faustobraghetti

Nuovo Iscritto
Dopo 10 anni che abito nello stesso condominio, un giorno mi sono svegliato sono uscito con la mia auto e in un parcheggio interno che è sempre stato zona in comune sono diventati parcheggi privati.
Mi chiedo come sia possibile? Io non ho mai delegato nessuno in assemblea mi chiedo come una zona utile a tutti i condomini possa diventare privata senza il consenso del 100%.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Mi chiedo come sia possibile? Io non ho mai delegato nessuno in assemblea mi chiedo come una zona utile a tutti i condomini possa diventare privata senza il consenso del 100%.
Occorre verificare gli atti di acquisto degli appartamenti del condominio. Se risulta che la proprietà della zona in questione è condominiale allora bisognerà capire come si è arrivati alla situazione attuale. L'Amministratore sarà forse in grado di chiarire cosa è successo.
 

faustobraghetti

Nuovo Iscritto
Occorre verificare gli atti di acquisto degli appartamenti del condominio. Se risulta che la proprietà della zona in questione è condominiale allora bisognerà capire come si è arrivati alla situazione attuale. L'Amministratore sarà forse in grado di chiarire cosa è successo.
Ovviamente ho chiesto all' amministratore che ha fatto spallucce
 

mapeit

Membro Senior
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Beh, l'amministratore non può fare spallucce. Prova a chiederglielo formalmente inviandogli una raccomandata.
 

arciera

Membro Senior
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Con un ultima sentenza della cassazione, sembrerebbe- eppure e' così ma mi fa tanto strano! - il condominio , a maggioranza, può vendere parti di cose comuni, come cantine, parcheggi, terreni etc! Questo per sveltire le pratiche. Divenendo così una società a tutti gli effetti e creandosi un cartello di maggioranza, questi hanno le mani libere...
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Con un ultima sentenza della cassazione, sembrerebbe- eppure e' così ma mi fa tanto strano! - il condominio , a maggioranza, può vendere parti di cose comuni, come cantine, parcheggi, terreni etc! Questo per sveltire le pratiche. Divenendo così una società a tutti gli effetti e creandosi un cartello di maggioranza, questi hanno le mani libere...

Beh, non è proprio così ... ci vuole sempre un'assemblea con una maggioranza qualificata, quando non addirittura l'unanimità in certi casi.
Inoltre la vendita va redatta con atto pubblico (in presenza di un notaio) nel quale può agire l'amministratore solo se ha la delega di tutti i condomini.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Che ci vuole una delibera lo credo anch'io. Una volta che si e' costituita una maggioranza questa potrebbe delegare l'amministratore a vendere davanti ad un notaio la cosa. Questo potrebbe essersi verificato, ma certamente dovrebbe essere stato informato, pena nullità dell'assemblea, il condomino in questione. E certamente una parte del ricavato, nei millesimi, deve essere versato ad ogni condomino. Come si e' svolto il tutto mi farebbe piacere saperlo anche a me!
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Certo bisognerebbe sapere come si sono svolti i fatti, se vi sono state assemblee al riguardo, di cosa si è discusso, cosa si è deliberato ecc.... Mi sembra strano che uno si appropri di una parte comune senza che gli altri lo sappiano, a meno che non abbia fatto un tentativo, un "colpo di mano" che però è facilmente contrastabile.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Intanto, mi piacerebbe conoscere gli estremi della sentenza di Cassazione. Mi sembra strano che la Corte legiferi smaccatamente in favore di alcuni ledendo così i diritti di altri. Diritti sulla proprietà, poi! Così come è vero che invece il Codice Civile nega la possibilità della vendita di parti comuni a tutti i Condomini se non vi è l'unanimità dei consensi.
 

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