meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se non ci sono perdite e se la colonna è coperta da una muratura o da cartongesso, quindi senza pericolo di dispersione delle fibre di amianto nell'ambiente, la vedo dura convincere gli altri condomini ad una spesa non necessaria e molto costosa.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
In sostanza la tubazione in fibrocemento si trovava all'interno di una muratura che il proprietario dell'appartamento ha deciso di abbattere per modificare la disposizione dei locali. Adesso il proprietario vuole sostituire la condotta perché, lasciata scoperta a giorno può essere pericolosa sopratutto per la figlia minorenne, e chiede che il costo della sostituzione venga distribuito su tutti i proprietari che afferiscono alla tubazione.
Ribadisco che le spese di sostituzione o di bonifica per inertizzazione del tratto che attraversa l'appartamento sono tutte a carico del proprietari0 dell'appartamento che ha scoperto il tratto di condotta. I proprietari degli appartamenti sovrastanti, nei quali la condotta passa all'interno di una muratura che non è stata spostata, o decidono di sostituire anche loro la tubazione, per cui ognuno pagherà le spese in base ai propri mlm di proprietà, oppure non parteciperanno alle spese per i lavori di sostituzione o bonifica del tratto di condotta che attraversa l'appartamento di colui che l'ha scoperta.
 
J

JERRY48

Ospite
Io resto sempre del parere che, se si è rilevata la presenza di amianto, in questo specifico caso non più murato, scoperto e quindi nocivo, a termini di legge si deve far intervenire ditta specializzata per effettuare la rimozione.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Io resto sempre del parere che, se si è rilevata la presenza di amianto, in questo specifico caso non più murato, scoperto e quindi nocivo, a termini di legge si deve far intervenire ditta specializzata per effettuare la rimozione.

Si ma se la paga chi l'ha smurata. Perché devono essere coinvolti anche gli altri.

Per quanto poi riguarda la nocività dell'amianto, io per lavoro, sono stato per 2 settimane nella miniera di Balangero , che era il luogo di produzione dell'amianto italiano, con tanto di permesso di estrazione mineraria all'aperto. Quando partivano le volate per l'abbattimento dei gradoni di fibre di amianto ce ne erano in giro per tutto giorno intero nonostante i tentativi di ridurre le polveri con copiose nebulizzazioni di acqua. E le volate si facevano a giorni alterni. Dirò di più, per un fatto di origine familiare negli anni 60-70-80 e parte dei 90, passavo da Broni dove c'era la fabbrica Fibronit (concorrente della Eternit). Mi ricordo che lungo la strada che passava a fianco della fabbrica, già 200 m prima e 200m dopo, l'asfatto era grigio plumbeo. Se andavi in collina e guardavi verso la pianura vedevi, per un raggio di 500/600 m attorno alla fabbrica, che i tetti della case erano di un colore grigio, anziché essere di colore rosa violetto, che è il colore che assume l'illite, argilla con la quale si fanno i coppi, quando è esposta da qualche anno alle intemperie. Concludo dicendo che ho vissuto per 30anni all'ultimo piano di una casa il cui tetto era in lastre di eternit.
Con questo non voglio confutare quello che è stato dimostrato scientificamente, però voglio dire che se si passa a fianco di un frammento di una lastra rotta di fibrocemento, che uno sconsiderato ha abbandonato in un campo, non è che al 100% ci si ammala di mesotelioma (vedi striscia la notizia).
Coloro che sono morti di questa malattia hanno respirato per diversi anni l'aria che conteneva le fibre di amianto. Perché era il ciclo produttivo che, nonostante i cycloni, le effondeva nell'aria, anche a notevole distanza. Le fibre di amianto si muovono perché prese in carico dai movimenti convettivi dell'aria ma all' origine c'è sempre una azione meccanica. La gente che è morta non ha respirato una fibra sola ma diverse migliaia. Le fibre di amianto che si possono staccare da una tubazione non sono come le zanzare che vanno alla ricerca dell'uomo: quindi, nel nostro caso, è sufficiente confinare la condotta.
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Io resto sempre del parere che, se si è rilevata la presenza di amianto, in questo specifico caso non più murato, scoperto e quindi nocivo, a termini di legge si deve far intervenire ditta specializzata per effettuare la rimozione.
Ma se non sbaglio la normativa non impone la rimozione. E' sufficiente creare un cassonetto intorno alla tubazione, e se lo paga chi la ha smurata.
 

dolly

Membro Senior
Professionista
Ma se non sbaglio la normativa non impone la rimozione. E' sufficiente creare un cassonetto intorno alla tubazione, e se lo paga chi la ha smurata.


Ad ogni modo, se si vuole intervenire, bisogna rivolgersi a ditte specializzate (con spesa a proprio carico o di tutti i
condòmini che risultano collegati a quella colonna) che provvedano alla bonifica del prodotto attraverso l'asportazione, la sovracopertura o l'incapsulamento dello stesso.
 

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