Fabiola Gianni

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buongiorno , un condòmino del palazzo, che ha la sua terrazza di proprieta' adiacente allo stenditoio del palazzo, rivendica la proprietà di quest'ultimo ,dicendo che ha le carte che parlano.
Noi altri condòmini di queste carte non sappiamo nulla, ma di certo abbiamo sempre usato a turno la terrazza per stendere le lenzuola. Sappiamo che il padre defunto di questa persona ha installato a suo tempo,in questo spazio comune ,una caldaia: lo abbiamo lasciato fare e ora questi sono i risultati!
Al defunto gli permettemmo pure di mettere una porta sul pianerottolo prima della sua porta di ingresso ,includendo anche la porta dello stenditoio,cosi' adesso anche il pianerottolo pare sia diventato di proprieta' del condòmino erede
Come condominio possiamo esigere che tale porta venga rimossa? Quali sono le nostre carte su cui possiamo rivendicare la proprietà dello stenditoio? Grazie
 
U

User_29045

Ospite
L'unione fa la forza. Riunendovi tra condomini, e pagando UN SOLO LEGALE, dovete mandare diffida a questo condomino prepotente, chiedendogli - qualora abbia diritto - di esibire la documentazione che comprovi il suo diritto di proprietà.

Poi c'è anche un problema di adeguamento della tabella millesimale: se si è appropriato di un'area comune, andrebbe adeguata la tabella a spese di chi è stato la causa della modifica.

E' chiaro che "abbaiando" al condomino prepotente non otterrete nulla: ci vuole uno studio legale che vi assista. Il vostro punto di forza è che, visto che ti dai del "noi", cioè non stai parlando al singolare, vuol dire che siete più di una persona contro questo condomino, e così potete unire le vostre forze dimodoché la parcella (unica!) dell'avvocato diventi briciole per ognuno di voi.

Che io sappia, installare una caldaia nello spazio comune è esattamente equiparabile a metterci l'unità esterna di un impianto per il condizionamento dell'aria (quei famosi scatoloni metallici con l'elica dentro, per intenderci): non significa automaticamente aver acquisito la proprietà dell'area.

Questo è il mio pensiero, sentiamo naturalmente anche altri pareri.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Evidentemente, voi potrete ottenere il rientro in possesso se dagli atti pubblici lo spazio dello stenditoio è condominiale: lo potete vedere facendo una ricerca in catasto e/o estendendo la ricerca in conservatoria RR.II..
Certamente la situazione non è rosea per voi del condominio, visto che "gli avete permesso" diverse attività specifiche riservate al proprietario: il padre ha installato una caldaia, ha potuto mettere una porta.
 
U

User_29045

Ospite
Certamente la situazione non è rosea per voi del condominio, visto che "gli avete permesso" diverse attività specifiche riservate al proprietario: il padre ha installato una caldaia, ha potuto mettere una porta.

Bisogna vedere se tale tolleranza ha superato il ventennio, e soprattutto bisogna vedere se l'area di cui egli rivendica la proprietà, ha causato la modifica della tabella millesimale, e se ci paga le tasse su quest'area aggiuntiva.
 
U

User_29045

Ospite
L'onere della prova, superato l'anno dal possesso, è a carico di chi rivendica.

In ogni caso egli prepotente di sicuro non chiama il legale per autodenunciarsi, quindi c'è bisogno che i restanti condomini si uniscano, paghino anticipatamente le spese per un tentativo stragiudiziale con un legale (da degenerare in lite giudiziaria se il prepotente non collabora), e poi si vedrà chi paga le spese dell'avvocato. In ogni caso, le spese divise per N condomini diventano una bazzecola. Io ho speso 600 Euro (sinora! non è ancora finita la storia!) per un tentativo stragiudiziale, ma se sono 10 persone viene una cavolata, 60 euro a testa (per iniziale col tentativo stragiudiziale).
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@possessore, certamente i tuoi calcoli sono condivisibili, il problema è che lui dispone della porta d'accesso, che potrebbe chiudere a chiave ed attendere che intervenga il giudice. Comunque la vedo dura per i condomini, che gli hanno permesso e riconosciuti certi diritti che spettano al proprietario.
 
U

User_29045

Ospite
il problema è che lui dispone della porta d'accesso, che potrebbe chiudere a chiave ed attendere che intervenga il giudice.

E' un atto di prepotenza al quale i condomini scaltri potrebbero rispondere con un identico, anonimo atto di prepotenza, scardinandogli la porta appena si allontana dallo stabile per più di 15 minuti.
Poi sarà egli a rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare lo scasso a carico di ignoti, e a quel punto si inizierà con le carte bollate per capire se egli ha diritto di denunciare o meno.
 
U

User_29045

Ospite
Comunque la vedo dura per i condomini, che gli hanno permesso e riconosciuti certi diritti che spettano al proprietario.

Bisogna capire per quanti anni consecutivi tali diritti non dovuti sono stati concessi.
Se è stato superato il ventennio ininterrotto, si pone un problema.
 

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