Buongiorno a tutt* !
Sono alla ricerca di un consiglio per una situazione spiacevole nella quale sono stata coinvolta, indubbiamente dai miei ex proprietari, i quali mi hanno sempre tenuto in pugno con una locazione non registrata, essendo ben consapevoli che, come neo partita IVA e senza nessun garante, per la sottoscritta sarebbe stato praticamente impossibile poter trovare altra soluzione abitativa.
Ho ricevuto un bollettino di "accertamento esecutivo TARI" al mio nuovo indirizzo di residenza, risalente all'anno 2022, per un totale di 8 mesi di tassa TARI non versata, dal Comune di Milano.
Tale tributo è relativo al periodo in cui ho stipulato un contratto regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate, per la locazione di una stanza (camera da letto) nell'immobile in condivisione con gli stessi proprietari, con tanto di prospetto di aree comuni e il perimetro della stanza da me occupata.
Il contratto specifica che "le utenze...e la TARI saranno intestate direttamente ai locatori i quali provvederanno al riaddebito al conduttore in rapporto di una quota di 1/3".
Nella raccomandata inviata dal Comune a me è presente anche uno schema riassuntivo, chiamato DATI ACCERTATI, che attesta la sottoscritta come unica occupante dell'intera proprietà di 122 metri quadri.
Premetto ed è doveroso specificare che tale contratto era fittizio, dato che io avevo richiesto di registrare la mia residenza all'anagrafe e di fatto, andando contro a ciò che i suddetti proprietari hanno sempre voluto e ottenuto, cioè un affitto in nero per il loro secondo immobile dove io ho realmente vissuto ma che non era regolarmente dichiarato.
Ovviamente, ho immediatamente inviato l'istanza di annullamento con tutta la documentazione relativa al contratto registrato, via PEC, all'ufficio competente del Comune, per la cui comunicazione non ho ancora ricevuto nessun riscontro dallo stesso e le mie telefonate agli uffici TARI si sono rivelate vane, eccetto un appuntamento telefonico con un funzionario tra due settimane.
Il mio ex proprietario mi ha assicurato che verificherà il tutto con il suo commercialista, ma causa i rapporti di astio che si erano creati, ho la netta sensazione che stia solo perdendo tempo per giungere ai famosi 60 giorni concessi dal Comune per le necessarie verifiche.
Cosa posso fare, premesso che non ho nessun tipo di assistenza dallo stesso Comune (almeno fino a data odierna?).
Sto seriamente valutando di contattare il mio avvocato dato che ho la certezza che questa situazione sia stata creata dai miei ex proprietari "per vendetta", e non sia un errore da parte delle istituzioni.
Grazie per il supporto.
LL
Sono alla ricerca di un consiglio per una situazione spiacevole nella quale sono stata coinvolta, indubbiamente dai miei ex proprietari, i quali mi hanno sempre tenuto in pugno con una locazione non registrata, essendo ben consapevoli che, come neo partita IVA e senza nessun garante, per la sottoscritta sarebbe stato praticamente impossibile poter trovare altra soluzione abitativa.
Ho ricevuto un bollettino di "accertamento esecutivo TARI" al mio nuovo indirizzo di residenza, risalente all'anno 2022, per un totale di 8 mesi di tassa TARI non versata, dal Comune di Milano.
Tale tributo è relativo al periodo in cui ho stipulato un contratto regolarmente registrato all'Agenzia delle Entrate, per la locazione di una stanza (camera da letto) nell'immobile in condivisione con gli stessi proprietari, con tanto di prospetto di aree comuni e il perimetro della stanza da me occupata.
Il contratto specifica che "le utenze...e la TARI saranno intestate direttamente ai locatori i quali provvederanno al riaddebito al conduttore in rapporto di una quota di 1/3".
Nella raccomandata inviata dal Comune a me è presente anche uno schema riassuntivo, chiamato DATI ACCERTATI, che attesta la sottoscritta come unica occupante dell'intera proprietà di 122 metri quadri.
Premetto ed è doveroso specificare che tale contratto era fittizio, dato che io avevo richiesto di registrare la mia residenza all'anagrafe e di fatto, andando contro a ciò che i suddetti proprietari hanno sempre voluto e ottenuto, cioè un affitto in nero per il loro secondo immobile dove io ho realmente vissuto ma che non era regolarmente dichiarato.
Ovviamente, ho immediatamente inviato l'istanza di annullamento con tutta la documentazione relativa al contratto registrato, via PEC, all'ufficio competente del Comune, per la cui comunicazione non ho ancora ricevuto nessun riscontro dallo stesso e le mie telefonate agli uffici TARI si sono rivelate vane, eccetto un appuntamento telefonico con un funzionario tra due settimane.
Il mio ex proprietario mi ha assicurato che verificherà il tutto con il suo commercialista, ma causa i rapporti di astio che si erano creati, ho la netta sensazione che stia solo perdendo tempo per giungere ai famosi 60 giorni concessi dal Comune per le necessarie verifiche.
Cosa posso fare, premesso che non ho nessun tipo di assistenza dallo stesso Comune (almeno fino a data odierna?).
Sto seriamente valutando di contattare il mio avvocato dato che ho la certezza che questa situazione sia stata creata dai miei ex proprietari "per vendetta", e non sia un errore da parte delle istituzioni.
Grazie per il supporto.
LL