uva

Membro Storico
Proprietario Casa
É moroso da otto mesi, la residenza è ancora lì
Ti consiglio di rivolgerti ad un avvocato e iniziare la pratica di sfratto per morosità.
Come forse sai, l'esecuzione degli sfratti è sospesa fino al 31 dicembre, ma i Tribunali hanno ripreso a funzionare calendarizzando le udienze.

Tu hai un vantaggio:
se l'inquilino non abita più stabilmente lì, è probabile che non ritirerà la notifica inviata correttamente dal tuo avvocato a quell'indirizzo dove risulta residente.
Quindi, non sapendo che l'hai citato a comparire in Tribunale, non si presenterà in udienza e il giudice (invece di concedere il termine di grazia che ormai viene "regalato" a tutti) convaliderà lo sfratto.

Per te è importante che il contratto di locazione venga risolto (cioè chiuso, finito) dal giudice, perché solo con la convalida dello sfratto per morosità puoi non pagare le tasse sui canoni non percepiti.

Inoltre con la convalida potrai procedere, quasi sicuramente tramite ufficiale giudiziario se lo sfrattato non andrà via di propria iniziativa, allo sgombero e rientro in possesso del tuo immobile appena sarà possibile (speriamo all'inizio del 2021).
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
È sconcertante come dopo 8 mesi di morosità sia qui a chiedere consigli, allucinante. Evidentemente ti va bene così, non ho altre parole
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
cosa ne pensate?
Perfettamente d'accordo.
come mai hanno scaricato sui proprietari tutte le grane di un blocco sfratti
è vergognoso che lo Stato italiano scarichi i propri problemi economici sui privati locatori, tutelando - come ormai sappiamo - il possesso più di quanto tuteli la proprietà.
Scusate, ma cosa volete aspettarvi da una legislazione, da un governo e da una magistratura tutti orientati decisamente a sinistra, che, ovviamente, vedono il locatore come uno schifoso e disprezzabile sfruttatore del proletariato e il conduttore ancora come un poveretto, che, col suo faticoso lavoro quotidiano e la sua numerosa famiglia famelica, tira a campare e viene sfruttato non solo dal datore di lavoro, ma anche dal proprietario della casa, per la quale ha tutti i diritti e nessun dovere e può fare quel che gli pare, indipendentemente dalla sottoscrizione di un contratto. Il recente blocco degli sfratti, indipendentemente dalla motivazione e dall'inizio della pratica, è solo l'ultimo tassello della situazione. Lo Stato, contrariamente al dettame costituzionale, ormai non tutela più la proprietà privata e, quindi, come potrebbe comprendere le motivazioni della proprietà e, magari, venirgli incontro economicamente?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
come potrebbe comprendere le motivazioni della proprietà e, magari, venirgli incontro economicamente?
Forse sarebbe possibile se i proprietari di immobili (soprattutto i locatori, che detengono case non per vacanza o altri usi personali, ma forniscono ai cittadini un servizio che spesso lo Stato non riesce o non vuole più dare) fossero adeguatamente rappresentati.
Se lo fossero, si potrebbe sperare che decreti e leggi formulate dal Governo e dal Parlamento considerino le esigenze di entrambe le parti: dei locatori oltre a quelle dei conduttori.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
fossero adeguatamente rappresentati
E' vero, ma non lo sono, perchè le "associazioni" di proprietari (in primis la "Proprietà Edilizia", sono quasi paragovernative e non sono agguerrite, come, per esempio, il SUNIA. Inoltre, devono scontrarsi con una legislazione ed una magistratura fortemente nemiche della proprietà e fortemente amiche della conduzione finta proletaria.
Si potrebbe proporre uno sciopero della proprietà: blocco degli affitti per un anno....
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Si potrebbe proporre uno sciopero della proprietà: blocco degli affitti per un anno....
Proposta curiosa e interessante (assimilabile ad una serrata tipo quella degli imprenditori che chiudono l'azienda) alla quale non avevo mai pensato.

Ma come si potrebbe realizzare concretamente?
Se il contratto col conduttore è in essere, ovviamente non si può "sospendere" la locazione.
Se invece l'immobile è sfitto in attesa di essere riproposto sul mercato delle locazioni, tanti proprietari (me compresa) non sono in grado di pagare tutti i costi fissi a fronte di un mancato reddito. Mi riferisco soprattutto all'IMU sulle seconde case, oltre alle spese condominiali.

Lo sciopero che ipotizzi tu sarebbe economicamente sostenibile solo in abbinamento ad uno sciopero fiscale, che in passato è stato proposto da qualche politico ma è impraticabile e non si è mai realizzato.
 

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