Buongiorno a tutti,
spero di aver azzeccato la sezione giusta.
Ho un problema che sta diventando un grosso problema.
I fatti:
Ai primi di luglio accetto una proposta di acquisto per il mio immobile, un appartamento, tramite un'agenzia immobiliare. Sulla proposta c'e' scritto che l'acquirente versava 3000 euro all'atto della proposta e il saldo, 147.000 euro, al rogito tramite mutuo. Nelle note, da me accettate, c'era indicato che qualora la banca non avesse erogato il mutuo per via di una difformita' tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale, la proposta sarebbe stata nulla. C'era anche scritto che il rogito si sarebbe fatto entro il 30 settembre.
A tutt'oggi il mutuo non e' stato ancora erogato, il perito ancora deve essere nominato e io sto perdendo la pazienza. L'agenzia mi ha detto che non possono darmi l'assegno che ha lasciato l'acquirente perche' c'e' quella clausola "sospensiva" che glielo impedisce, pero' nella realta' gli impegni che si era assunto il compratore non sono stati rispettati perche' il 30 settembre e' bello che passato e il rogito non e', ovviamente, stato fatto. La banca continua a rimandare la perizia e io sono davvero inc... nero.
Io penso di avere tutti i diritti di pretendere l'assegno, in ogni caso, non fosse altro perche' sulla proposta che ho firmato (un modulo prestampato dell'agenzia) c'e' scritto a chiare lettere che l'assegno viene lasciato come deposito e che nel momento dell'accettazione della proposta deve essere consegnato al venditore e a quel punto diventa caparra confirmatoria.
Il mio problema e' che ho degli impegni verso chi mi deve vendere casa, devo rogitare entro la fine dell'anno, e se le cose continuano di questo passo credo che non riusciro' a rispettare gli impegni presi.
Detto tutto questo, io d'accordo con l'agenzia ho ricominciato a fare appuntamenti per cercare un acquirente sperando di trovarne uno che la prenda in contanti. Se nel frattempo la pratica di mutuo dovesse andare avanti ed essere deliberato non avro' niente in contrario a vendere al signore la cui proposta ho accettato a luglio, ma senza esserne in realta' obbligato perche' i termini contenuti nella stessa sono scaduti.
Secondo voi e' giusto o meno che io pretenda l'assegno? Ovvio che quei soldi, se la casa la prendera' il tipo in questione glieli scalero', ma in caso contrario credo di poterli ritenere una "penale" per non aver rispettato i termini della proposta
Che ne dite?
Grazie in anticipo
spero di aver azzeccato la sezione giusta.
Ho un problema che sta diventando un grosso problema.
I fatti:
Ai primi di luglio accetto una proposta di acquisto per il mio immobile, un appartamento, tramite un'agenzia immobiliare. Sulla proposta c'e' scritto che l'acquirente versava 3000 euro all'atto della proposta e il saldo, 147.000 euro, al rogito tramite mutuo. Nelle note, da me accettate, c'era indicato che qualora la banca non avesse erogato il mutuo per via di una difformita' tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale, la proposta sarebbe stata nulla. C'era anche scritto che il rogito si sarebbe fatto entro il 30 settembre.
A tutt'oggi il mutuo non e' stato ancora erogato, il perito ancora deve essere nominato e io sto perdendo la pazienza. L'agenzia mi ha detto che non possono darmi l'assegno che ha lasciato l'acquirente perche' c'e' quella clausola "sospensiva" che glielo impedisce, pero' nella realta' gli impegni che si era assunto il compratore non sono stati rispettati perche' il 30 settembre e' bello che passato e il rogito non e', ovviamente, stato fatto. La banca continua a rimandare la perizia e io sono davvero inc... nero.
Io penso di avere tutti i diritti di pretendere l'assegno, in ogni caso, non fosse altro perche' sulla proposta che ho firmato (un modulo prestampato dell'agenzia) c'e' scritto a chiare lettere che l'assegno viene lasciato come deposito e che nel momento dell'accettazione della proposta deve essere consegnato al venditore e a quel punto diventa caparra confirmatoria.
Il mio problema e' che ho degli impegni verso chi mi deve vendere casa, devo rogitare entro la fine dell'anno, e se le cose continuano di questo passo credo che non riusciro' a rispettare gli impegni presi.
Detto tutto questo, io d'accordo con l'agenzia ho ricominciato a fare appuntamenti per cercare un acquirente sperando di trovarne uno che la prenda in contanti. Se nel frattempo la pratica di mutuo dovesse andare avanti ed essere deliberato non avro' niente in contrario a vendere al signore la cui proposta ho accettato a luglio, ma senza esserne in realta' obbligato perche' i termini contenuti nella stessa sono scaduti.
Secondo voi e' giusto o meno che io pretenda l'assegno? Ovvio che quei soldi, se la casa la prendera' il tipo in questione glieli scalero', ma in caso contrario credo di poterli ritenere una "penale" per non aver rispettato i termini della proposta
Che ne dite?
Grazie in anticipo