maobab

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Proprietario Casa
Buongiorno, ho intenzione di andare ad abitare in una casa di proprietà di mia madre (terza casa) e vorrei cortesemente avere un po' di conferme, perdonate per tutte le domande che vi farò... Ora vivo in casa con i miei genitori e vorrei a breve cominciare a sistemare questa seconda casa per così poi trasferire la mia residenza lì. Ho intenzione di fare vari lavori pochi alla volta nel corso degli anni e per beneficiare delle detrazioni mi è stato detto che devo provvedere subito a registrare un contratto di comodato d'uso gratuito altrimenti poi sarei fuori dal nucleo famigliare.. mi confermate? Il contratto va registrato all'Agenzia delle Entrate, devo dare anche comunicazione al comune? Mia madre avrebbe detrazioni sulle tasse dandomi il comodato della casa? La mia famiglia vuole avere conferme che in futuro possano mandarmi via da lì oppure vendere la casa, si può fare il contratto lasciando la scadenza in bianco? Eventualmente si potrà poi tramutare il comodato gratuito in affitto a pagamento? uhm altre cose?
Grazie mille
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Buongiorno, ho intenzione di andare ad abitare in una casa di proprietà di mia madre (terza casa) e vorrei cortesemente avere un po' di conferme, perdonate per tutte le domande che vi farò... Ora vivo in casa con i miei genitori e vorrei a breve cominciare a sistemare questa seconda casa per così poi trasferire la mia residenza lì. Ho intenzione di fare vari lavori pochi alla volta nel corso degli anni e per beneficiare delle detrazioni mi è stato detto che devo provvedere subito a registrare un contratto di comodato d'uso gratuito altrimenti poi sarei fuori dal nucleo famigliare.. mi confermate? Il contratto va registrato all'Agenzia delle Entrate, devo dare anche comunicazione al comune? Mia madre avrebbe detrazioni sulle tasse dandomi il comodato della casa? La mia famiglia vuole avere conferme che in futuro possano mandarmi via da lì oppure vendere la casa, si può fare il contratto lasciando la scadenza in bianco? Eventualmente si potrà poi tramutare il comodato gratuito in affitto a pagamento? uhm altre cose?
Grazie mille
A ritroso:
1)Da Comodato a locativo? Sì
2)Scadenza in bianco? Sì
3)Detrazioni fiscali della madre? Credo di no
4)Notifica Comune? Credo di no
5)La futura nuova residenza esclude di fatto la permanenza nel nucleo familiare originale...Il contratto di comodato scritto va comunque registrato all'Agenzia delle Entrate
indipendentemente dalle migliorie che apporterai...Le relative detrazioni fiscali
seguiranno la normativa di riferimento.
Buon lavoro da Quiproquo.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Ora vivo in casa con i miei genitori e vorrei a breve cominciare a sistemare questa seconda casa per così poi trasferire la mia residenza lì. Ho intenzione di fare vari lavori pochi alla volta nel corso degli anni e per beneficiare delle detrazioni mi è stato detto che devo provvedere subito a registrare un contratto di comodato d'uso gratuito
Non subito.
Puoi usufruire della detrazione (se sostieni le spese dei lavori), e ti spetterebbe anche se le eventuali abilitazioni comunali fossero intestate a tua madre (proprietaria dell’immobile), per tutti i lavori precedenti al tuo trasferimento di residenza.
Quindi potresti aspettare a stipulare (e registrare) il contratto di comodato o di locazione, non oltre la data di inizio dei lavori successivi al trasferimento, per aver diritto anche alla detrazione relativa a quei lavori.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
2)Scadenza "in bianco...su un contratto di comodato: Si...???? ...mmmh.
Siamo fra parenti in linea retta...dove non ci sarebbe neanche bisogno di un comodato scritto..
e quindi anche senza registrazione. Come fra me e mia prima figlia. Nel caso in esame la registrazione si rende (forse...) necessaria per i lavori che intende fare. Ma farebbe meglio a chiedere. In ogni caso, la mancanza di data darebbe certezza alla madre di disdettare in qualunque momento...ed è quello
che lui vuole garantire alla madre. Il mio sì quindi si riferisce ad una sua specifica richiesta. Se avessi
risposto no...avrei incassato subito la correzione...anche tua. Quando non interviene Nemesis...è
segno che le prime risposte sono giuste...salvo che a lui sia sfuggito il topic...
 

