Franci63

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Proprietario Casa
Vista l'attività c'è il rischio che con tali interventi, la pista diventi anche più interessante.... di matti se ne vedono ogni tanto in TV.
Questo è vero; la mia era una via di mezzo tra un suggerimento e una provocazione...
Visto che i comproprietari si sono comportati non in maniera ottimale, penso che si possa usare il terreno per qualcosa che impedisca il motocross...
 

Antonio Abiuso

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Proprietario Casa
Rispondo subito @giuseppe: il "dissenso" ha un doppio scopo: 1°) cautelarti da ogni responsabilità per quanto potrebbe subito succedere di brutto durante le evoluzioni motoristiche; 2°) mettere sull'avviso i comproprietari (che a quanto ho capito hanno dato un semplice consenso all'uso improprio del terreno) sui rischi che corrono. Forse solo per questo sarebbero già indotti a revocare la tolleranza concessa con ben poco giudizio.
Quanto hai accertato sulla sorte del terreno,(incompatibile con qualsiasi uso diverso dalla destinazione originaria) mi sembra esaustivo per la denuncia in sede competente con cui risolvere in positivo la vicenda. Senza escludere l'opportunità di apporre poi sul terreno, se non una recinzione, almeno delle paline col divieto d'accesso alla proprietà privata.
 

Giuseppe A. P.

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Rispondo subito @giuseppe: il "dissenso" ha un doppio scopo: 1°) cautelarti da ogni responsabilità per quanto potrebbe subito succedere di brutto durante le evoluzioni motoristiche; 2°) mettere sull'avviso i comproprietari (che a quanto ho capito hanno dato un semplice consenso all'uso improprio del terreno) sui rischi che corrono. Forse solo per questo sarebbero già indotti a revocare la tolleranza concessa con ben poco giudizio.
Quanto hai accertato sulla sorte del terreno,(incompatibile con qualsiasi uso diverso dalla destinazione originaria) mi sembra esaustivo per la denuncia in sede competente con cui risolvere in positivo la vicenda. Senza escludere l'opportunità di apporre poi sul terreno, se non una recinzione, almeno delle paline col divieto d'accesso alla proprietà privata.

Sto pensando di agire nel seguente modo. Scrivo ai proprietari una lettera di dissenso per quanto hanno personalmente autorizzato, e aggiungo che, considerando l'uso improprio del terreno, se i motociclisti dovessero tornare, presenterò immediatamente denuncia alle autorità competenti contro i motociclisti e contro loro comproprietari. Se vogliono, penseranno loro stessi ad avvisare i loro "amici" motociclisti su cosa li attende.

I divieti d'accesso li ho messi da un pezzo, e sono stati puntualmente ignorati. Sono lì e rimarranno lì.

Sento, comunque, di avere ormai il coltello dalla parte del manico. La situazione mi sembra messa bene!

Bel forum, ragazzi. Siete di grande aiuto! Grazie!
 
U

User_29045

Ospite
Beh, non è proprio così; non è che il conduttore può vedersi la casa invasa ogni momento ( pur con preavviso), perché tutti i comproprietari vogliono controllare ...

Resta il fatto che se 120 comproprietari ti mandano 120 raccomandate dicendoti che tra 2 settimane vengono a controllare l'esistenza della loro caldaia, non puoi dire di no.
Hai addirittura 2 settimane di tempo per farti trovare pronta a riceverli!
 
U

User_29045

Ospite
Sto pensando di agire nel seguente modo. Scrivo ai proprietari una lettera di dissenso per quanto hanno personalmente autorizzato, e aggiungo che, considerando l'uso improprio del terreno, se i motociclisti dovessero tornare, presenterò immediatamente denuncia alle autorità competenti contro i motociclisti e contro loro comproprietari. Se vogliono, penseranno loro stessi ad avvisare i loro "amici" motociclisti su cosa li attende.

Tutto corretto, ma dev'essere un LEGALE a scrivere, non tu.
Se scrivi tu, è peggio della carta straccia.
Non è che non ti stimo, è che le cose serie si fanno con personale preposto che sa come vanno scritte le DIFFIDE.
Se scrivo io, la considerano la letterina a Babbo Natale, e la usano in bagno: non sono un avvocato.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sei proprio sicuro, Gianco? A me sembra di no. Mi spiego.
Io vado a funghi e mi introduco logicamente nei terreni non recintati, o in quelli i cui recinti non raggiungono una certa altezza. Mi raggiunge un proprietario e mi invita a uscire, e mi vieta anche di tornare. Mi intestardisco a rimanere? Ci torno un'altra volta? Non posso farlo. In questo caso la parola del proprietario vale più del recinto. O meglio, il recinto è un segno, cioè esprime la volontà del proprietario (qua non si entra). Ma se c'è direttamente il proprietario che te lo dice, è lo stesso.
Mi sembra superfluo evidenziare che se non esistono limiti visibili, nessuno può limitare l'accesso, come pure un ostacolo costituito da una rete anti-pecora, quindi bassa, o un ostacolo che segnala semplicemente un cambio di proprietà. Certamente, se il limite è evidenziato ed il proprietario o chi per lui, vieta l'accesso, magari con l'apposizione di appositi segnali, si è in presenza di un abuso. Ovviamente se la recinzione fosse oltre m 1,50 sarebbe una violazione della proprietà privata.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Infatti, secondo un chiaro principio giurisprudenziale, tale cambio di destinazione " ...seppure attuato con lavori di modesta entità o senza opere si configura come una ristrutturazione edilizia soggetta a permesso di costruire..." da cui deriva pure che la variazione di destinazione venga poi comunicata in termini di aggiornamento catastale per il conseguente mutamento di categoria, rendita e regime fiscale
Certamente la destinazione urbanistica è determinante: in zona agricola non si può svolgere una attività differente se non espressamente autorizzata. Ed un campo di motocross andrebbe certamente recintato e se aperto al pubblico, dovrebbe rispettare le norme antinfortunistica ed ottenere tutte le prescritte autorizzazioni.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Tutto corretto, ma dev'essere un LEGALE a scrivere, non tu.
Se scrivi tu, è peggio della carta straccia.
Non è che non ti stimo, è che le cose serie si fanno con personale preposto che sa come vanno scritte le DIFFIDE.
Se scrivo io, la considerano la letterina a Babbo Natale, e la usano in bagno: non sono un avvocato.
Una raccomandata con la quale gli si contesta la loro scelta, dapprima serve a dissociarsi: da eventuali danni che potrebbero essere richiesti; dalla contestazione dell'abuso edilizio, per la mancata autorizzazione all'attività e del cambio di destinazione d'uso abusivo, poi si potrebbe comunicare che in mancanza di riscontro ci si potrebbe rivolgere ad un legale i cui costi e quelli dell'eventuale azione successiva, gli saranno addebitati. Posta così, sarà difficile che la possano usare in modo inappropriato.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Resta il fatto che se 120 comproprietari ti mandano 120 raccomandate dicendoti che tra 2 settimane vengono a controllare l'esistenza della loro caldaia, non puoi dire di no.
Hai addirittura 2 settimane di tempo per farti trovare pronta a riceverli!
Ma no...120 comproprietari ne incaricano uno di fare eventuali verifiche necessarie.
Ripeto, non esagerare...
 

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