uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Poi resta da sistemare tutta la faccenda del contratto.
Se il locatore e il conduttore decidono di stipulare un nuovo contratto, penso sia opportuno pagare l'imposta di risoluzione di quello attualmente in essere. Anche se non usufruiscono della rimessione in bonis e quindi per l'Agenzia delle Entrate quel contratto è già risolto alla fine del primo triennio.
Io verserei i 67 euro di risoluzione per essere coerente con i versamenti annuali dell'imposta di registro che sono sempre stati fatti.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
non sono sicuro che siano evidenziati quelli conclusi
A me capita un fatto strano.
Non solo consultando Fisconline non sono evidenziati i contratti di locazione conclusi, ma sulla dichiarazione precompilata (io presento il modello Redditi PF) a volte compaiono dei contratti che nell'anno in questione non dovrebbero esserci in quanto risolti in precedenza.
Non capisco se si tratta di errori casuali, oppure l'Agenzia delle Entrate non recepisce le risoluzioni anticipate, che sono state regolarmente comunicate con RLIWeb.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
A Torino, per esempio, per usufruire dell'aliquota IMU agevolata occorre presentare copia del contratto di locazione registrato all'Agenzia delle Entrate allegata ad un modulo del Comune compilato. Sul quale è scritto esplicitamente che il modulo deve essere presentato una sola volta e vale fino al permanere delle condizioni in esso dichiarate.
Eh già, dipende dal regolamento comunale. Qui da me, per quanto riguarda l'IMU per l'aliquota ridotta, non basta comunicare con autocertificazione vistata dai sindacati l'inizio della locazione valevole fino alla risoluzione ma udite.. udite.. l'autocertificazione vistata dal sindacato ed il relativo balzello va presentata anche in occasione della proroga nonostante non siano variati i contenuti economici e normativi, ma non finisce qui, in caso di risoluzione?
Altra autocertificazione, altro visto, altro balzello.
Ovviamente ad ogni Autocertificazione va allegata la copia del contratto, la registrazione dell'evento ed il documento in copia del locatore.
Ad una mia richiesta di informazioni riguardante tale borbonica procedura, il capo ufficio tributi, facendo spallucce mi disse:
che vuoi, quando hanno fatto la delibera comunale che recepiva gli accordi territoriali ci hanno tagliato fuori, ha fatto tutto l'assessorato per le politiche per la casa ed i sindacati.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
A me capita un fatto strano.
Confermo.
Se non altro c'è di buono (?) che sono citati solo nelle note: la maggior parte dei contratti non sono riportati nella dichiarazione. (Anch'io faccio l'ex Unico).

Ho l'impressione che il sistema centrale non riceva/acquisisca tutte le informazioni inviate all'ufficio periferico. In genere si riferiscono a dati non inviati con RLI.
Esempi:
- un contratto vecchio, ancora in corso, ai tempi presentato con Mod.69, viene citato due volte (errore di acquisizione dell'agenzia?) con date iniziali diverse.
- Un contratto in cui avevo sbagliato data di inizio, immediatamente rettificato con nuova registrazione e parallela comunicazione alla agenzia di richiesta di annullo del precedente (confermatami dall'ufficio) compare nella lista. Qui il RLI c'era, ma l'annullamento è opera d'ufficio.

Mi aspetto quindi in caso di controlli, qualche perdita di tempo..... (niente di nuovo).

Devo però dire che quest'anno sono riportati molti più elementi: sono state ad es. recepite variazioni catastali frutto di un frazionamento.

I difetti sono comprensibili: un sistema automatico non ragiona: e se il data-entry è approssimativo e lasciato alla libera interpretazione dell'impiegato, inevitabilmente escono delle cavolate.
Conta molto anche la correttezza nella compilazione dei moduli.

Se si pensa poi al volume di dati incrociati ed abbinati, direi che si sta vedendo un progressivo affinamento del risultato. Quanti milioni sono i contribuenti? Quanti gli scontrini sanitari? Aggiungi i dati di registro e catastali, e si ha un'idea della mole di elementi da aggregare.
 

Elisabetta48

Membro Senior
si ha un'idea della mole di elementi da aggregare.
Certo, e in effetti ci sono più errori nelle cose più vecchie che in quelle recenti che nascono già digitalizzate. Poi ci sono gli errori introdotti per svista nell'informatizzazione quando hanno cominciato a passare tutti i dati da cartaceo a digitale, poi gli errori dovuti alla complessità della nostre normative che, appena uscite, hanno bisogno di interpretazioni. Non so all'estero, qui c'è abbastanza caos. Mi chiedo solo, in questo caos, che valore può avere una autocertificazione... Ma sono andata fuori tema.

Tornando al mio post: stamattina ero all'Agenzia delle Entrate per altra cosa (registrazione di Modifica Statuto ODV per adeguamento al Codice del Terzo Settore. Se volete una buona idea del caos normativo, vi consiglio questo tema). Ho chiesto anche per la vicenda in questione e mi hanno detto che basterà portare le prove dei versamenti dal 2014 in poi perchè gli anni precedenti sono ormai prescritti. Provvederanno al prolungamento del contratto: l'importante è aver pagato quanto dovuto, come suggeriva inizialmente @basty . A questo punto direi che si sistema in automatico anche il discorso dell'IMU, comunque ora mi procuro il Regolamento di quel Comune, come da voi suggerito, e lo controllo.
Ringrazio ancora tutti.
 

Alexandros

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Scusate se rispondo solo ora ma non mi ero accorto che il thread avesse nuovi commenti.
In sintesi: sono andato all'Agenzia delle Entrate e ho scoperto che il contratto risultava stranamente chiuso 4 mesi dopo la stipula. Così sono dovuto tornare il giorno dopo per parlare con qualcuno più qualificato, una signora veloce e competente, la quale mi ha aggiustato tutto molto rapidamente. Siccome, oltre al problema della mia omessa dichiarazione dopo i tre anni, c'era anche quest'altro problema di cui non si riusciva a capire la genesi, non mi ha neanche fatto pagare la sanzione, che comunque sarebbe stata di soli 20 euro.
 

Clematide

Membro Attivo
Proprietario Casa
Negli affitti 3+2, la proroga, al termine del 5° anno, è biennale, non triennale: interpretazione autentica della legge 431 del 1998 (art.19-bis del DL 34/2019). Si chiarisce finalmente con il Decreto crescita il dubbio, se al termine del 5° anno, il rinnovo è biennale o triennale.

Inoltre vengono eliminate le sanzioni per l’omessa o tardiva comunicazione della proroga (o della risoluzione) del contratto di locazione in regime di cedolare secca mediante il mod. RLI (art.3-bis).
 

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