anna.ciccarese

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao,

ho ereditato da mio padre morto un anno fa una casa con un grande giardino; questo giardino era accatastato come suolo edificatorio, ma per anni l'IMU corrisposta al comune e' stata quella di un frutteto (terreno seminativo). Tutti i calcoli sono stati sempre fatti dal commercialista di famiglia.
Lo scorso anno e questo ho ricevuto 2 multe (circa 1000 euro ciascuna) perche' il valore catastale effettivo del terreno e' superiore a quello che e' stato dichiarato.
Mi chiedo: il commercialista avrebbe dovuto verificare che nel tempo il terreno e' diventato edificabile? O la verifica avrebbe dovuto farla mio padre?
Grazie mille.
 
O

Ollj

Ospite
Lei farà bene a chiedersi, prima di tutto, se il suo Comune abbia svolto quanto imposto per legge; infatti:
Legge 27 dicembre 2002, n. 289 art.31 comma 20.
"I comuni, quando attribuiscono ad un terreno la natura di area fabbricabile, ne danno comunicazione al proprietario a mezzo del servizio postale con modalità idonee a garantirne l'effettiva conoscenza da parte del contribuente"
Il Comune non potrà pretendere nulla se nulla fu comunicato (a voi e/o vostro padre); in caso non abbiate alcun documento, recatevi al Comune e chiedete prova dell'avvenuta notifica.


Nel medesimo senso Corte di Cassazione sentenza n°15558/2009.
"La disposizione dell'art. 31 comma 20 della legge n. 289/2002, che impone ai comuni di dare comunicazione ai proprietari dell' attribuzione ad un terreno della natura di area fabbricabile, non è specificamente sanzionata, e la sua inosservanza non ha in alcun modo pregiudicato la difesa del contribuente in questa controversia”.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel medesimo senso Corte di Cassazione sentenza n°15558/2009.
"La disposizione dell'art. 31 comma 20 della legge n. 289/2002, che impone ai comuni di dare comunicazione ai proprietari dell' attribuzione ad un terreno della natura di area fabbricabile, non è specificamente sanzionata, e la sua inosservanza non ha in alcun modo pregiudicato la difesa del contribuente in questa controversia”.
Se il comune avesse disatteso quella norma, non vedo come questa sentenza possa giovare all'OP.
 
O

Ollj

Ospite
Nel senso che l'assenza di sanzionabilità non degrada la tutelabilità dell'interesse sottostante: il contribuente deve esser messo nella condizione di conoscere il proprio status e non è sanzionabile quando l'errore in cui incorse fu determinato dall'ommissione colposa dell' amministrazione.
Le Amministrazioni invece falsano il significato della Massima e ciò al fine d'avvallare la irrilevanza della propria omissione, sì da far gravare sul contribuente le conseguenze negative; la Suprema Corte non ha sancito ciò; ha invece evidenziato come nel caso di specie non fosse stato pregiudicato l’esercizio del diritto di difesa e ciò nonostante la mancanza di specifica sanzionabilità per l'ommissione.
Ergo dalla Massima si deve ricavare ben altro e per nulla confliggente con il principio normativo secondo su indicato.
Ovvio il tutto post 27 dicembre 2002
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Talvolta i comuni rendono pubbliche le comunicazioni ai cittadini mediante affissione della delibera all'Albo pretorio per 30 gg.
Il problema è che la sua destinazione è stata decisa con l'adozione del piano urbanistico vigente o è stata una variazione recente? Se un frutteto, che è diverso dal seminativo, diventa area edificabile lo si viene a sapere anche dai proprietari vicini. Comunque, ritengo che se un'area adiacente l'abitato o perlomeno suppongo che sia questo il caso, cambia destinazione da agricola a edificabile con un aumento notevole del suo valore, non passa inosservata ai cittadini.
Infine, il commercialista si attiene alle notizie e dati che gli fornisce il committente, non mi risulta che vada a verificare la destinazione urbanistica.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
la postista è solo da un anno che ne ha il possesso pertanto una verifica in comune sarà necessaria ad ottenere la situazione attuale
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
non mi sembra che la sentenza n. 15558/2009 di cassazione abbia deciso ne senso scritto da Ollj, ha respinto il ricorso e ha condannato il ricorrente alle spese di giudizio
 

anna.ciccarese

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Aggiungo che ne' io ne' mio padre risiediamo nel comune in cui si trova l'immobile.
Mi sfugge il motivo per cui il commercialista non sia tenuto a verificare i dati prima di procedere; mi aiutate per favore a capire se e quali siano le responsabilita' sia del proprietario che del commercialista? Grazie mille
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Ritengo che chi assume un incarico abbia l'onere delle verifiche e di segnalare al comune le eventuali variazioni rispetto l'originaria dichiarazione depositata. Purtroppo la vita del cittadino non è facile, teoricamente al mattino dovrebbe verificare la gazzetta ufficiale e l'albo pretorio del Comune per essere aggiornato. Personalmente ogni anno per la dichiarazione IMU, o altro, verifico in internet se cambiata la situazione. Mi rendo conto che, sia il cittadino che il commercialista, possano non essere in grado di verificare gli strumenti urbanistici online, però una telefonata negli uffici comunali la si può fare .
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
la postista è solo da un anno che ne ha il possesso pertanto una verifica in comune sarà necessaria ad ottenere la situazione attuale
Se è vero che ne è entrata in possesso da un anno, il commercialista procedeva alla dichiarazione e del versamento IMU da tempo per conto del defunto genitore.
 

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