gaiad

Nuovo Iscritto
buongiorno,
vorrei affittare un appartamento a milano e volevo avere un'idea di quanto si può chiedere con un affitto a canone concordato.
non riesco a capire l'ordine di grandezza del canone mensile o annuale che si può chiedere.
ho sentito due o tre associazioni e tutte mi hanno chiesto la quota associativa per il calcolo. vorrei però capire appunto l'ordine di grandezza per poter decidere se questa forma contrattuale mi interessa o meno, poi eventualmente mi iscriverei e mi farei fare il conto preciso.
insomma, si riescono a recuperare tabelle per milano senza pagar dazio per forza?
grazie
gaia
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Il "dazio" sarà di qualche decina di euro. Vale la pena di ricorrere al fai da te, quando le regole sono con ogni probabilità di difficile interpretazione (per gli accordi di Roma è sicuro)?
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Qui trovi l'accordo per la città di Milano
Untitled Document
Fai attenzione che i valori sono espressi in vecchie Lire.
Non so se sia l'accordo più recente. Per saperlo puoi richiedere copia dell'ultima versione direttamente al Comune che è tenuto a fornirtela.

Poi potrai decidere, in base alle tue competenze/capacità di calcolo, se rivolgerti ad un'associazione oppure no.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
E gli adeguamenti Istat delle tabelle degli affitti unitari (nate prima del 2002), dell'ordine del 10%, chi te li dà?
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Non conosco il testo degli accordi di Roma Jac, hai modo di postarlo?

Comunque se è una statistica Istat, la potrai sempre richiedere a loro.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Prima di tutto grazie per i documenti.

In secondo luogo, perdonami, ma mi sfugge il collegamento tra le fasce di oscillazione e gli adeguamenti Istat.

Nell'accordo non si parla di adeguamento di tali fasce, ma solo di aggiornamento dei canoni in ragione del 75% della variazione Istat. Ne deduco che gli aggiornamenti sono possibili sono sul contratto, che deve essere redatto sulla base degli importi previsti dalle fasce di oscillazione.

Quindi, che te ne fai dello storico?

Gli indici Istat peraltro sono regolarmente pubblicati in GU, mentre il sito dell'Istat ti fornisce anche lo storico. Quindi sono dati di pubblico dominio e non di esclusiva conoscenza delle associazioni di proprietari e inquilini.
 

gaiad

Nuovo Iscritto
il documento del comune di milano lo avevo trovato, ho chiamato il comune che mi ha detto a che microzona omogenea appartengo e dalle varie categorie riesco a risalire alla classe dell'abitazione.
conversione da lire ad euro ok, ce la posso fare; la tizia del comune a cui ho chiesto se esiste un documento più aggiornato del '99 mi ha detto di no, di applicare la rivalutazione dello 0.75 % dell'indice istat e così ho fatto.

non ho però capito se poi posso scegliere io un affitto qualunque tra minimo e massimo o se ci sono altri criteri.

per rispondere alle poche decine di euro, ehm, sì le poche decine vanno da 5 a 10 decine per rispondere ad una domanda....non è questione di fai da te, se alla fine decido di fare questo tipo di affitto ok, pago e mi faccio fare i conteggi giusti (inghiotto amaro comunque però....) mi rugava un po' pagare per avere l'idea del canone.

comunque ormai ho navigato, chiamato il comune, proverò a fare i conti e vedere quel che esce.

grazie
gaia
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Prima di tutto grazie per i documenti.

In secondo luogo, perdonami, ma mi sfugge il collegamento tra le fasce di oscillazione e gli adeguamenti Istat.

Nell'accordo non si parla di adeguamento di tali fasce, ma solo di aggiornamento dei canoni in ragione del 75% della variazione Istat. Ne deduco che gli aggiornamenti sono possibili sono sul contratto, che deve essere redatto sulla base degli importi previsti dalle fasce di oscillazione.

Quindi, che te ne fai dello storico?

Gli indici Istat peraltro sono regolarmente pubblicati in GU, mentre il sito dell'Istat ti fornisce anche lo storico. Quindi sono dati di pubblico dominio e non di esclusiva conoscenza delle associazioni di proprietari e inquilini.

Le fasce hanno la data dell'accordo, gennaio 2004. Ammetterai che gli affitti unitari (espressi in euro/mq/mese) stabiliti allora debbono essere adeguati "ogni tanto" in rapporto al costo della vita. Se non ricordo male, da luglio 2010 a tutt'oggi il coefficiente di adeguamento Istat è l'11,2%. Dunque:
valore 2011 = valore 2004 x (1+11,2%). Di più non so.
 

Tapinaz

Membro Attivo
Proprietario Casa
.........tipo di affitto ok, pago e mi faccio fare i conteggi giusti (inghiotto amaro comunque però....) mi rugava un po' pagare per avere l'idea del canone.

comunque ormai ho navigato, chiamato il comune, proverò a fare i conti e vedere quel che esce.

grazie
gaia

non ti preoccupare te lo dico in anticipo.....esce una schifezza di canone.
A quelle cifre se affitti o sei un ente di beneficenza o sei un pirla.
 

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