alex74

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Proprietario Casa
appartamento in fase di ristrutturazione - la ditta che segue la parte edile in data 11 maggio ( primo giorni di cantiere dopo il blocco covid) decide unilateralmente di terminare la lavorazione in essere e abbandonare il cantiere adducendo come motivazione mancanza fiducia da parte delcommittente a seguito una mia richiesta ( verbale al DL) di priorità nelle lavorazioni essendo il cantiere aperto da settembre 2019 .
NB. tutti i pagamenti x avanzamento lavori sono sempre stati pagati con estrema regolarità
Fatto salvo la sua libertà a lasciare il cantiere, volevo sapere quali sono le mie prerogative in fatto di certificazione lavori fino ad ora svolte, eventuale indennizzo
da notare che la DL e stata suggerita dall'impresa edile e anch'essa vorrebbe abbandonare il cantiere visto che l'impresa appaltante vuole andarsene
Sto cercando di trovare una mediazione, ma ho capito che l'impresa ( che ha gia svolto e incassato la parte piu ricca dei lavori) ha trovato altre lavorazioni piu veloci e remunerative che le finiture quantificate a corpo e la DL non ha piu il riferimento di fiducia nell'azienda appaltante. La DL e stata pressochè assente in quasi tutte le fasi demandando all'impresa le funzioni di coordinamento e verifica.

la motivazione principale è la presunta mancanza di fiducia che la committenza ha nei loro confronti - cosa non vera.

Cosa mi consigliate di fare ?
 

marcanto

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La descrizione e' una tantino, diciamo, sbilenca.
Intanto forse volevi dire 11 marzo (non maggio) visto che ad oggi è il 9 maggio.

Parli di impresa appaltante e uno seconda esecutrice dei lavori edilizi.
Quindi hai stilato contratto d'opera con la prima ma i lavori sono eseguiti dalla seconda. ?
Errore gravissimo la scelta della parte tecnica, DL, deve essere fatta dal committente e NON dalla ditta.....per ovvi motivi di conflitto.

Questo dettaglio non da poco lascia pensare che forse non vi è stato prima un progetto con relativa richiesta del titolo edilizio necessario.
La parte autorizzativa e' stata espletata ?
 

alex74

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
scusa - 4 maggio 2020 - ( apertura cantiere settembre 2019)
impresa appaltante è una sola - per la parte edile e se ne vuole andare
DL - se ne vuole andare ( lavorano "assieme" ma il contratto e diretto con committenza )
parte progettuale ed autorizzativa ok - è una ristrutturazione di un apprtamento
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
mancanza fiducia da parte delcommittente a seguito una mia richiesta ( verbale al DL) di priorità nelle lavorazioni essendo il cantiere aperto da settembre 2019

Difficile pensare che solo per una "inutile" richiesta di priorità una ditta abbandoni un cantiere prima del termine.

Su come e cosa tu possa ora fare servirebbe leggere con attenzione il Contratto che avete stipulato.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
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secondo me la motivazione è risibile. Non ho mai sentito di una impresa che abbandona incompleto un lavoro adducendo come motivo il fatto che il committente abbia chiesto di eseguire prima del programmato determinati lavori.
Il cronoprogramma dei lavori di solito lo redige il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori (CSE); l'impresa dovrebbe attenersi a questo. Però su richiesta del committente il CSE . sentito anche il pare dell'impresa, può modificare l'ordine delle lavorazioni se queste non pregiudicano sia la sicurezza del cantiere e sia la buona riuscita del lavoro.
 

