtà non è poi obbligato.
Sicuramente sentirò un notaio.
 
U

User_29045

Ospite
O forse neppure questa, poiché chi dovrebbe comprare in realtà non è poi obbligato.

Non solo non è poi obbligato a perfezionare l'acquisto, ma può finire di distruggere il rudere, così come farebbe con un appartamento mettendolo completamente a soqquadro prima di restituirtelo, aggiungendo il danno alla beffa.

(S)vendi il rudere, e non pensarci più, ma solo a chi vuole fare un regolare rogito, senza "se" e senza "ma".
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Non mi pare una grande idea, anche perché, se il rudere dovesse crollare, il vicino non sarebbe più tenuto ad acquistare, per perimento dell'oggetto del contratto.
Potresti però studiare una forma di affitto, dandogli la possibilità di fare lavori di messa in sicurezza, con l'impegno a vendere in futuro.
Ti suggerirei di sentire un notaio, per studiare la strada migliore.
Parli di rent to buy?
 

Sjlvia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non solo non è poi obbligato a perfezionare l'acquisto, ma può finire di distruggere il rudere, così come farebbe con un appartamento mettendolo completamente a soqquadro prima di restituirtelo, aggiungendo il danno alla beffa.

(S)vendi il rudere, e non pensarci più, ma solo a chi vuole fare un regolare rogito, senza "se" e senza "ma".

Se dovessimo proporre il rustico sul mercato, pur svendendo, passerebbero lunghi mesi o forse anni perché il posto non è particolarmente "appetibile" (piccolissima contrada collinare lontana dai servizi: due case ognuna con ex stalla ed ex fienile) e nel frattempo dovremmo metterlo in sicurezza.
Il confinante, che ha ristrutturato riconvertendo anche ex stalla ed ex fienile in abitazione, sarebbe disponibile ad acquistare pagando una somma interessante, rispetto a quello che potremmo ricavare venendo a terzi, perché così diventerebbe unico proprietario di tutto e non avrebbe più nulla in comproprietà con altre persone; e noi potremmo risparmiare la spesa della messa in sicurezza.
Il problema da risolvere è come gestire il passaggio, vincolando tutti e due (venditore e acquirente) e facendo in modo di non avere responsabilità se nel frattempo lui non dovesse eseguire le opere necessarie alla sistemazione.
La vedo un po' dura, ma sentiremo un notaio per avere dei consigli.

Parli di rent to buy?
Avevo pensato anch'io al "rent to buy", ma non è una strada praticabile poiché l'acquirente con questa forma non è obbligato all'acquisto.
 

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