Ape

foo

Nuovo Iscritto
Conduttore
Buongiorno vorrei innanzitutto ringraziare chi mi risponderà. Come fa un conduttore a capire se l'ape ricevuta dal proprietario di casa è valido oltre a verificare la data di scadenza riportata? Eventuali sanzioni in caso di "utilizzo" di ape non aggiornata o non più valida a causa di modifiche all'unita immobiliare, ricadono su entrambi??? Il conduttore,nel contratto, dichiara di aver ricevuto tutte le informazioni e documentazione riguardanti l attestato energetico, ma non è di certo un tecnico....
 

AnArchi

Membro Attivo
Professionista
Salve, in qualità di inquilino, secondo quanto previsto dal cc, sei tenuto a prendere atto della documentazione ricevuta e di tenerla custodita, per eventuali necessità. La proprietà, attraverso propri tecnici, che incarica, è tenuta a fornire la documentazione e tenere in ordine tutto l'immobile ceduto in locazione.
Ora se la documentazione, sia corretta o meno, se aggiornata o no, se vecchia o nuova, sotto determinati aspetti non riguardano l'inquilino, se non per eventuali difformità che siano visibili e riconoscibili anche da non esperti, poichè le responsabilità in solido di quanto prodotto (ex. L. 241) sono in capo alla proprietà che ne risponde per tutto il periodo di locazione.
Nel caso si vogliano accertare (diligenza) le documentazioni ricevute, allora bisogna incaricare un proprio tecnico di fiducia e e farsi fare una relazione sulla documentazione ricevuta affinchè non si possa incorrere in difetto per indiligenza.
 

foo

Nuovo Iscritto
Conduttore
La ringrazio per il riscontro e mi scuso per mio linguaggio poco tecnico. Credo di aver capito la sua risposta e, giusto per fugare ogni dubbio, quando lei parla di: "responsabilità in solido di quanto prodotto, sono in capo alla proprietà" vuol dire che sono solidali tra loro solo eventuali più proprietari, giusto? Per il resto la penso esattamente come lei, anche perché, pensandoci bene, se tale attestato deve esser reso disponibile ai potenziali conduttori fin dall' inizio, è impossibile che questi rispondano in solido con i proprietari di eventuali sanzioni... gentilmente mi corregga se sbaglio, e soprattutto grazie
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
le responsabilità in solido di quanto prodotto (ex. L. 241) sono in capo alla proprietà che ne risponde per tutto il periodo di locazione.
Credevo di aver già risposto, ma il post sembra sparito.
Non ho riletto la legge citata, ma credo che la responsabile del contenuto della Ape sia in prima battuta del tecnico che la ha redatta.
Il proprietario la deve fornire, non scaduta, alla sottoscrizione del contratto; ma non ha obbligo di rinnovarla nel corso della locazione.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
mi scuso per mio linguaggio poco tecnico.
scusa, prima dell'avvento della APE (prima ACE), quali problemi c'erano che coinvolgevano il conduttore?
L'APE è un documento che attesta la qualità dell'unità immobiliare rispetto alla climatizzazione della stessa. Sostanzialmente raffronta le prestazioni dell'unità immobiliare reale con le prestazioni di una ipotetica unità immobiliare ideale dalle stesse dimensioni, esposizione e caratteristiche insediative.
Tu puoi sostenere che a fronte della presentazione di una APE "farlocca", che classifica l'appartamento in classe E mentre di fatto è una classe G, non avresti preso in affitto l'appartamento?
Nonostante siano passati più di una decina di anni io non ho mai visto un probabile conduttore che a fronte di una richiesta di canone d'affitto di 700 €/mese abbia risposto "eh ma il suo appartamento è in classe G sono disposto a dargliene al massimo 400 perché la climatizzazione sarà più onerosa di una classe C (che dovrebbe essere la classe minima a cui dovrebbero tendere tutti gli appartamenti dopo aver fatto gli interventi di risparmio energetico).
Io vedo che nel mercato immobiliare il manico del coltello è ancora in mano ai proprietari (magari è una mia impressione sbagliata).
Certo che l' APE fornita dal proprietario deve essere in originale, in corso di validità, fatta da un tecnico abilitato dalla regione; va allegata al contratto di locazione o alla vendita. In quanto documento allegato ad un atto tutte le parti coinvolte nell'atto devono verificare la validità.
Ma se il documento è scaduto, oppure errato o redatto da chi non è abilitato, a chi importa? Al conduttore che può prendere spunto per creare problemi.
Siccome l'invio dell' APE in Regione avviene telematicamente, se chi la inoltra non è censito tra i tecnici autorizzati, la certificazione non viene presa in carico.
 

AnArchi

Membro Attivo
Professionista
... "responsabilità in solido di quanto prodotto, sono in capo alla proprietà" vuol dire che sono solidali tra loro solo eventuali più proprietari, giusto? ...
No, responsabilità in solido significa che lui e solo lui è responsabile di quello che viene prodotto, dichiarato, proprietà, ecc. altri non c'entrano, non è una responsabilità in associazione, sono cose diverse, anche se la seconda non esiste.

