Pino77

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alberto bianchi , pippopeppe e arianna 26 i vostri interventi io li apprezzo ma la mia domanda iniziale era capire, visto il gran caos di leggi a riguardo, come salvaguardare la posizione della mia compagna dopo la mia morte. Le leggi che tutelano le coppie legalmente sposate le conoscono piu' o meno tutti e non avrebbe avuto bisogno di un chiarimento per mezzo di questo Forum, dove gli interventi di Nemesis e essezeta67 sono sempre molto esaustivi e immediati. Quindi io vi ringrazio ancora una volta dal momento che avete chiarito alla perfezione tutti i miei dubbi in materia.
Saluti Pino77
 

arciera

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Probabilmente vi saranno dei motivi ostativi che non gli permettono di risolvere al meglio la situazione. Devi farti due conti. Tu hai in terzo dei tuoi averi di cui puoi disporre liberamente. Risolveresti tutto come ti ha già ragguagliato Nemesis. Il valore del l'usufrutto non deve però superare il terzo di quel che possiedi. Le cose stanno quindi abbastanza bene perché i tuoi averi saranno in ogni caso suddivisi come una qualsiasi famiglia. I tuoi figli devono avere la loro parte, pur se legata a quella della madre. I tuoi dubbi, fin da ora, sulla tua prole, non ti fanno onore.
 

Antennaria

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:domanda: Ho un'amica che ha un problema similare, vuole salvaguardare il compagno se in un futuro le sopravvivesse , è separata, non intende affrontare il divorzio visto che l'ex marito è contrario e non ha intenzione di passare il prossimo futuro in battaglie legali, non ha figli ma una madre vivente oltre a 3 fratelli, che cosa consigliate ?
 

arianna26

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La tua amica può destinare al compagno la sua quota disponibile. A me che non sopravviva a madre e marito. In tal caso potrà, con testamento, destinare tutto il suo patrimonio a chi le pare.
 

arciera

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il marito può essere contrario quanto gli pare, se la tua amica non vuole che sicuramente la metà dei suoi averi vadano al marito (legittimo e legittima) divorzi. nessuno la può fermare. non ci sono proprio battaglie legali da fare. Quote, in mancanza di figli, che la legge destina sono alla madre e al marito. (riassumo, hanno dato tutti una risposta perfetta)
 

Antennaria

Membro Attivo
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:ok:
il marito può essere contrario quanto gli pare, se la tua amica non vuole che sicuramente la metà dei suoi averi vadano al marito (legittimo e legittima) divorzi. nessuno la può fermare. non ci sono proprio battaglie legali da fare. Quote, in mancanza di figli, che la legge destina sono alla madre e al marito. (riassumo, hanno dato tutti una risposta perfetta)
sembra facile a dirsi ma, per quanto io conosca, il rapporto fra i due è ancora molto turbolento ed evidentemente anche solo sostenere le contrarietà manifeste del "marito separato" (come lo chiamo?) è per Lei una cosa pesante ed insopportabile, quindi dovrà fare un testamento e lasciare al nuovo compagno la quota disponibile (50%) se ho compreso correttamente
 

arciera

Membro Senior
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Credo che il tempo farà la sua parte. Comunque al momento essendo presenti sia la madre che il legittimo marito, la quota libera che ha a disposizione e' di un terzo.[DOUBLEPOST=1383120632,1383120441][/DOUBLEPOST]Voglio aggiungere che mettendo tutto in mano ad un avvocato divorzista, la tua amica non deve sopportare nulla. Le improbabili, per legge, contraddizioni addotte dal marito, non fanno testo. Semplicemente.
 

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