Nemesis

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In merito alla dichiarazione per comunicare la variazione di abitazione principale, potrei avere qualche dubbio: in fondo il comune viene a conoscenza del dato al momento della richiesta di cambio di residenza.
Le istruzioni per la compilazione della dichiarazione IMU indicano (in fondo a pagina 5 e all'inizio di pag. 6) il caso per cui detta variazione deve essere comunicata. Anche se diversi comuni non ne tengono conto, richiedendola in tutti i casi.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Le istruzioni per la compilazione della dichiarazione IMU indicano (in fondo a pagina 5 e all'inizio di pag. 6) il caso per cui detta variazione deve essere comunicata. Anche se diversi comuni non ne tengono conto, richiedendola in tutti i casi.
Sempre ineccepibile, ma sempre un pò ermetico.

In sostanza , letto il fondo di pag. 5 ed inizio pag. 6, deduco, anche ad uso @obogsic , che la dichiarazione è dovuta per indicare/confermare la scelta della abitazione principale.
 

essezeta67

Membro Senior
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Se l'accento versato non corrispondesse a quanto dovuto relativamente al primo semestre, sarebbe carente, e quindi sanzionabile.
Usi il condizionale.... per esperienza dico che i comuni con cui ho a che fare non sono proprio così fiscali.....finora a loro interessa incassare il totale dovuto, al di là di come venga ripartito durante l'anno!
 

obogsic

Membro Junior
Proprietario Casa
Avevo letto però che la dichiarazione non è necessaria quando la variazione attiene a fatti che il comune già conosce.
Un cambio di residenza è fatto ben conosciuto dal comune.
O ho inteso male io?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Avevo letto però che la dichiarazione non è necessaria quando la variazione attiene a fatti che il comune già conosce.
Un cambio di residenza è fatto ben conosciuto dal comune.
O ho inteso male io?
Non hai inteso male: è ciò che sostenevo al post 10. Ma Nemesis ha anche ragione (come sempre o quasi...): se leggi le istruzioni alla pagina che ha indicato, tra gli esempi cita un caso in cui due coniugi stabiliscono la residenza in due immobili distinti pur avendo e vivendo in uno dei due come abitazione principale. Poichè la legge prevede che un nucleo familiare possa godere di UNA sola detrazione/esenzione per abitazione principale, ecco che risorge dalle ceneri, per dichiarare quale sarà la propria abitazione principale, la dichiarazione IMU.

Poi mi dirai che se marito e moglie hanno trasferito la residenza nel medesimo immobile ciò non ha senso: infatti presumo che in questo caso la dichiarazione non sarebbe dovuta. Ma non sempre alcuni comuni, come suggerisce Nemesis, si attengono alla regola, e la chiedono comunque.

Suvvia: è pretendere troppo che oltre a noi cittadini, siano tenuti a conoscere le regole anche i burocrati che ci amministrano ....
 

essezeta67

Membro Senior
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IMU e Tasi, ecco i casi in cui vanno ricalcolate - Il Sole 24 Ore

Qui dice però che il calcolo va fatto in modo diverso. Non capisco però che senso abbia pagare a dicembre la seconda rata "piena" (senza quindi fare conguagli in fase di saldo) sapendo che hai diritto al rimborso.
Io, visto che con questi calcoli ci lavoro, in un caso come il tuo mi comporto come ti ho già indicato nel mio post n. 2....poi tu fai quello che vuoi....se hai voglia di pagare in più e poi chiedere il rimborso....
 

basty

Membro Storico
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IMU e Tasi, ecco i casi in cui vanno ricalcolate - Il Sole 24 Ore

Qui dice però che il calcolo va fatto in modo diverso. Non capisco però che senso abbia pagare a dicembre la seconda rata "piena" (senza quindi fare conguagli in fase di saldo) sapendo che hai diritto al rimborso.
A volte ho l'impressione, leggendo certi articoli o servizi giornalistici, che venga esercitato soprattutto il gusto della polemica e la ricerca del pelo nell'uovo. Anche per riempire le pagine e la giornata.

Se fossimo in un paese teutonico, avrebbero ragione.
Essendo gli Italiani molto più elastici, sia lato contribuente che lato esattore, in genere superiamo certe (dubbie) incongruenze, applicando il buonsenso: sopravvivendo.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
IMU e Tasi, ecco i casi in cui vanno ricalcolate - Il Sole 24 Ore
Qui dice però che il calcolo va fatto in modo diverso.
È vero che l'art. 9, comma 3, primo periodo del D.L. n. 23/2011 recita:
I soggetti passivi effettuano il versamento dell'imposta dovuta al comune per l'anno in corso in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre.
E quel comma ha anche un secondo periodo, che recita:
Resta in ogni caso nella facoltà del contribuente provvedere al versamento dell'imposta complessivamente dovuta in unica soluzione annuale, da corrispondere entro il 16 giugno.
Se entro il 16 giugno verserai il totale dell'imposta dovuta per il 2016, o verserai almeno la metà di quanto sarà complessivamente dovuto per il 2016, nessuno reclamerà.
 

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