adimecasa

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la verità è se mancano le entrate mancano le risorse, (poche risorse, poche spese, poche entrate per il governo? senza diminuire le spese per il mantenimento del carrozzone
 

quiproquo

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Oops ci sono anche le città metropolitane.
Scherzi a parte spero che le province rimangano, però che riducano il personale, perchè se rimangono solo le Regioni e le città metropolitane i territori periferici (come il mio) e tanti altri muoino.
La nostra strada statale 230 che collega Biella a Vercelli è passata dalla competenza dello Stato alle Regioni e poi alle province di Biella e Vercelli.
Questo perchè se dobbiamo aspettare che Roma o Torino facciano qualcosina per Biella possiamo anche crepare (per anni così è stato) e dopo l'avvento della nostra provincia qualche opera buona è stata fatta (parlo di collegamenti strategici con le valli e il prolungamento della superstrada con Masserano ed altre pkiù piccole) anche se poi si sono mangiati una mare di miliardi, tant'è vero che ha dichiarato il dissesto finanziario.
Purtroppo in Italia spesso si abusa con le strutture pubbliche finendo per sovraccaricarle di costi inutili che poi vanno a ricadere sul territorio locale.
Di per se hanno senso le province come enti intermedi, non ha senso invece che una città di 40.000 abitanti e una provincia di 200.000 ab abbia 200 persone.
Avendo anche conoscenze (indirette) all'interno sentire "non sapevano cosa fare" la dice lunga sul numero esagerato di personale...
Ho già postato altre volte che preferirei chiudere le regioni anzichè le province...lo disse anche il grande Indro Montanelli...Il mio ragionamento è semplice. Paragono la provincia ad un amministratore di condominio il quale non deve superare un certo numero di condomini e/o condominii, naturalmente sempre rapportato alla capacità dello studio amministrativo...per cui come ci può essere un amministratore con più o meno condomini e/o condominii ci potrà essere una provincia con più o meno abitanti e/o
comuni...Adesso per ritornare sull'inutilità delle regioni è come
se affiancassimo all'aministratore un altro amministratore di controllo
e quindi con poteri più "alti" col risultato di un doppio lavoro...doppio tempo...doppio costo... e come i condomini non hanno bisogno di un secondo amministratore perchè il primo lo possono controllare da soli fino all'esautoramento o, se vi è più comodo, al licenziamento ...
in egual misura, con tutte le differenze del caso, i cittadini non hanno bisogno della regione perchè al momento del voto possono esautorare
sia il consiglio comunale, sia quello provinciale...Solo io e forse @sergio gattinara poremmo ricordare le feroci discussioni prima dell'avvento delle voraci strutture regionali che, in perfetto ossequio all'andazzo di gonfiare a dismisura l'apparato pubblico perchè l'economia tirava, caratterizzarono tutto il dibattito pubblico e privato su quella questione. E lo vogliate o no: Evviva le province...Abbasso le regioni...Così parlò Zaratrusta (???) pardon...Quiproquo...!!!
 

quiproquo

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Ho già postato altre volte che preferirei chiudere le regioni anzichè le province...lo disse anche il grande Indro Montanelli...Il mio ragionamento è semplice. Paragono la provincia ad un amministratore di condominio il quale non deve superare un certo numero di condomini e/o condominii, naturalmente sempre rapportato alla capacità dello studio amministrativo...per cui come ci può essere un amministratore con più o meno condomini e/o condominii ci potrà essere una provincia con più o meno abitanti e/o
comuni...Adesso per ritornare sull'inutilità delle regioni è come
se affiancassimo all'aministratore un altro amministratore di controllo
e quindi con poteri più "alti" col risultato di un doppio lavoro...doppio tempo...doppio costo... e come i condomini non hanno bisogno di un secondo amministratore perchè il primo lo possono controllare da soli fino all'esautoramento o, se vi è più comodo, al licenziamento ...
in egual misura, con tutte le differenze del caso, i cittadini non hanno bisogno della regione perchè al momento del voto possono esautorare
sia il consiglio comunale, sia quello provinciale...Solo io e forse @sergio gattinara poremmo ricordare le feroci discussioni prima dell'avvento delle voraci strutture regionali che, in perfetto ossequio all'andazzo di gonfiare a dismisura l'apparato pubblico perchè l'economia tirava, caratterizzarono tutto il dibattito pubblico e privato su quella questione. E lo vogliate o no: Evviva le province...Abbasso le regioni...Così parlò Zaratrusta (???) pardon...Quiproquo...!!!
La Stampa di oggi riporta che la provincia di Torino non ha soldi in cassa e che vi è il forte rischio di non poter spalare la neve in caso di forti nevicate...Immaginate la scomparsa della Regione e l'afflusso conseguente della sua dote nelle casse della provincia...E ponetevi la domanda se Indro Montanelli fosse stato nel giusto o meno.
Non abbiate timore...Non ha più voce, essendo defunto e sepolto...
in giro però, vi sono ancora tanti quiproquini in vena di spalare la Neve prossima ventura e le regioni prossime caduche e cadute...
Cappitto mi hai qpq??? Cappitto ti ho qpq...tuo detrattore QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La Stampa di oggi riporta che la provincia di Torino non ha soldi in cassa e che vi è il forte rischio di non poter spalare la neve in caso di forti nevicate.
La nostra provincia deve più di un milione d'euro per vecchie pulizie neve mai saldate, e per giunta ora è fallita ma non solo non ci sono neppure i soldi per pagare le utenze delle scuole biellesi...un bel casino.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E' fallita la provincia?
Si il commissario ha pubblicato sul albo pretorio (e sul sito della provincia) il "dissesto finanziario" tuttavia c'è ancora gente in quei locali, e sinceramente i piccoli Comuni della nostra provincia non hanno neanche loro le risorse per scuole, strade provinciali ed altro...siamo in una situazione di stallo terribile, ma deve sbloccarsi per forza altrimenti siamo fritti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Credo che solamente lo stato ed i comuni abbiano possibilità impositive. Gli altri enti intermedi, regioni e provincie sono foraggiate dallo stato. E se questi enti sono nello stato fallimentare dipende dal fatto che lo stato non ha soldi da distribuire. Ciononostante il debito pubblico aumenta in modo impressionante. A questo punto la deduzione logica è che lo stato non perde occasione di sperperare sebbene continui a ripetere che sta tagliando gli sprechi. Qualcosa non torna. Ma, quando si decideranno a tagliare i numerosi rami secchi e sbattere fuori i parassiti che si rubano lo stipendio. Quando provvederanno a limitare i dirigenti ed i generali allo stretto necessario per fare funzionare la macchina pubblica senza promuovere tutti in base all'anzianità e non al merito e alle necessità?
 

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