sibemolle

Nuovo Iscritto
Salve, Mia zia ha intenzione di regalarmi un immobile di sua proprietà, ma vorrei evitare la donazione in quanto poi avrei problemi per almeno 10 anni dopo la sua morte qualora volessi alienare il bene.
E' quindi possibile una vendita senza corrispettivo?... Ricordo che anni fa ...nel 2004 il papà di un mio amico vvendette un immobile ad una persona senza corrispettivo in denaro citando nell'atto di compravendita del notaio che le somme erano state già in precedenza versate a parte venditrice.
Chi mi può aiutare e darmi info?
Grazie

Marco.M.
 

teofilatto

Membro Attivo
Professionista
non ho mai sentito come soluzione quella che tu indichi; vorrei anche io sapere da altri cosa ne pensano.
Ciò che a volte si fa è un vendita ad un prezzo basso in cui poi il finto venditore fa tornare le somme al finto acquirente in piccole parti.
 

Franz

Membro Attivo
Impresa
si, si può fare ciò che hai in mente

per esperienza indiretta, c'è stato un rogito nel 2001 tra fratelli, in cui un fratello che vendeva dichiarava al rogito di essere già stato pagato dal fratello che comprava, e quindi nessun assegno ha ricevuto

il prezzo di vendita comunque và dichiarato nel rogito

però è chiaro che questa è una donazione, e quindi se la stessa danneggia la quota legittima di altri eredi, quando la zia morirà, potrebbero farsi avanti e reclamare la loro quota
 

Elizabeth

Nuovo Iscritto
Però oggi che tutto deve essere tracciato e nella compravendita si mette sull'atto il numero dell'assegno, mi sembra oltremodo strano che a un controllo uno possa dire: mi ha pagato in contanti. E dove sono finiti? Se la cifra è molto bassa sembrerebbe un ingenuo modo di eludere le imposte e anche un po' sospetto. Il Fisco è molto invasivo :fico:
 
U

User_29045

Ospite
Ha ragione Elizabeth al 100%, oggi con la tracciabilità è impossibile rogare SENZA INDICARE il NUMERO dell'ASSEGNO circolare bancario, o dell'assegno vidimato di Poste Italiane (che è l'equivalente del circolare bancario).
I pagamenti di un BENE o un SERVIZIO non sono più ammessi in contanti per cifre superiori a 1000 Euro, quindi direi che l'ipotesi prospettata va bene solo per gli annales, nel 2004 o nel 2001 potevi fare come ti pareva, oggi ci sono i controlli incrociati e l'Agenzia delle Entrate ci mette due minuti a capire che qualcosa non torna.
 

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