alex74

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
il contratto e molto semplice e prevede solo il mio recesso come da CC piu clausole di nature generale.
anche secondo me è una situazione che ha dell'incredibile considerato che e sempre stato pagato. Cronoprogramma? mai visto nessun pezzo di carta relativamente a questa cosa.
Vorrei solo capire cosa posso fare per tutelarmi (richiesta danni? ) e come confrontarmi con la DL che essendo in collaborazione con l'impresa vuole anch'essa abbandonare il cantiere prima della chiusura (collaborazione non scritta ma una da una mano all'altra x accapararrsi i lavori )
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Vorrei solo capire cosa posso fare per tutelarmi (richiesta danni? )
vai con i documenti da un avvocato e vedi cosa ti suggerisce.
Cronoprogramma? mai visto nessun pezzo di carta relativamente a questa cosa.
è un documento che redige il CSE per evitare che lavoratori appartenenti a ditte diverse lavorino nello stesso momento degli stessi ambienti. Per esempio il piastrellista/parquettista non può lavorare negli stessi locali dove gli elettricisti stanno posando i cavi della luce, del telefono ecc... ecc... .
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
se e stato fatto non ne sono stato messo a conoscenza
anche per i lavori di ristrutturazione di un appartamento è necessario un progettista che redige un capitolato dei lavori ed un computo metrico estimativo per dare una idea al committente del costo dell'opera che lui vuole fare. Il progettista sa che se i lavori previsti dovranno essere fatti non da una unica impresa ma da più imprese specializzate: come quelle che si occupano delle opere edili, quelle che fanno le opere idrauliche, quelle che fanno i collegamenti elettrici, quelle che posano i pavimenti, quelle che posano i serramenti esterni ed interni ecc...ecc... . Il progettista dovrebbe avvisare il committente che, visto i lavori che si andranno a fare, necessita dell'affiancamento di un Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) il quale redigerà un Piano di Sicurezza di Coordinamento (PSC) in base alle lavorazioni previste nel cantiere. Le imprese che faranno le loro offerte dovranno tenere conto delle prescrizioni contenute nel PSC in fase di progettazione. Quando il committente decide di far partire i lavori perché ha presentato tutti i documenti in Comune per poter fare i lavori, dovrà nominare un Direttore dei Lavori (DL), generalmente lo stesso progettista, ed il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione dei Lavori (CSE), generalmente il medesimo (CSP). Le aziende scelte, prima che inizi il cantiere dovranno, tutte, presentare al CSE il loro Piano Operativo di Sicurezza (POS), in modo che questo possa redige il PSC in fase di esecuzione dei Lavori. Nel PSC c'è anche sia il cronoprogramma dei lavori e sia il cartello con tutti i recapiti dei soggetti da chiamare in caso di rottura dei servizi o nel caso di incidenti nei quali sono coinvolti operai.
Molti progettisti/D.L. non vedono di buon occhio l'affiancamento nel progetto/sul cantiere della persona del Coordinatore della Sicurezza; sapendo che il Committente ignora questa procedura, ne fanno a meno sino a quando, dovendo comunicare all' Ufficio Provinciale del Lavoro e all' ASL l'inizio del cantiere, comunicazioni che spettano al CSE che le presenta in nome e per conto del Committente, se ne escono allo scoperto e vanno alla ricerca di un CSE accondiscendente che costi poco ecc... ecc... .
Se i Vigili Urbani dovessero fare una improvvisata sul cantiere, se non trovano il D.L. o il CSE o il Capo Cantiere dell' impresa: identificano tutti i lavoratori presenti sul cantiere, poi prendono informazioni dal cartello che dovrebbe essere messo fuori dall'abitazione con identificati i recapiti del Committente, del Progettista, del D.L., del CSE, della Impresa, del Responsabile della Sicurezza dell'Impresa (RSPP), inviano una convocazione entro 3/4 giorni dal ricevimento dell'invito a presentare tutti i documenti che dovrebbero essere in cantiere. L'elenco è lungo ma parte dal progetto del lavoro, passa dalle comunicazioni/autorizzazioni del Comune, dalla comunicazione all' Ufficio Provinciale del Lavoro/ASL, dai POS delle aziende presenti, dai PSC ecc...ecc.. .
Certo tutto questo ambaradam deve essere fatto in un lavoro di ristrutturazione massivo dove sono previsti abbattimenti e rifacimenti di tramezzi, spostamento di locali tipo bagno/cucina, chiusura/apertura di porte, rifacimenti degli impianti idrici ed elettrici. Se dovevi ridipingere l'appartamento era un'altra cosa.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
riferendoti al Cronoprogramma dei lavori indichi
è un documento che redige il CSE
tale documento è parte del piano di sicurezza PSC e viene redatto dal coordinatore in fase di progettazione ....... va precisato che il piano di sicurezza va redatto solo qualora le circostanze di norma lo rendono obbligatorio.
il che significa che il PSC non è obbligatorio a priori.
SOLO a lavori già cominciati qualora le circostanze iniziali fossero modificate si rende necessario la nomina del CSE che redige il PSC e relativo Cronoprogramma > esempio emblematico le la presenza di più ditte sul cantiere, che prima non erano previste.

nella fattispecie se non si ha notizia della compilazione del Cronoprogramma molto presumibilmente non è stato redatto perché il cantiere rientra nella non obbligatorietà della redazione del piano di sicurezza PSC.

Per quanto concerne l'abbandono della ditta, occorre valutare il contratto che è stato stilato tra le parti, sperando che lo stesso contempli tale caso in modo che il comittente si possa rivalere in un qualche modo per inottemperanza.
In assenza di tali previsioni sul contratto, la soluzione più pacifica è:
> la nomina di un nuovo DL, questa volta scelto dal committente
il committente deve pretendere dal vecchio DL formale dimissioni con l'indicazione dello stato dei lavori che lascia.
> la nomina di una nuova ditta che completi i lavori che mancano.
 

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