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User_60666

Ospite
Buongiorno a tutti, nell'anno 2011 acquistai un immobile composto da 1^ piano di 60 mq e in sopraelevazione in 2^ piano di un deposito accatastato C/2 di 25 mq. Il problema che pongo è che il mio tecnico dovendo rifare la piantina del 1 piano, mi chiama e mi fa presente che la piantina del primo piano potrebbe andare bene, non fosse che c'è un subalterno non soppresso al momento di lavori espletati dai venditori nel 2006 in primo piano. Il notaio non disse nulla al momento della compravendita. Scopro a seguito di questo, che il deposito in atti è abusivo, in quanto il mio tecnico, dice che non esiste agli atti nessuna autorizzazione alla sostituzione della copertura esistente, composta da travi di legno e tegole, con una in pannelli coibentati lavori eseguiti nel 2006. Il notaio sull'atto scrisse i dati catastali di tutti e due gli immobili (Foglio nr 300 sub 13 il primo piano- foglio 300 -14 deposito in secondo piano. Ora in pratica io sono bloccato senza poter fare nulla in quanto i lavori sono stati eseguiti senza DIA. Domanda chi paga le spese per la soppressione di questo vecchio sub 10, risultante ancora intestato alla madre (defunta) degli eredi e mai eliminato? Per il secondo piano il deposito come posso comportarmi posso rivalermi contro i venditori e agenzia? E perchè il notaio non si creò nessun problema?Grazie
 
Il tuo tecnico cosa dice ?
Dice che quando i proprietari dell'immobile fecero una ristrutturazione con diversa distribuzione degli spazi, il loro tecnico presentò l istanza per ampliamento anziché fusione del sub 10 e quindi adesso bisogna cessare questa particella e far risultare solo l' attuale nuova cioè sub 13
 
Domanda chi paga
Tu, purtroppo. Il Notaio non fa controlli sulla regolarità urbanistica, anche se da una semplice visura catastale poteva rilevare la esistenza di un ulteriore sub. In genere l’atto riporta solo le dichiarazioni del venditore ed acquirente che avranno confermato la regolarità
 
Il problema si potrebbe risolvere facendo fare una relazione tecnica ad un tecnico professionista, da allegare ad una tua istanza che presenterai al catasto per la dovuta rettifica.
 
Dice che quando i proprietari dell'immobile fecero una ristrutturazione con diversa distribuzione degli spazi, il loro tecnico presentò l istanza per ampliamento anziché fusione del sub 10 e quindi adesso bisogna cessare questa particella e far risultare solo l' attuale nuova cioè sub 13
Quella parte in discussione è sanabile oppure non è sanabile.
È questo il vero nocciolo della questione, perche se fosse sanabile cambierebbe il tutto.

Nella sostanza, di quanti metri quadri parliamo?
 
Ultima modifica:
Il problema si potrebbe risolvere facendo fare una relazione tecnica ad un tecnico professionista, da allegare ad una tua istanza che presenterai al catasto per la dovuta rettifica.
Rettifiche al catasto al che ?
E poi in merito al rogito ?
Quella parte che indica, pare che è ancora intestata ai precedenti proprietari diciamo:

"sub 10, risultante ancora intestato alla madre (defunta) degli eredi e mai eliminato"
 
Rettifiche al catasto al che ?
E poi in merito al rogito ?
Quella parte che indica, pare che è ancora intestata ai precedenti proprietari diciamo:

"sub 10, risultante ancora intestato alla madre (defunta) degli eredi e mai eliminato"

non fosse che c'è un subalterno non soppresso al momento di lavori espletati dai venditori nel 2006 in primo piano. Il notaio non disse nulla al momento della compravendita.
Evidentemente il sub da eliminare è il sub 10, che peraltro non esiste.
 

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