Nikolaas

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Proprietario Casa
Salve, sono in cerca di consigli premesso che sono nuovo sul forum ed in cerca di soluzioni più idonee alla mia situazione. Vi spiego in breve, ristrutturazione stabile di un Villino effettuata ad una persona che si pensava fosse "amico".,quest ultimo con la ditta non mi effettua un contratto, bensì il tutto viene stipulato solo dal computo metrico che mi porta, non firmato ne da me e ne da lui.. iniziano i lavori.. Partono i primi bonifici ed è tutto ok, durante i lavori quest ultimo mi chiede pagamenti in cash che poi alla fine avrebbe visto come fare per le fatture, a fiducia io li effettuo, si parla di 22.000 bonificati e 19000 no, comunque quasi alla fine dei lavori, quando io ho terminato quasi tutti i pagamenti.. Lui mi dice che ha sbagliato a fare i conti e vuole ulteriori soldi per poter finire,circa 10000, logicamente io non sono d accordo e lui non si presenta più sul cantiere. Attualmente ho l abitazione quasi ultimata ma non posso entrare in quanto non mi ha rilasciato le certificazioni e non ha ultimato gli impianti. Nel frattempo mi faccio fare una perizia giurata sull immobile, e vari preventivi per vedere quanto mi comporta finire, ed oggi mi ha mandato una lettera di diffida per inadempiente ai pagamenti chiedendomi un risarcimento allucinante di 20000,cifra che non ho la più pallida idea di dove sia uscita, Dato che mi rivolgerò ad un avvocato, per oppormi a questa diffida, secondo voi la strategia e la strada più idonea da adottare per questa situazione quale è . Grazie mille a che mi effettua delucidazioni in merito.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Praticamente ti sta chiedendo di pagargli di nuovo quello che hai già pagato in nero, evidentemente senza uno straccio di ricevuta.

Se non puoi provare di aver già pagato, seppur in contanti , la vedo molto dura .
 

Nikolaas

Membro Junior
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No.. No.. La ricevuta ce l ho.. Ogni a conta mi firmava... Ma comunque attendo le fatture che lui sicuramente non mi farà... Attualmente sono fermo e non posso andare a casa per via sua
 

Luigi Criscuolo

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Innanzitutto incomincia a fare delle verifiche sui bilanci della azienda del tuo ex"amico"; poi consultati con un avvocato (non scegliere un amico perché tu pensi che lui ti chieda un onorario di favore solo perché sei suo amico, ma questo si tradurrà in un suo scarso interesse per la vicenda sopratutto se di difficile gestione e questa lo è).
Questa è una tipica storia italiana dove c'è evasione ed elusione per pagare meno soldi i lavori quindi non pagare tasse e tutto il resto.
Poi se vuoi sapere sinceramente come la penso sulla faccenda ti dirò che se andate in tribunale verrete bastonati economicamente entrambi: lui più di te. Così i vostri presunti risparmi andranno a farsi benedire tra i pagamenti di CTU e CTP.
 

Nikolaas

Membro Junior
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No.. Questo è quando non si è addrentati nella materia e si presta piena fiducia alle persone sbagliate.. Io non evado.. Io ho tutto tracciato quindi anche i soldi in cash per me sono dimostrabili al 100%.. Quindi non ho problemi su questo, il mio problema è stato dare fiducia ad un amico che si è rilevato truffatore...secondo voi non si evince questo reato?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Io non evado.. Io ho tutto tracciato quindi anche i soldi in cash per me sono dimostrabili al 100%..
hai scritto che hai affidato i lavori sulla base di un computo: hai verificato che in tale documento sia stata calcolata l'IVA? Hai scritto che pagavi cash e che lui ogni tanto ti dava delle ricevute, ma le ricevute coprono tutto il cash o solo in parte?
 

