idealista89

Nuovo Iscritto
Sono una studentessa universitaria di 23 anni,figlia di genitori separati e convivo con mia madre.
Io e lei abbiamo sempre avuto un rapporto un po' litigioso ma da quando si è fidanzata la nostra convivenza è divenuta insostenibile .
Cerca qualsiasi pretesto per litigare: mi dice schiettamente che "sono un peso"e tante altre cattiverie/offese,mi mette contro mio padre("ti ha abbandonato nemmeno lui ti vuole "),ha un totale disinteresse della mia persona, spesso esce e non so se ritorna a casa a dormire(può sembrare una
sciocchezza ma per una persona che ha la fobia dei ladri non è molto bello) ,a Natale mi ha lasciata da sola a casa, è da più di un anno che le chiedo una visita
dal dentista avendo ancora i denti da latte ma aspetto invano,in casa compra solo quello che vuole e a tal fine avendo il frigo pieno solo di formaggi ne ho anche acquisito una intolleranza, ma anche in questo caso una visita specialista mi è stata negata),ha degli attacchi d'ira che a volte sfociano anche nella violenza fisica,mi dà un mensile di 120 euro con i quali devo comprarmi tutto quello che mi serve e con il resto dei soldi che le dà mio padre pago le bollette di luce e gas,mi demoralizza e questo disagio
mi crea problemi interiori ed esteriori. ho perso un anno all'univerisità ,ho cominciato ad avere "vizi" dei quali non mi vanto, i miei rapporti con le persone non sono facili.mi sono venuti i capelli bianchi e ho anche pensato al suicidio.
Non penso di essere una cattiva figlia e ho tentato di aggiustare i rapporti ma la tranquillità familiare ormai è svanita a tal punto da rompere anche i rapporti con mia madre la quale ha deciso di cacciarmi
di casa e di darmi il minimo indispensabile per sopravvivere.
Io sono d'accordo ad andare fuori casa ma la paura è di non riuscirmi a mantenere e rischiare anche di dover lasciare l'università per trovare un lavoro.
Quindi la domanda è : se andassi fuori casa e presentandomi dinnanzi un giudice quanto mi spetterebbe? entrambi i miei genitori lavorano (come infermieri),hanno uno stipendio dai 1200 ai 2000 ,terreni e case di proprietà(nelle quali vivono).[/LEFT]
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Bisogna vedere l'omologa della separazione cosa prevede come assegno di mantenimento. Suppongo che, visto che tua madre lavora, l'assegno di mantenimento sia solo per te. In questo caso la cifra versata da tuo padre dovrebbe essere integrata con un assegno di pari importo versato da tua madre. Per la casa dove abiti dovresti specificare la proprietà visto che di solito viene lasciata in uso al genitore affidatario.
L'obbligo al mantenimento non si interrompe con la maggiore età ma permane fino a che i figli non abbiano raggiunto una indipendenza economica, ovviamente, quest'ultimi, debbono cercare di completare in tempi ragionevoli gli studi e cercarsi un lavoro pena la revoca dell'assegno di mantenimento se richiesto al giudice.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
Forse dovresti cercare un lavoretto per integrare le spese. A casa mia in 5 con tre figli studenti ( uno stipendio impegnato in un mutuo e uno stipendio per vivere tutti e 5 con 3 auto da mantenere), mia figlia universitaria si è trovata un lavoretto (anzi vari tra pizzeria, fiere, ripetizioni) per pagarsi libri, tasse, mensa, abbonamento del bus perchè non ce la facevamo proprio con altri due figli alle medie e superiori....A parte vitto e alloggio (la manteniamo in quanto vive in casa e ne sosteniamo le spese dell'auto), non ci chiede mai niente, per il resto si arrangia da sola. Saluti.
 

essezeta67

Membro Senior
Proprietario Casa
A 23 anni una persona, emotivamente, dovrebbe essere in grado di badare a sè stessa....se poi il babbo ti paga le bollette, la madre ti dà un mensile e poi tu hai qualche lavoretto non so cosa tu possa pretendere ancora anche a livello economico. Comunque, riferisce mia figlia, ci sono un sacco di studenti lavoratori, non vedo cosa ci sarebbe di male...hai altri fratelli e sorelle?? e se tutti avessero la stessa tua pretesa???
 

idealista89

Nuovo Iscritto
forse la questione non è chiara.
Mi sono pagata gite anche quando i miei potevano tranquillamente darmi i soldi. e lo fatto di mia spontanea volontà per sentirmi un po' indipendente.
Non mi spaventa il lavoro . ho quasi sempre lavorato e studiato.
quello che mi spaventa è il distacco totale che comporterà la mia assenza dalla casa familiare.
Alla fine prenderei casa nella mia città , potrei avere quella indipendenza che cercavo (o almeno un po'),maturare, riuscire a studiare senza uno stress psicologico forte..
Mi descrivete come se fossi una snobbettina viziata che ha paura del lavoro e vuole solo i soldi magari una macchina o chissa cosa. Ma ve lo ripeto: il lavoro non mi spaventa ma siamo concreti . Mi rallenterà lo studio e se poi non posso più mantenermi? e se pi mi tolgono l assegno di mantenimento?
 

Bunny

Membro Attivo
Proprietario Casa
),ha degli attacchi d'ira che a volte sfociano anche nella violenza fisica,mi dà un mensile di 120 euro con i quali devo comprarmi tutto quello che mi serve e con il resto dei soldi che le dà mio padre pago le bollette di luce e gas,mi demoralizza e questo disagio
mi crea problemi interiori ed esteriori. ho perso un anno all'univerisità ,ho cominciato ad avere "vizi" dei quali non mi vanto, i miei rapporti con le persone non sono facili.mi sono venuti i capelli bianchi e ho anche pensato al suicidio.

avere dalla madre, che ha uno stipendio fisso, un mensile di 120 euro con i quali deve comprarsi tutto quello che serve, compreso a quanto pare il cibo,... è un po' pochino mi pare.
La violenza fisica in casa è da denunciarsi....hai tutto il diritto di denunciare la tua sofferenza ed essere aiutata a toglierti i vizi di cui ti vergogni...e poter finire con serenità i tuoi studi.
Mi raccomando, togliti dalla testa il suicidio e rivolgiti già domani in Comune, al Settore Servizi Sociali. Ci sono Uffici preposti a fornire assistenza ai figli di genitori divorziati....aiutarti è il loro lavoro!
 

Solaria

Membro Attivo
Proprietario Casa
Che aspetti ad uscire di casa? trovati un appartamentino in condivisione con altri studenti, chiedi a tuo padre di darti direttamente l'assegno di mantenimento, trovati un lavoretto ed allontanati da questa situazione insostenibile. Sicuramente anche i servizi sociali potranno darti una mano
 

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