Daniele 78

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Non capisco il problema del software. Serve un aggiornamento? Lo si faccia
Il problema non è tanto l'aggiornamento lo si fa...il problema è che questi variano senza sapere che cavolo stanno facendo, a muzzo diciamo, e impostando nuovi parametri (partendo anche dal presupposto che siano giusti e corretti) ed obbligando tutti a seguirli (giustamente) pensa al caso di uno che ha appena fatto il DOCFA ha pagato e magari domani deve rifarlo (perchè arriva la nuova legge).

Tu cosa faresti se ti trovassi in questa situazione, ossia ristrutturi ti fanno rifare i Docfa, poi nuova normativa cambia tutto e ti mandano una lettera dove devi aggiornare i parametri (per aggiornare devi rifare)??
 

Daniele 78

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Jac
Ma hai compreso il problema che ho esposto fin qui??

Quindi da come parli sembra che tu conosca il Catasto, sappia come funziona, come si presentano le pratiche, chi le presenta cosa ti viene richiesto per aggiornarle, cosa devi scrivere nelle relazioni...insomma non ti puoi improvvisare, se lo credi possibile prova a farne uno...(lo scarichi gratuitamente dall?agenzia del Territorio) se poi conosci qualche professionista che te lo firma...

percepisco molta faciloneria e molto pressapochismo, Il Catasto boccia le formalità sulle planimetrie...(non devi inserire retini, se manca una freccia indicante un ingresso lo bocciano, non devi mai inserire un PDF, un JPEG o TIFF sopra i 200 dpi altrimenti bocciano (anzi il programma manco lo prende), ed altro senza dilungarmi tanto oltre.

Come in tutti i casi della vita prima di fare o innovare devi prima conoscere l'esistente (non parlo solo di legge) ma proprio di tutto l'iter e la procedura pratica necessaria al compimento dell'opera secondo legge (compresi i costi che ricadono su il privato o il pubblico) SOLO DOPO puoi proporre migliorie
 

jac0

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Io al posto di Befera, oltra alle informazioni sulla banca dati chiederei lumi anche a chi il Catasto lo fa tutti giorni,
Ricordo una canzone di Gianni Meccia, più o meno il testo era:
Il catasto, nun t’o dico più,
para papp appara
sai mia cara, manca di virtù:
para papp appara
è fedele, come lo sei tu,
para papp appara
cioè pe’ gnente, pe’ gnente e nulla più.
 

casanostra

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chiederei lumi anche a chi il Catasto lo fa tutti giorni

Chi? Befera? A questi è l'umiltà di riconoscere che c'è qualcuno che ne sa qualcosa in più di loro che gli manca. Come pretendi che il tizio che partorisce "LE CIRCOLARI ESPLICATIVE" (bello come termine burocratico) chieda consiglio ad un semplice tecnico che tutti i giorni si confronta con i problemi che loro creano cercando di risolverli. Il bello è che li paghiamo profumatamente.
 

jac0

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Chi? Befera? A questi è l'umiltà di riconoscere che c'è qualcuno che ne sa qualcosa in più di loro che gli manca. Come pretendi che il tizio che partorisce "LE CIRCOLARI ESPLICATIVE" (bello come termine burocratico) chieda consiglio ad un semplice tecnico che tutti i giorni si confronta con i problemi che loro creano cercando di risolverli. Il bello è che li paghiamo profumatamente.

Infatti l'UNICO je lo compila 3monti, che je fa da commercialista. Monti je la corregge solo.
Una volta firmò una circolare mettendo tre croci. Un collaboratore gli fece:
"Scusi, vedo che ha messo tre croci: una è il nome e va bene, un'altra è il cognome e anche questa va bene. Ma la croce piccola che ha messo a sinistra delle altre, che cos'è?". "Beh, è il titolo di studio, no?", rispose.
PS Leggenda vuole che Carlo Magno fosse analfabeta. Invece mio nonno era analfabeta senza leggenda.
 

Daniele 78

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Si dovrebbe aver il coraggio di confrontarsi, come il resto della pubblica amministrazione, con chi deve operare per risolvere in pratica le LORO CIRCOLARI ESPLICATIVE, tante volte mi pare invece, quando si toccano determinati temi non ci sia ascolto ma si vada dietro SOLO ad una ideologia (che sia di dx on sx non importa) accontentando il mucchio senza porsi veramente il problema di cosa si sta facendo, quale risultato si sta ottenendo come poterlo migliorare senza peraltro andar poi incontro ai ricorsi in tribunale dei cittadini.
 

jac0

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Si dovrebbe aver il coraggio di confrontarsi, come il resto della pubblica amministrazione, con chi deve operare per risolvere in pratica le LORO CIRCOLARI ESPLICATIVE, tante volte mi pare invece, quando si toccano determinati temi non ci sia ascolto ma si vada dietro SOLO ad una ideologia (che sia di dx on sx non importa) accontentando il mucchio senza porsi veramente il problema di cosa si sta facendo, quale risultato si sta ottenendo come poterlo migliorare senza peraltro andar poi incontro ai ricorsi in tribunale dei cittadini.

Certi personaggi tu li sopravvaluti:
Pensi che ci facciano e invece ci sono proprio - come si dice a Roma. Non sono 'falsi invalidi'.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Certi personaggi tu li sopravvaluti:
Pensi che ci facciano e invece ci sono proprio - come si dice a Roma. Non sono 'falsi invalidi'.

Non li sopravvaluto affatto anzi li detesto nel modo più assoluto.

Mi viene un'esempio ma se tu hai un problema alla macchina (se non sei più che capace a risolverlo da te) vai dal meccanico a farla aggiustare come logica, non vai sicuramente dal Ragioniere o Geometra o altro a fartela aggiustare credo cosa ne capiscono di meccanica..

Non capisco invece come nel caso del Catasto si debba per forza andare in Parlamento, così d'amble, per risolvere il problema, ma stiamo scherzando???
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Dal momento che i comuni restano inerti (vedi Roma) in merito all'aggiornamento delle rendite catastali (e qui mi riferisco in particolare alle migliaia di palazzi del centro tuttora classati come A4 o A5)
Non solo a Roma, comunque tanto per esser chiari già con la normativa esistente (senza riforme alcune) gli A/4 o A/5 di Roma diventerebbero come minimo A/2...già gli A/3 il Docfa non te lo fa passare a meno di casi molto particolari che dovresti spiegare davanti alla Commisione Tributaria provinciale...ma la vedo dura durissima.
In questo modo senza fare casini sarebbe tutto a posto.
 

jac0

Membro Senior
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Non solo a Roma, comunque tanto per esser chiari già con la normativa esistente (senza riforme alcune) gli A/4 o A/5 di Roma diventerebbero come minimo A/2...già gli A/3 il Docfa non te lo fa passare a meno di casi molto particolari che dovresti spiegare davanti alla Commisione Tributaria provinciale...ma la vedo dura durissima.
In questo modo senza fare casini sarebbe tutto a posto.

Quando Alemanno e Marino hanno finito di litigare, si rimboccano le maniche della canotta e si mettono a controllare la congruità delle categorie catastali degli immobili di Roma.
 

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