Nikolaas

Membro Junior
Proprietario Casa
Allora nel computo è stato calcolato il prezzo finale comprensivo di IVA, i bonifici parlanti erogati sono comprensivi di IVA, poi siccome lui mi riferiva che sui bonifici parlanti si trattenevano dei soldi mi ha chiesto cash riferendomi che a fine lavoro avrebbe visto per effettuare le fatture, cosa mai fatta... Inoltre non solo non mi ha terminato i lavori.. Mi ha chiesto anche un risarcimento di danni.. Cioè lui a me..
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Se hai le ricevute, bene.
Ma se hai pagato più di tremila euro per volta cash, anche questo è stato un errore.
Temo proprio ti serva un avvocato.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Al momento del pagamento di un bonifico per le detrazioni fiscali, banche e Poste Italiane Spa devono operare automaticamente una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dall'impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue.
Detto in termini molto semplici, sull'importo versato dal cliente la banca o Poste Italiane Spa trattengono un importo che versano direttamente all'erario a titolo di anticipo delle tasse che la ditta o il professionista dovranno pagare in futuro sulla base del proprio reddito.
La ditta o il professionista troveranno nei movimenti del conto corrente una di queste situazioni:
- accredito di un bonifico di importo inferiore rispetto a quello realmente versato dal cliente perché in fase di transazione è stata applicata la ritenuta di acconto;
- accredito di un bonifico di importo corrispondente a quello realmente versato dal cliente (e corrispondente anche al totale della fattura) e una voce immediatamente successiva in cui si addebita una ritenuta di acconto sul bonifico ricevuto.
Le due alternative sono equivalenti. Si tratta semplicemente di come la banca o le poste rendono visibili le operazioni.

Se l'impresario sostiene che le banche o le Poste gli trattengono dei soldi per cui chiede di essere pagato in contanti, evade le tasse e tu non potrai portare in detrazione il costo totale dei lavori.
Tra l'altro pagando in contanti e non avendo la ricevuta di tale pagamento, tu puoi girarla come vuoi ma è un pagamento in nero: tu evadi l'IVA e lui non paga le tasse.
 

Nikolaas

Membro Junior
Proprietario Casa
Al momento del pagamento di un bonifico per le detrazioni fiscali, banche e Poste Italiane Spa devono operare automaticamente una ritenuta a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dall'impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue.
Detto in termini molto semplici, sull'importo versato dal cliente la banca o Poste Italiane Spa trattengono un importo che versano direttamente all'erario a titolo di anticipo delle tasse che la ditta o il professionista dovranno pagare in futuro sulla base del proprio reddito.
La ditta o il professionista troveranno nei movimenti del conto corrente una di queste situazioni:
- accredito di un bonifico di importo inferiore rispetto a quello realmente versato dal cliente perché in fase di transazione è stata applicata la ritenuta di acconto;
- accredito di un bonifico di importo corrispondente a quello realmente versato dal cliente (e corrispondente anche al totale della fattura) e una voce immediatamente successiva in cui si addebita una ritenuta di acconto sul bonifico ricevuto.
Le due alternative sono equivalenti. Si tratta semplicemente di come la banca o le poste rendono visibili le operazioni.

Se l'impresario sostiene che le banche o le Poste gli trattengono dei soldi per cui chiede di essere pagato in contanti, evade le tasse e tu non potrai portare in detrazione il costo totale dei lavori.
Tra l'altro pagando in contanti e non avendo la ricevuta di tale pagamento, tu puoi girarla come vuoi ma è un pagamento in nero: tu evadi l'IVA e lui non paga le tasse.
IO ho la trecciabilita dei soldi.. In quanto son dovuti da un prestito.. Per le ricevute ho la sua firma degli acconti che ha ricevuto, mi ha detto che poi mi avrebbe fatto le fatture.. Ma non l ha fatto..io non ho pattuito nulla a nero e non ho dato soldi provenienti da nero... Penso che non dovrei incorrere in qualcosa o sbaglio??
 

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