DanielaBr

Nuovo Iscritto
Sto per intestarmi alcune proprietà di mio nonno fra cui una casa appartenente al mio bisnonno. Nel sorteggio fatto ai tempi con i suoi fratelli è spettata a mio nonno ma non si è mai fatto un titolo di proprietà esclusivo. Quindi risulta intastata a mio nonno e a i suoi 7 fratelli ma realmente era solo di mio nonno ed ora dovrei intestarmela io. Al catasto la quota di mio nonno è di 1\8, ovvero lui e i suoi fratelli ma 5 su 8 sono già morti e i loro parenti non si sono occupati mai di fare successioni ai figli e ai figli dei figli. Da un mio calcolo approssimativo, contando i parenti vivi in successione di quelli morti, ci sono circa 32 teste a cui dovrebbe essere tramandata questa casa. Ho parlato con un ingegnare e dice che in questo caso per evitare di portare 30 teste dal notaio per un atto si potrebbe ricorrere all'usocapione o alla procedura tramite tribunale. Io non me ne intendo molto. Vorrei un consiglio da voi ringraziando anticipatamente chiunque volesse farlo. Daniela
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ho parlato con un ingegnare e dice che in questo caso per evitare di portare 30 teste dal notaio per un atto si potrebbe ricorrere all'usocapione
Se in effetti tuo nonno e i suoi eredi hanno sempre usato di questo immobile come se fosse loro e soprattutto se hanno sempre pagato per intero i relativi tributi e le spese di manutenzione, l'usucapione è forse la strada più efficace. Non oso pensare a come portare 30 persone dal notaio (soprattutto senza aver nulla da guadagnare....)
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Con quale titolo vuoi intestarti la proprietà ? Come riferisci, la casa al catasto risulta proprietà appartenente a tuo nonno per 1/8. Gli altri 7/8 attualmente risultano di altra proprietà. L'uso capione, potrebbe essere una via di uscita, sempre che nessuno dei 32 eredi, rinunci all'impugnazione , in quanto la pratica , deve essere affissa all'albo pretorio per i tempi previsti. L'alternativa, se gli altri eredi non hanno alcun interesse, è quella di farti rilasciare una rinuncia all'eredità da parte di ognuno di loro. Per me comunque , questa è una di quelle situazioni in cui per venirne fuori ,bisogna avere tempo, e tanta pazienza . Per il titolo di ereditarietà, comunque il notaio , chiederà il certificato storico anagrafico di ognuno degli otto fratelli, da cui si desumono tutti gli eredi deceduti e viventi. Quindi calma e auguri......
 
U

User_29045

Ospite
Di queste proprietà non gliene è mai fregato niente a nessuno, salvo quando provi a portarli dal notaio a rinunciare all'eredità, allora magicamente tutti si svegliano e dicono "NO" solo per fare il bastian contrario.

Suggerisco anch'io la via dell'usucapione tramite pubblica affisione all'Albo Pretorio per i tempi previsti: nessuno dei 30 eredi va ogni giorno a leggersi l'Albo Pretorio, esattamente come nessuno ogni giorno va in banca a vedere se i fogli informativi analitici sono stati modificati ;)

Suggerisco anch'io pazienza, con la via dell'usucapione.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ricapitolando:
- inizialmente c'è stato un sorteggio tra più beni (almeno 8 quote dovevano esserci), una parte è toccata al tuo avo e altre parti ad altri.
- non è mai stato fatto un "passaggio di proprietà/successione", penso sulla cosa del tuo avo così come quella degli altri.

Le altre proprietà come risultano al catasto?

Il tuo avo risulta proprietario ancora o no? e se no con quale modalità hanno cambiato? Successione?, Usucapione?, Altro?

Come hanno fatto gli altri procedi tu, forse anche tu dovresti andare dal notaio per sistemare cose che non ti appartengono e di cui l'interesse è degli altri.

L'usucapione mi sembra la via più breve e senza "rogne" se potete dimostrare che negli ultimi anni l'avete usata come vostra, manutenendola, pagando le tasse e usandola.

Luigi
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'usocapione consiste in una modalità di acquisizione di un bene esercitandone il possesso in determinate condizioni e per un certo periodo di tempo. Il possesso deve essere esercitato in buona fede, senza ledere i diritti altrui, Per ottenere l'usocapione il possesso oltre che essere legittimo, deve essere continuativo nel tempo, deve inoltre essere palese, quindi conosciuto dagli altri eventuali aventi diritto. In questo caso il possessore, trascorsi i termini di tempo (normalmente vent'anni) per esercitarne il diritto, può avviare l'istruttoria per ottenere il riconoscimento della proprietà.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
L'uso capione, potrebbe essere una via di uscita, sempre che nessuno dei 32 eredi, rinunci all'impugnazione , in quanto la pratica , deve essere affissa all'albo pretorio per i tempi previsti
L'usucapione (non usocapione, né uso capione) si acquista per effetto di legge e viene accertata da un giudice. Quindi davanti al giudice si citano i soggetti contro i quali si chiede di accertare l'avvenuta usucapione. Solamente nel caso che quei soggetti (passivamente legittimati) non siano identificabili, si richiede l'autorizzazione, ex artt. 150, primo comma c.p.c. e art. 50 delle disposizioni di attuazione del c.p.c., a notificare per pubblici proclami un estratto dell’atto di citazione a quei soggetti (proprietari, ovvero ai loro eredi e/o aventi causa). Quindi, dopo aver ottenuta l'autorizzazione in tal senso, avviene il deposito di copia conforme all'originale di tutto quanto sopra, ai sensi dell'art. 150, 3° comma c.p.c., nella casa comunale.
Pertanto "la pratica deve essere affissa all'albo pretorio" se e solo se si verifichino le condizioni sopra descritte.

Il possesso deve essere esercitato in buona fede, senza ledere i diritti altrui
E' irrilevante che il possesso sia di buona o mala fede. Ciò influirebbe solamente sulla durata del possesso necessario affinché si compia l’usucapione.

"senza ledere i diritti altrui" inoltre ha ben poco senso. Dato che esiste proprio l'ipotesi di "mala fede", che implica necessariamente un possessore che ha coscienza di ledere i diritti altrui, o che non ha usato la normale diligenza nell’accertamento dell’esistenza di diritti altrui.
 

Giovanni de Matteis

Nuovo Iscritto
Mi sono trovato anch'io in una situazione simile, e vi assicuro che è stato un inferno. Gli altri coeredi -pur di sperare in benefici economici- hanno creato un sacco di problemi. Dopo essermi rivolto ad un avvocato che mi ha spiegato che l'affissione all'albo pretorio si può fare solo se sono sconosciuti i recapiti degli altri coeredi o se gli stessi rifiutano la racc RR. mi sono stufato e ho rinunciato a tutto evitandomi spese elevate e nervosismi gratuiti.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
l'affissione all'albo pretorio si può fare solo se sono sconosciuti i recapiti degli altri coeredi o se gli stessi rifiutano la racc RR.
Se rifiutassero la racc RR evidentemente non sarebbero sconosciuti.
La notificazione per pubblici proclami è possibile "quando la notificazione nei modi ordinari è sommamente difficile per il rilevante numero dei destinatari o per la difficoltà di identificarli tutti".,
 

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