pipp8888

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
da poco ho restaurato il piano superiore di casa mia per renderlo abitabile come unità semi-indipendente.
Mi spiego meglio: si tratta di una stanza da letto abitabile con piccola cucina e bagno collegato, diviso dal piano inferiore (da me abitato) da una porta e delle scale.
Il portone d'entrata del mio appartamento e le scale che portano al primo piano risulterebbero comuni, l'intero primo piano risulterebbe unicamente abitato da me (permettendo il passaggio degli affittuari attraverso il mio salotto, unica via per raggiungere le scale che portano al secondo piano), mentre le scale che portano al secondo piano e l'intero secondo piano sarebbero riservati unicamente agli affittuari.

SPERO DI ESSERMI SPIEGATO IN MANIERA DECENTE!

Vorrei rivolgere l'affitto ai tirocinanti della Fondazione Guggenheim che vengono a Venezia per una durata che varia da 1 mese a 6 mesi. Per questo motivo credo che la tipologia di "contratto abitativo di natura transitoria" sia il migliore per il mio caso (correggetemi se sbaglio!).

Non avendo mai affittato prima, volevo quindi sapere qual è la procedura che bisogna seguire per poter affittare.
1- Devo fare una dichiarazione planimetrica catastale o qualche altra procedura burocratica che mi permetta di dichiarare e far riconoscere il piano superiore come locazione abitativa in affitto? O basta fare firmare agli affittuari un contratto che descriva anche il tipo di abitazione?
2- Devo poi pagare delle tasse di soggiorno per gli affittuari o altre tasse su ogni contratto d'affitto?

Vi sarei molto grato se mi aiutaste a risolvere questi miei grandi dubbi, visto che l'impiegato della Agenzia delle Entrate con cui ho parlato mi ha "sbattuto fuori" affermando di non essere pagato per fare ufficio informazioni...
Se avete anche altri consigli utili, sono più che apprezzati!

Grazie in anticipo
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel tuo caso è opportuno stipulare un contratto di locazione transitorio, che può avere durata da 1 a 18 mesi.
Nel contratto deve essere indicato chiaramente il motivo della transitorietà (tirocinio del conduttore) e occorre allegare idonea documentazione (tipo una dichiarazione della Fondazione che attesti la durata del tirocinio).
Specifica nel contratto quale porzione dell'appartamento concedi in locazione, meglio se alleghi una planimetria con evidenziata la parte locata al conduttore.

Per quanto riguarda la tassazione, dovrai scegliere tra regime ordinario e cedolare secca.
Nel primo caso il reddito da locazione, diminuito del 5%, verrà sommato ad eventuali altri tuoi redditi e tassato con le aliquote IRPEF che sono progressive per scaglioni.
Invece la cedolare secca è una tassa piatta del 21% (o del 10% fino all'anno 2017 per i contratti agevolati a canone concordato) sull'intero reddito.
Optando per la cedolare secca non si pagano l'imposta di bollo (che normalmente è a carico del conduttore) e l'imposta di registro (che compete a locatore e conduttore metà ciascuno).
L'opzione per la cedolare secca deve essere preventivamente comunicata al conduttore, anche con apposita clausola inserita nel contratto.

Inoltre è obbligatorio consegnare al conduttore l'APE (attestato di prestazione energetica) dell'immobile locato, citandolo sul contratto.

Questi argomenti (convenienza della cedolare secca, modalità da seguire per esercitare l'opzione, ape, ecc) sono stati trattati più volte: puoi approfondirli facendo una ricerca su questo forum.

Non so dire se i conduttori devono pagare la tassa di soggiorno: penso di no, perché si tratta di una locazione uso abitazione e non un contratto per vacanze/turismo. Prova ad informarti al Comune.
Se questi conduttori sono cittadini extracomunitari, ricordati di presentare la comunicazione cessione fabbricato all'autorità di P.S. (questura, commissariato).
 

Elisabetta48

Membro Senior
Optando per la cedolare secca
Io sto sempre a fare il Grillo Parlante sulla cedolare secca. Prima o poi mi tirate una scarpa in testa. Oltre ai vantaggi che dici (no bollo, ecc..) va sempre ricordato che, non essendo reddito IRPEF, il reddito da cedolare non può essere usato per detrazioni. Quindi ciascuno deve conoscere bene la sua situazione reddituale per poter decidere.
Comunque, complimenti @uva: una sintesi perfetta.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa

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