maobab

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
ok vi ringrazio delle risposte...! ricapitolando, posso far partire i lavori e pagare le relative fatture... ricevendo le detrazioni lo stesso visto che sono nello stesso nucleo famigliare. I miei dubbi era che essendo una seconda casa questo principio non valesse. Poi quando mi trasferisco lì posso fare il contratto di comodato (che forse non è obbligatorio) ed eventualmente fare altri lavori con le relative detrazioni.. Spero sia tutto giusto perché sono spaventata dall'idea di perdere i soldi!
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel caso in esame la registrazione si rende (forse...) necessaria per i lavori che intende fare.
È necessaria per poter fruire della detrazione. Ma, come avevo scritto, il contratto registrato è necessario solo per i lavori successivi al trasferimento di residenza nell'immobile oggetto dei lavori.
In ogni caso, la mancanza di data darebbe certezza alla madre di disdettare in qualunque momento.
Se per "scadenza in bianco" si voleva intendere un comodato "precario", l’art. 1810 c.c. prevede, nel caso in cui non sia stato convenuto un termine dalle parti né questo risulti dall’uso cui la cosa doveva essere destinata, che il comodatario sia tenuto a restituirla non appena il comodante la richieda. Quindi il comodante, nel caso del comodato precario, privo cioè di qualsiasi termine sia esso esplicito ovvero desumibile dall’uso cui la cosa è destinata, può esigere dal comodatario la restituzione della cosa in ogni momento e senza che ricorra nessun particolare motivo. Come la Corte di cassazione ha sostenuto, la figura del comodato precario, si caratterizza "per la previsione che la scadenza della validità del vincolo dipenda potestativamente dalla volontà del comodante, il quale può farla maturare ad nutum mediante richiesta di restituzione del bene. Tale richiesta determina l’immediata cessazione del diritto del comodatario alla disponibilità e al godimento della cosa, con la conseguenza che, una volta sciolto per iniziativa unilaterale del comodante, il vincolo contrattuale, il comodatario che rifiuti la restituzione della cosa, viene ad assumere la posizione di detentore sine titulo del bene altrui, salvo che dimostri di poterne disporre in base ad altro rapporto diverso dal precario".
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
I miei dubbi era che essendo una seconda casa questo principio non valesse.
La detrazione sulle singole unità immobiliari spetta, in presenza dei requisiti previsti, per tutte le unità immobiliari a uso abitativo, di qualsiasi categoria catastale, e sulle loro pertinenze.
Poi quando mi trasferisco lì posso fare il contratto di comodato (che forse non è obbligatorio)
È obbligatorio (o un contratto di locazione).
Oppure dovresti essere titolare di un diritto (reale) sull'immobile: proprietà, nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie: dovresti quindi farti cedere uno di questi diritti dall'attuale proprietaria, tua madre.
Oppure, titolare di uno dei diritti sopraelencati potrebbe essere un tuo familiare
(coniuge, parente entro il terzo grado, affine entro il secondo grado) che conviva con te.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Cosa

È necessaria per poter fruire della detrazione. Ma, come avevo scritto, il contratto registrato è necessario solo per i lavori successivi al trasferimento di residenza nell'immobile oggetto dei lavori.
Se per "scadenza in bianco" si voleva intendere un comodato "precario", l’art. 1810 c.c. prevede, nel caso in cui non sia stato convenuto un termine dalle parti né questo risulti dall’uso cui la cosa doveva essere destinata, che il comodatario sia tenuto a restituirla non appena il comodante la richieda. Quindi il comodante, nel caso del comodato precario, privo cioè di qualsiasi termine sia esso esplicito ovvero desumibile dall’uso cui la cosa è destinata, può esigere dal comodatario la restituzione della cosa in ogni momento e senza che ricorra nessun particolare motivo. Come la Corte di cassazione ha sostenuto, la figura del comodato precario, si caratterizza "per la previsione che la scadenza della validità del vincolo dipenda potestativamente dalla volontà del comodante, il quale può farla maturare ad nutum mediante richiesta di restituzione del bene. Tale richiesta determina l’immediata cessazione del diritto del comodatario alla disponibilità e al godimento della cosa, con la conseguenza che, una volta sciolto per iniziativa unilaterale del comodante, il vincolo contrattuale, il comodatario che rifiuti la restituzione della cosa, viene ad assumere la posizione di detentore sine titulo del bene altrui, salvo che dimostri di poterne disporre in base ad altro rapporto diverso dal precario".
Cosa avessero in mente il postante e la madre sulla precarietà temporale non è dato sapere con certezza. A me è sembrato che volessero solo informarsi per avere un quadro d'insieme...per poi prendere la decisione più opportuna. Che poi un comodato senza data diventi per la legge "precario" non lo contesta nessuno...Io ho dato per provvisorietà lavorativa il mio unico alloggetto in comodato verbale
e senza data. Nè io, nè la conduttrice ci sentiamo precari...Di solito è il conduttore
che conferma o meno la permanenza. Il comodante escluso il caso di improvvisa necessità per sè o i suoi familiari se ne sta tranquillo e senza neanche contare il tempo che passa...Questo significa il "sine die"...Fiducia e serenità...E forse anche
menefreghismo...Esagero??? può darsi...Ma ogni caso è a sè...qpq.
 

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