forse chi troppo vuole, nulla stringe.
ho letto solo il secondo intervento Olij che spiegava la situazione: coniuge superstite che ha presentato la Dichiarazione di Successione inesatta ma che non ha compiuto alcun atto formale di accettazione della eredità entro 10 anni dalla apertura della successione. Il fatto che abbia volturato la proprietà dell'immobile al Catasto (che non è probante la proprietà dell'immobile stesso) e che abbia pagato l' IMU come seconda casa non sono atti certi probanti l' accettazione della eredità: dipende dai giudici. Forse l'aver concesso in comodato d'uso orale la casa, credendo di esserne proprietaria al 100%, potrebbe essere considerato il possesso "uti dominus". Ma questo solo il prof.
@Nemesis può confermare. La nipote non aveva presentato alcuna correzione alla Dichiarazione di Successione entro i 10 anni per inserirsi come "chiamato all'eredità" per cui anche lei era decaduta dal diritto di diventare erede dello zio. Infatti il tentativo in atto era quello di far trascorrere i 9 anni per arrivare al 20° anni di possesso continuato, pubblico e non violento per far scattare l'usucapione.
Due considerazioni: la zia era 90enne queste liti ci impiegano 4/5 anni per il primo grado credo che la signora abbandoni prima dell'appello. Forse dopo una registrazione tardiva alla Conservatoria dei RR. II., vendendo l'immobile presentando dichiarazione di successione e planimetria catastale potrebbe sancire la proprietà. La seconda considerazione è una domanda per
@Nemesis: l'usucapione dovrà essere fatto nei confronti dello Stato il quale è subentrato nel possesso trascorsi i 10 anni di tempo per accettare l'eredità. Quindi i 20 anni si contano dopo i 10 concessi per accettare la proprietà?