Pitiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho stipulato nel luglio del 2002 un contratto di locazione commerciale con clausola . " Il canone sopra esposto sarà annualmente senza necessità di ulteriori richieste aggiornato per ogni annualità nella misura delle variazioni assolute dell'indice FOI accertate dall'ISTAT e verificatesi rispetto al secondo mese antecedente quello di decorrenza dell'annualità"

Finora ho proceduto esplicitandone nella lettera di richiesta il calcolo secondo le seguenti modalità :

’indice FOI di Settembre 2002, pari a 118,4, base 1995 =100, valore di iniziale
l’incremento del suddetto indice (146,5 – 118,4/118,4) risulta 23,73
nuovo canone mensile 2.070,00 x 1,2373

Applicando quindi la variazione al 100%
E' legittimo ?
In caso contrario cosa può rivendicare il conduttore, finora conseziente visto il relativamente basso valore del canone,, considerato che nella stessa comunicazione ho sempre scritto :
"Voglia pertanto, a riscontro ed accettazione della presente, provvedere a bonificarmi ........." ed ho regolarmente registrato e trasmesso gli F23 di tali canoni.
Grazie
 
J

JERRY48

Ospite
locazioni commerciali obbligatorietà della riduzione al 75% della variazione istat

Secondo il mio parere, puoi fare questo calcolo prendendo, come punto di riferimento, sempre l'aumento Istat di maggio, 2° mese precedente Settembre, mese dal quale dovrebbe aumentare il canone come da contratto:

2002 aumento Istat rispetto a maggio 2001 2,3 x 75% = 1,725
2003 " " 2002 2,4 x 75% = 1,8
2004 " " 2003 2,1 x 75% = 1,575
2005 " " 2004 1,7 x 75% = 1,275
2006 " " 2005 2,2 x 75% = 1,65
2007 " " 2006 1,4 x 75% = 1,05
2008 " " 2007 3,5 x 75% = 2,625
2009 " " 2008 0,7 x 75% = 0,525
2010 " " 2009 1,5 x 75% = 1,125
2011 " " 2010 2,6 x 75% = 1,95
2012 " " 2011 3,0 x 75% = 2,25

Potrebbe rivendicare, a mio parere, la somma non dovuta, arbitrariamente applicata, essendo specificato nel contratto che l'aumento era concordato del 75% e non del 100%.
saluti
jerry48
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
cosa può rivendicare il conduttore ?
Dalla L. 392/98 :
Art. 79.
(Patti contrari alla legge)

Il conduttore con azione proponibile fino a sei mesi dopo la
riconsegna dell'immobile locato, puo' ripetere le somme sotto
qualsiasi forma corrisposte in violazione dei divieti e dei limiti
previsti dalla presente legge. ((25))
 

Pitiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Potrebbe rivendicare, a mio parere, la somma non dovuta, arbitrariamente applicata, essendo specificato nel contratto che l'aumento era concordato del 75% e non del 100%.saluti
Ma nel contratto era pattuita la variazione assoluta, quindi anche per i non abitativi il 75% è obbligatorio ?
 
J

JERRY48

Ospite
Immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione.

Prima della l. 14 2009 l'aggiornamento del canone di locazione per gli immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione (industriale, commerciale, artigianale) era disciplinato dall'art. 32 della l. 392/78 secondo il quale le variazioni non potevano essere superiori al 75% di quelle dell' indice Istat.
Attualmente invece, con la modifica dell'art. 32 l. 392/78 è consentito, per i contratti di locazione su immobili ad uso diverso da quello di abitazione, la possibilità di un adeguamento superiore al 75% dell'indice Istat, qualora la durata contrattuale sia superiore a quella minima di legge (6 o ) anni). La l. 14/2009 ha anche stabilito che tale beneficio è applicabile anche ai contratti in corso.
Ovviamente in questo caso, la clausola contrattuale di aggiornamento non dovrà fare riferimento specifico alla percentuale del 75%, ma alla percentuale massima stabilita dalla legge. Oppure ben si potrà, in teoria, farne oggetto di nuovo contratto con il conduttore.
.

Quindi penso che sia in regola, se nel contratto hai specificato l'adeguamento del 100%
saluti
jerry48
 

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