Credevo di aver già risposto, ma il post sembra sparito.
Non ho riletto la legge citata, ma credo che la responsabile del contenuto della Ape sia in prima battuta del tecnico che la ha redatta.
Il proprietario la deve fornire, non scaduta, alla sottoscrizione del contratto; ma non ha obbligo di rinnovarla nel corso della locazione.
La responsabilità dell'APE è in capo alla proprietà, che ne risponde come sempre in solido proprio perchè titolare e titolato del bene. Il tecnico può rispondere delle dichiarazioni falsi in sede di accertamento sulla veridicità del documento, ma chi ne risponde in prima istanza (alle volte anche per il tecnico) è sempre la proprietà.

scusa, prima dell'avvento della APE (prima ACE), quali problemi c'erano che coinvolgevano il conduttore?
L'APE è un documento che attesta la qualità dell'unità immobiliare rispetto alla climatizzazione della stessa. Sostanzialmente raffronta le prestazioni dell'unità immobiliare reale con le prestazioni di una ipotetica unità immobiliare ideale dalle stesse dimensioni, esposizione e caratteristiche insediative.
Tu puoi sostenere che a fronte della presentazione di una APE "farlocca", che classifica l'appartamento in classe E mentre di fatto è una classe G, non avresti preso in affitto l'appartamento?
Nonostante siano passati più di una decina di anni io non ho mai visto un probabile conduttore che a fronte di una richiesta di canone d'affitto di 700 €/mese abbia risposto "eh ma il suo appartamento è in classe G sono disposto a dargliene al massimo 400 perché la climatizzazione sarà più onerosa di una classe C (che dovrebbe essere la classe minima a cui dovrebbero tendere tutti gli appartamenti dopo aver fatto gli interventi di risparmio energetico).
Io vedo che nel mercato immobiliare il manico del coltello è ancora in mano ai proprietari (magari è una mia impressione sbagliata).
Certo che l' APE fornita dal proprietario deve essere in originale, in corso di validità, fatta da un tecnico abilitato dalla regione; va allegata al contratto di locazione o alla vendita. In quanto documento allegato ad un atto tutte le parti coinvolte nell'atto devono verificare la validità.
Ma se il documento è scaduto, oppure errato o redatto da chi non è abilitato, a chi importa? Al conduttore che può prendere spunto per creare problemi.
Siccome l'invio dell' APE in Regione avviene telematicamente, se chi la inoltra non è censito tra i tecnici autorizzati, la certificazione non viene presa in carico.
Convengo con te sul contenuto; forse è anche da precisare che questa velleità della certificazione energetica nel nostro paese, lascia il tempo che trova, proprio perchè non c'è cultura educazione e rispetto delle cose altrui, pertanto del consumo energetico e per la protezione di questo pianeta.
Forse ultimamente si sta cominciando a cambiare strada, proprio perchè il problema è stato spostato sul lato economico e non su tutto il resto.
Pertanto il locatario di un immobile, non essendo obbligato a conoscere le norme a lui non competenti, non è tenuto a rispondere di un documento che deve essere allegato al contratto di locazione.
Ovvio che per il conduttore, esistono altre norme che lo obbligano a conoscere ciò che sta facendo, sottoscrivendo e quant'altro, ma questa è altra cosa.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La responsabilità dell'APE è in capo alla proprietà, che ne risponde come sempre in solido proprio perchè titolare e titolato del bene. Il tecnico può rispondere delle dichiarazioni falsi in sede di accertamento sulla veridicità del documento, ma chi ne risponde in prima istanza (alle volte anche per il tecnico) è sempre la proprietà.
Prima di affibbiare responsabilità, dovresti specificare a quale riguardo ti riferisci.
Che l?APE debba essere commissionato, pagato e consegnato al conduttore , dal proprietario, non ci piove: ma la responsabilità del "contenuto" dell'APE cade in capo al certificatore.
 

AnArchi

Membro Attivo
Professionista
Prima di affibbiare responsabilità, dovresti specificare a quale riguardo ti riferisci.
Che l?APE debba essere commissionato, pagato e consegnato al conduttore , dal proprietario, non ci piove: ma la responsabilità del "contenuto" dell'APE cade in capo al certificatore.
Il certificatore è un tecnico abilitato a svolgere una determinata professione e la sua abilitazione inizia e finisce nel momento in cui il documento (nella fattispecie) è stato redatto. Che il contenuto sia corretto o meno e le responsabilità sono in capo al tecnico è fuori dubbio, anche se non è sempre facile da dimostrare che abbia sbagliato; mentre le responsabilità di ciò che viene prodotto (non del contenuto) sono e rimangono in capo al richiedente (titolato, titolare, proprietario, ecc.), non per niente le sanzioni in primis arrivano come per tutto al proprietario e di conseguenza o parallelo (se dimostrabile) al tecnico; questo succede per tutto e non solo per l'APE (vedi ad esempio la proprietà di un immobile).
Capisco che non sarai d'accordo con questa tesi, ma non sono io che l'ho inventata, ma le norme (e la descrizione dei riferimenti che hai citrato) la dicono chiara (ad es.: sanzioni per il professionista circa 6/8000 €., mai visto di più e difficilmente penale, sanzione per proprietario circa 16/24000 €., e in questo caso anche penali per art. 47 del c.c.).
Sai a quanti ho dovuto dare assistenza sia tecnica che legale per questo?, anche se non condivido come te, ma queste sono le leggi.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
No, responsabilità in solido significa che lui e solo lui è responsabile di quello che viene prodotto, dichiarato, proprietà, ecc. altri non c'entrano, non è una responsabilità in associazione, sono cose diverse, anche se la seconda non esiste.
Affermazione del tutto errata.
La “Responsabilità in solido” è proprio il contrario , cioè è una situazione nella quale la responsabilità riguarda uno o più soggetti.
Se si dice che la responsabilità è di uno solo, non può essere definita “in solido”.
 

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