Per rispondere a @uva, che evidenziava il diverso trattamento a seconda dell'attività, comunico che, in base alla legge, per attività ad uso ricettivo, la disdetta va inviata 18 mesi prima.
 
Sarebbe anche interessante avere qualche riferimento a come vengono valutati i contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori.
Qualunque attività in fondo deve avere contatti coi consumatori, altrimenti fallisce. Il diretti è un confine intuitivo ma non oggettivo.
 
No. Per esempio, il commercio all'ingrosso.
Cerchiamo di capirci: anche i grossisti possono ricevere in magazzino i dettaglianti che intendono fare un ordine.
Per cui la definizione usata nella norma è piuttosto discutibile: un conto è specificare le categorie ateco, altro indicare vagamente "contatti diretti con utenti e consumatori": quanto meno mancherebbe "consumatori finali", ed una articolata definizione di clienti.

Poi a buon senso può darsi che al 90% la azzecchiamo...., ma rimane spazio per furberie o vessazioni.

E l'artigiano che riceve il suo cliente (consumatore finale) che gli ordina tavoli, sedie e buffet come lo consideriamo?.
 

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