giomar

Membro Attivo
Buongiorno a tutti e buona domenica,
mia zia ottantenne ha ceduto il suo appartamento in montagna ad una mia cugina (io e lei siamo gli unici eredi). Si tratta di una vera e propria donazione poiche' il corrispettivo e' stato quantificato nell'assistenza che questa cugina fornira' (regolarmente inserito nel rogito) alla zia, vita natural durante, provvedendo al vitto, all'alloggio e cure. In realta' mia zia gode di ottima salute percepisce una buona pensione ed abita in una casa popolare. Dal momento che nel rogito e' indicato "vitto e alloggio", mi chiedo....deve lasciare la casa popolare? L'atto e' stato trascritt0 a gennaio 2014 e me ne sono accorto solo ora. Posso impugnarlo? Grazie a tutti e complimenti per questo sito.
 
O

Ollj

Ospite
Finchè sua zia è in vita Lei non può far nulla.
Morta la zia, non risultando lei tra i legittimari, quanto disposto dalla stessa non potrà essere "revocato"; le disposizioni della stessa le consentiranno di gestire come meglio crede il suo patrimonio, anche donarlo a chichessia (estranei compresi).
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
1)Si tratta di una vera e propria donazione poiche' il corrispettivo e' stato quantificato nell'assistenza che questa cugina fornira' (regolarmente inserito nel rogito) alla zia, vita natural durante, provvedendo al vitto, all'alloggio e cure.

2)In realta' mia zia gode di ottima salute percepisce una buona pensione ed abita in una casa popolare.

3)Dal momento che nel rogito e' indicato "vitto e alloggio", mi chiedo....deve lasciare la casa popolare?

4)L'atto e' stato trascritt0 a gennaio 2014 e me ne sono accorto solo ora. Posso impugnarlo?

Oltre a quanto già esposto da Ollj ...aggiungo:

1)Verbalmente una "donazione" non prevede un "corrispettivo" (sia esso rappresentato da "moneta" o da servizi"). Hai voluto riclassificare con parole tue una normale "vendita"?

2)Auguri di lunga vita. Comunque ininfluente per la tua questio.

3)Per quale motivo? In ogni caso non spetta a te decidere in merito.

4)Come puoi "accorgerti" di un atto che non ti vede coinvolto?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Fosse stata tua nonna avresti potuto lamentarti, ma essendo tua zia (sorella di tuo padre o di tua madre) non hai alcun diritto. Lei può anche giocare al casino il suo patrimonio o regalarlo a chi le aggrada.
Mettiti il cuore in pace.
 
O

Ollj

Ospite
Nemmeno se fosse stata sua nonna.

Art.536CC
"Le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione sono: il coniuge, i figli [legittimi], i figli [naturali], gli ascendenti legittimi"

La Riduzione sarebbe possibile solo se il legittimario (figlio) fosse premorto; in tal caso l'erede del legittimario (nipote) avrebbe titolo ad agire.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
La Riduzione sarebbe possibile solo se il legittimario (figlio) fosse premorto; in tal caso l'erede del legittimario (nipote) avrebbe titolo ad agire.
Grazie per la precisazione. Ero convinto, erroneamente, che in linea ascendente o discendente si potesse risalire oltre i genitori ed i figli.
 

giomar

Membro Attivo
Grazie a tutti per per le risposte. Comunque il titolo della discussione verteva, con maggior importanza, circa la perdita dei requisiti per alloggiare in una casa popolare, dal momento che, sul rogito e' indicato che mia cugina provvedera' al vitto ed all'alloggio di mia zia. Questo almeno per dare fastidio a quest'operazione che vede coinvolta una donna molto anziana facilmente raggirabile e la nipote avida. Mia zia non ha pensato a questa evenienza, ovvero di perdere la casa popolare, questo a dimostrazione che e' stata condotta davanti ad un notaio, senza saper bene cosa stesse facendo. Ne ci sono mai stati motivi di attrito con me. Sono certo che, se avessi voluto, sarei stato capace anch'io a compiere lo stesso "movimento" Io, oltre ad augurare lunga vita all zia, alla quale voglio ancora bene, come un imbecille ho sempre pensato che quella casa sarebbe stata mia e di mia cugina da dividere in tranquillita'. Buona serata a tutti e grazie ancora.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Dal momento che nel rogito e' indicato "vitto e alloggio"
Bisognerebbe leggere bene il rogito ma scritto così non mi sembra ci siano le condizioni per far perdere la casa popolare. Immagino che la zia debba comunque pagare qualcosa di affitto e spese: se se le accolla la nipote è lei che sta provvedendo all'alloggio. A meno che nel rogito non ci sia scritto che la nipote si impegna a dare alla zia alloggio in casa propria
 

giomar

Membro Attivo
Grazie Elisabetta,
scusami ma non sono d'accordo. Fornire vitto ed all'alloggio di una persona , per me, non significa pagare gli alimenti, l' affitto e poi........... ognuno a casa propria.
Sul rogito e' scritto " Provvedera' alla cura e fornira' vitto ed alloggio alla sig.ra....
Tra l'altro, mia zia, non ha bisogno che qualcuno le paghi affitto o faccia la spesa.
 
Ultima modifica:

Elisabetta48

Membro Senior
La frase è stata scritta per giustificare in qualche modo il passaggio di proprietà ma temo che, come spesso accade, possa essere interpretata in più modi. Per esempio se guardi sul vocabolario Treccani online:
"dare alloggio: ospitare temporaneamente in casa propria (o anche dare a qualcuno un’abitazione stabile)"
Vedi che non è obbligatorio ospitare in casa propria ("fornire" o "dare" non fa differenza).
E' vero: tu dici che la zia sta provvedendo da sè, ma potrebbe venire il momento in cui la nipote provvede lei alle spese e magari con una badante le assicura le cure. Non credo che la si potrebbe ritenere inadempiente come non credo che quella clausola le costi la perdita della casa popolare.
Certo, la mia è solo una opinione
 

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