westy

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Diciamo che abbiamo trovato un equilibrio.
Io le verso una certa cifra al mese per nostro figlio e non ci rompiamo le scatole.
D'altronde la volte che ho provato a rivolgermi ad un avvocato ho solo speso quantità esagerate di soldi.
A qual punto preferisco darli a mio figlio.
Il fatto è che quando ci si sposa non bisognerebbe arrivare a questo, ma qui andiamo OT.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Io le verso una certa cifra al mese per nostro figlio e non ci rompiamo le scatole.

Ma neppure questa è una "concessione" da parte sua.
Tu devi versare quota per il mantenimento di tuo figlio finché non diventa "autosufficiente" , e pure a tua moglie se non ha reddito ..ma non in "eterno" se è ancora atta al lavoro.

Certo che se vi sono "motivi" per i quali ti conviene non difenderti...allora continuerai a subire.

Quanto all'IMU non ti resta che optare per la riduzione .
 

westy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ti assicuro che non ho motivi per non difendermi.
Mi comporto così perchè mi sono attenuto a quanto mi ha indicato di fare l'avvocato che avevamo all'inizio.
Poi lei non ha mai voluto firmare nulla ma io so che il mantenimento per mio figlio lo devo dare finchè non trova un lavoro serio.
Sono 10 anni circa che do denaro ogni mese, non ho mai saltato, e la prospettiva è proprio che questa cosa duri in eterno........
Ti dico solo che una volta mi sono rivolto ad un avvocato divorzista che mi ha chiesto la bellezza di 634 Euro solo per mandare una lettera a mia moglie e a quel punto........
 

uva

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... ma gli spetta?
Come ho scritto nel post n. #5, per sapere se a @westy spetta la riduzione, occorre leggere il regolamento IMU del Comune dove si trova la casa di sua proprietà concessa in comodato (con contratto registrato) alla moglie ivi residente.

Se il Comune dove risiede la moglie prevede la riduzione a condizione che entrambi (comodante e comodatario) risiedano in quello stesso Comune, allora la riduzione non gli spetta.

Mi sembra strano che la commercialista di @westy citi la circolare del MEF e non parli del regolamento Comunale.
 

Dimaraz

Membro Storico
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Se il Comune dove risiede la moglie prevede la riduzione a condizione che entrambi (comodante e comodatario) risiedano in quello stesso Comune, allora la riduzione non gli spetta.

Premesso che:
- prima di agire seguendo quanto affermato in un forum è imperativo verificare con gli uffici preposti (quindi di entrambi i Comuni)
- che un Commercialista sul posto è chiaramente agevolato potendo accedere a tutti i particolari...ma viene pagato per la sua "consulenza" e di conseguenza ne deve rispondere

trovo quantomeno "bizzarro" che un Comune conceda la riduzione se i 2 immobili siano entro i suoi confini e la neghi qualora siano in 2 località diverse...ma sia dimostrabile l'effettiva residenza di quelli che sono 2 distinti gruppi famigliari (seppur non ratificata da decisione di un Giudice.

https:///6172/casi-pratici-IMU-le-risposte-del-ministero-delle-finanze/

I Casi pratici IMU, le risposte del Ministero delle finanze

Coniugi che abitano in due case diverse in Comuni diversi
Se due coniugi risiedono in due immobili diversi situati in diversi comuni in che modo possono usufruire delle agevolazioni per l’abitazione principale? E, inoltre, se i due coniugi hanno due figli di età non superiore a 26 anni chi usufruirà della maggiorazione?
Nel caso in questione gli immobili sono situati in comuni diversi e, pertanto, entrambi i coniugi possono usufruire dell’aliquota ridotta e della detrazione prevista per l’abitazione principale. Per quanto riguarda la maggiorazione per i figli si precisa che essa spetterà al coniuge per l’immobile in cui i figli dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
 

alberto bianchi

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Sull'argomento ho trovato un interessante articolo di un Caf di Genova (del 2018). In effetti per tale città pare che valga la tesi di @uva .
https://www.cafviagranello.it/IMU-immobili-concessi-in-uso-gratuito-ai-parenti-di-primo-grado/
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
trovo quantomeno "bizzarro" che un Comune conceda la riduzione se i 2 immobili siano entro i suoi confini e la neghi qualora siano in 2 località diverse

Se può interessare, copio e incollo la parte del regolamento IMU del Comune di Torino inerente a questa discussione

...a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nel Comune di Torino; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all'immobile concesso in comodato possieda nel Comune di Torino un altro immobile adibito a propria abitazione principale...

(ricordo che il requisito di "abitazione principale" richiede obbligatoriamente la residenza anagrafica)
 

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